“Talune dichiarazioni uscite oggi sulla stampa in materia di Unioni civili, hanno qualcosa di sconcertante, di triste perché dette da un ministro della Repubblica che dovrebbe avere la capacità lungimirante di guardare oltre gli schemi e gli stereotipi, per il bene del nostro Paese.
riceviamo e pubblichiamo da alessandraterrosi.it (Deputata PD Camera)
La legge Cirinnà, così come modificata dal maxiemendamento
del Governo sul quale oggi (ieri ndr) il Senato voterà la fiducia, è una buona
legge, e soprattutto, è la prima legge di cui l’Italia si dota per
riconoscere le unioni, diverse dal matrimonio, omo e eterosessuali. È
una legge peggiorata rispetto alla versione originale, perché l’articolo
5, ossia quello che avrebbe previsto la possibilità di riconoscimento
della omogenitorialità, viene stralciato lasciando
ancora una volta la decisione al giudice.
Le famiglie eterosessuali non
suggellate dal matrimonio e quelle omosessuali, esistono ed affrontano
la vita di tutti i giorni anche senza una legge che le riconosca. E in
quelle famiglie sono presenti figli e figlie che, semplicemente, vivono
una realtà affettiva familiare uguale a quella dei loro coetanei. Non
volerlo riconoscere non fa di loro, per fortuna, dei fantasmi. Esistono e
reclamano il diritto ad una continuità affettiva garantita, all’interno
della loro famiglia. Si lavori, quindi, fin da subito alla modifica
della legge sulle adozioni.”
Alessandra Terrosi
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