venerdì 29 settembre 2017

Ribellarsi è giusto! G7 a Torino, scontri tra polizia e manifestanti. ResetG7 occupa università: "Base per le proteste".

Fermati due giovani. Crescono le proteste anti-G7 a Torino.

Gli studenti che stamattina hanno manifestato per le vie della città contro il G7 dei ministri del Lavoro hanno occupato l'università Palazzo Nuovo di Torino. La facoltà - hanno annunciato - diventerà la base per le prossime iniziative di protesta. I dimostranti hanno srotolato uno striscione con la scritta "Palazzo Nuovo occupato. Torino ResetG7".
"Dall'università contro il vertice! Una generazione vi accusa", si legge sullo striscione esposto in cima alla scalinata di ingresso di Palazzo Nuovo, negli anni '70 terreno di scontri tra studenti di diverse tendenze politiche e polizia, nonché di occupazioni e assemblee studentesche.
Stamattina si sono registrati scontri tra manifestanti e forze dell'ordine. I dimostranti hanno tentato di svoltare da corso Vittorio Emanuele verso via Carlo Alberto, in direzione di piazza Carlina, dove si trova l'albergo delle delegazioni che partecipano al G7. La polizia in assetto antisommossa ha risposto con alcune manganellate e una carica di alleggerimento. Sarebbero due i manifestanti fermati, tra cui un giovane torinese che non avrebbe ancora compiuto 18 anni.

La questura di Torino in una nota parla di un "tentativo di sfondamento del corteo in via Carlo Alberto con l'intenzione di raggiungere l'albergo delle delegazioni". L'azione è stata "contenuta" dalla forza di polizia schierata "che si è frapposta tra i manifestanti e il percorso che intendevano intraprendere". Il corteo di studenti ha contestato il grattacielo di San Paolo, "simbolo dello sfruttamento dell'alternanza scuola-lavoro. Gli studenti non si fanno sfruttare!". Alla manifestazione partecipano anche esponenti NoTav.
"Credo che il dibattito e il confronto su opinioni diverse siano dentro le logiche della democrazia e che rappresentino dei suoi elementi essenziali", purché "questo avvenga dentro le regole". Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in vista della sua partecipazione al G7 di Torino dove sono previste contestazioni da parte degli studenti.

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