domenica 7 febbraio 2016

Yanis Varoufakis lancia Diem, il nuovo movimento politico sarà presentato a Berlino martedì 9 (DOCUMENTO).

L’ex ministro delle finanze greco, Yanis Varoufakis, lancia un nuovo movimento politico. Si chiama Diem, acronimo di Democracy in Europe Movement, sarà presentato martedì sera a Berlino, al teatro Volksbuhne (Teatro del popolo) di Berlino, nel cuore dell'Europa alla quale più volte ha detto "no".

YANIS VAROUFAKISAlla serata ci saranno Ada Colau, Julian Assange, Brian Eno, Caroline Lucas, il ministro delle finanze ombra di Corbyn John McDonnel, l'ex ministro francese Cecile Duflot che si è dimessa per i contrasti con Hollande, la presidente di Die Linke Katja Kipping e molti altri. Per l'Italia parteciperà Lorenzo Marsili che dirige European Alternatives, organizzazione e movimento transnazionale attivo in tutta Europa.
Yanis Varoufakis, celebre per lo stile da rockstar e per la sua linea antiBruxelles durante il primo mandato da presidente di Alexis Tsipras, torna in campo sette mesi dopo le sue dimissioni, a seguito del referendum che ha visto oltre il 60% dei greci pronunciarsi contro la Troika.
Il Diem chiede maggiore trasparenza all'Europa e un impegno serio delle istituzioni UE esistenti a favore di politiche innovative in grado di fronteggiare seriamente la crisi del debito, delle banche, degli investimenti inadeguati, della povertà crescente e dell’immigrazione.
In esclusiva il manifesto di Diem

Per quanto, a livello globale, manifestino preoccupazione verso questioni come l’immigrazione e il terrorismo, le potenze hanno un solo vero spauracchio: la Democrazia! Si autoproclamano paladini della democrazia ma solo per negarla, esorcizzarla e sopprimerla nella pratica. Quello che un tempo fu il governo dei popoli europei, il governo della demos, oggi è il loro incubo.
L’Unione Europea avrebbe potuto essere la tedofora della democrazia, dimostrando al mondo come la pace e la solidarietà possono essere strappate dalle fauci dei fanatismi e dei conflitti secolari. Disgraziatamente una burocrazia e una moneta comune dividono i popoli europei che iniziavano a sentirsi uniti malgrado la diversità delle nostre lingue e delle nostre culture diverse.
In seno al collasso dell’UE si cela un inganno illegittimo: un processo decisionale, fortemente politico, opaco e imposto dall’alto viene presentato come “apolitico”, “tecnico”, “procedurale” e “neutrale”. L’obiettivo è impedire agli europei di detenere il controllo democratico su denaro, finanza, condizioni lavorative e ambiente.
Il prezzo di questo inganno non coincide solo con la fine della democrazia ma anche con politiche economiche insufficienti:
● Le economie della Zona Euro si stanno muovendo verso la scogliera dell’austerità competitiva, il che provoca una recessione permanente nei paesi più deboli e stimola minori investimenti nei paesi centrali
● Gli stati membri dell’UE che si trovano fuori dalla Zona Euro sono alienati e per questo cercano idee e partner in ambienti non convenzionali
● Disuguaglianze senza precedenti, la perdita di speranza e la misantropia germogliano in tutta Europa

A questo punto, compaiono davanti a noi due opzioni terrificanti:
● ritirarsi nel bozzolo dei nostri Stati-nazione
● o vivere nella zona anti-democratica di Bruxelles

Ci deve essere qualche altro percorso praticabile. E, infatti, c’è!
È quello che vede l’“Europa” ufficiale resistere con ogni suo nervo a un atteggiamento autoritario:
Un’ondata di democrazia!
Il nostro movimento, DiEM25, si prefigge di promuovere tale ondata.
Veniamo da ogni parte d’Europa e siamo uniti da diverse culture, lingue, accenti, affiliazioni politiche, ideologie, colori della pelle, identità di genere, credi e idee per una società migliore.
Ci siamo uniti in qualità di Europei impegnati e determinati a prevenire l’istituzionalizzazione di politiche europee senza cognizione di causa, qualcosa di profondamente dannoso per la democrazia che rende impossibile la realizzazione di un’Unione Europea democratica.
C’è un’idea semplice e radicale che dà abbrivio al DiEM25:
Democratizzare l’Europe! Per l’UE si tratta di democratizzarsi o di disintegrarsi!

Una volta stabilizzate le varie crisi europee, il nostro obiettivo a medio termine è istituire un’assemblea costituzionale all’interno della quale gli europei possano decidere come costruire, entro il 2025, una democrazia europea completamente sviluppata, con un Parlamento sovrano che rispetti il principio di autodeterminazione degli Stati e che condividi il potere con i parlamenti nazionali, con le assemblee regionali e con i consigli municipali.

Facciamo appello a tutti gli europei affinché si uniscano subito a noi per portare avanti il progetto di DiEM25 e per lottare a favore della democratizzazione dell’Unione Europea, per mettere fine alla riduzione delle relazioni politiche di quel potere mascherato da decisioni meramente tecniche, per sottoporre la burocrazia UE alla volontà del popolo sovrano europeo, per smantellare l’attuale potere che le grandi aziende esercitano sulla volontà dei cittadini e per dare un nuovo indirizzo politico alle regole che governano tanto il nostro mercato, quanto la moneta comune.
Siamo mossi da un’Europa della Ragione, della Libertà, della Tolleranza e dell’Immaginazione, possibile e attuabile grazie a una maggiore Trasparenza, una Solidarietà vera e una Democrazia autentica. Ambiamo a:

● Un’Europa Democratica nella quale tutte le autorità politiche affonderanno le radici nel popolo sovrano europeo
● Un’Europa Trasparente dove tutto il processo decisionale avviene sotto lo scrutinio dei cittadini
● Un’Europa Unita in cui le persone hanno tanto da condividere sia con i cittadini del loro stesso Paese, sia con quelli appartenenti al resto dell’Unione
● Un’Europa Realistica che si pone come obiettivo l’implementazione di riforme democratiche radicali, eppure realizzabili
● Un’Europa Decentralizzata che impiega il potere centrale per massimizzare la democrazia a livello locale
● Un’Europa Pluralista costituita da regioni, etnicità, credi, nazioni, lingue e culture diverse
● Un’Europe Egualitaria che promuove le differenze e pone fine a ogni forma di discriminazione
● Un’Europa Colta che trae beneficio dalla diversità culturale dei suoi popoli
● Un’Europa Sociale che riconosce la mancanza di sfruttamento come requisito per la libertà autentica
● Un’Europa Produttiva che canalizza gli investimenti verso una prosperità condivisa e rispettosa dell’ambiente
● Un’Europa Sostenibile che vive con le risorse già presenti sulla Terra
● Un’Europa Ecologica impegnata in un'autentica transizione ecologica globale
● Un’Europa Creativa che permette ai suoi cittadini di esprimere il potenziale della loro inventiva
● Un'Europa Tecnologica che fa leva sulle nuove tecnologie con un fine solidale
● Un’Europa con una Visione Storica in grado di andare incontro al futuro senza aggrapparsi al proprio passato
● Un’Europa Internazionalista che tratta le persone non europee come cittadini
● Un’Europa Pacifica in grado di estinguere le tensioni nei territori più o meno vicini
● Un’Europa Aperta che prenda in considerazione tutte le idee, le persone e le ispirazioni e che concepisce i confini e le barriere come segni di debolezza e fonte di insicurezza
● Un’Europa Emancipata dove il privilegio, i pregiudizi, le privazioni e la minaccia della violenza saranno estinte, consentendo agli europei di vivere con quanti meno stereotipi possibili, di sviluppare le loro potenzialità e scegliere liberamente coloro con i quali condividere la propria vita lavorativa e sociale.

Carpe DiEM25

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