Negli anni '80 si rifiutò di lasciare il governo rivoluzionario sandinista del Nicaragua in cui era ministro dell’Istruzione. Promosse e coordinò una grande campagna di alfabetizzazione che gli valse un riconoscimento mondiale da parte dell’Unesco.
Negli anni ’80 sfidò il Vaticano rifiutandosi di lasciare il governo rivoluzionario sandinista del Nicaragua in cui era ministro dell’Istruzione. Fernando Cardenal è morto ieri a Managua all’età di 82 anni.All’epoca affermò, ricorda Bbc online, che avrebbe “commesso un grave peccato” se avesse lasciato il governo sandinista. “Non posso concepire che Dio mi chieda di abbandonare il mio impegno per la gente”, disse in un’intervista, .
Personalità notissima al tempo della guerra civile in Nicaragua, assieme al fratello anche lui sacerdote e poeta Ernesto, nonché esponente del movimento della Teologia della Liberazione, Fernando Cardenal fu sospeso a divinis per aver abbracciato la lotta armata con la quale il Comandante (e poi presidente) sandinista Daniel Ortega mise fine alla dittatura del dittatore Anastasio Somoza.
Già durante la fase sandinista, prima di essere ministro dell’istruzione tra il 1984 e il 1990, Cardenal promosse e coordinò una grande campagna di alfabetizzazione, che gli valse un riconoscimento mondiale da parte dell’Unesco.
Nel 1997, dopo aver ripetuto un anno di noviziato tra i diseredati del Salvador, a 63 anni Cardenal fu riammesso a pieno titolo nell’ordine dei gesuiti, da cui era stato espulso nel 1984 proprio per aver fatto parte del governo sandinista.
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