sabato 30 settembre 2017

Rientrano dalla pausa e trovano i badge disattivati. A Modena licenziati così una quarantina di lavoratori.

Sono andati in pausa pranzo, ma non hanno potuto tornare al lavoro perche', mentre mangiavano, l'azienda ha disattivato i loro badge. È accaduto due giorni fa nel sito della Castelfrigo di Castelnuovo Rangone.
La denuncia arriva dalla Filt-Cgil e Flai-Cgil di Modena, poi ripresa in una interrogazione di Nicola Fratoianni. Nel mirino dell'azienda che per la Castelfrigo ha in appalto una parte della catena produttiva, una quarantina di lavoratori. Il sindacato non ha tardato a definire "allontanamento discriminatorio". Tra l'altro, tira dritto la Cgil, non si tratta di un episodio isolato: martedi', infatti, "una ventina di lavoratori sono stati allontanati improvvisamente dalle linee durante l'orario di lavoro". In entrambi i casi "sono state fatte intervenire le Forze dell'ordine", fa sapere la Cgil, che parla senza mezzi termini di "azioni unilaterali per allontanare lavoratori sgraditi, nonostante le numerose testimonianze sul lavoro straordinario per gli addetti rimasti nel sito". In particolare, Adriano Montorsi della Filt e Marco Bottura della Flai definiscono "sconcertante" il fatto che, nonostante sia in corso "una trattativa per salvare i posti di lavoro dei dipendenti delle cooperative in appalto alla Castelfrigo, l'azienda continui a mettere in atto azioni di questo tipo".

Per questo motivo, i due sindacalisti ritengono "urgente e non piu' rinviabile la riapertura di un tavolo sul piano industriale della
Castelfrigo", che chiarisca "le prospettive di sviluppo della vertenza e di tutela dei lavoratori, ricercando tutte le soluzioni per tutelare l'occupazione e garantire il rispetto dei diritti minimi garantiti dalle leggi e dai contratti". Un episodio "inaccettabile" per il deputato di Sinistra italiana, e segretario del partito, Nicola Fratoianni, che annuncia di voler portare all'attenzione del Parlamento quanto accaduto.

Da parte sua l’azienda Castelfrigo, già in passato al centro di proteste, contestazioni e manifestazioni anche con interventi pesanti delle forze dell’ordine, replica con questa nota: «Ribadiamo - dice Castelfrigo - la nostra estraneità alle logiche interne del Consorzio che gestisce gli appalti endoaziendali. L’iniziativa della Cgil, indicando circostanze non veritiere, costituisce un gratuito e incomprensibile attacco all’azienda e come tale sarà oggetto di denuncia alle competenti autorità».

Dal momento che, a detta di Fratoianni, "questi episodi inaccettabili si stanno moltiplicando ad un ritmo vertiginoso", il segretario di Si annuncia che il suo partito "porra' il caso in Parlamento, perche' ci sia l'intervento del ministero del Lavoro e anche della magistratura. Ora basta".

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