Quasi tutti sanno che nel 1903 Henry Ford fondò una delle case automobilistiche che hanno fatto la storia: la Ford Motor Company. Sono invece pochi a conoscere che lo stesso Ford progettò un veicolo costruito principalmente di fibre di cellulosa biodegradabili derivate da canapa , sisal e paglia di grano, ma – soprattutto – alimentata per mezzo di etanolo di canapa.Correva l’anno 1941. E la vettura in questione era la Hemp Body Car, l’auto più ecologica del mondo.
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Henry Ford non aveva mai nascosto il sogno di realizzare “…vetture a prezzi ragionevoli, affidabile ed efficienti…”
e tutt’ora, con le dovute remore dettate dal mercato, la casa
statunitense da lui fondata è in effetti una delle più accattivanti per
quanto riguarda il rapporto qualità prezzo. Per quanto riguarda il
progetto della “bio vettura” si erano, però, creati
tutti i presupposti per trovarsi di fronte ad un mezzo che avesse le
capacità di esaudire totalmente le volontà di Ford.
Già nel 1925 lo stesso Ford rilasciò al New York Times
una dichiarazione che fece supporre quanto avesse competenze e volontà
adeguate a creare un’autovettura capace di utilizzare carburanti
alternativi: “Il carburante del futuro sta per venire dal frutto,
dalla strada o dalle mele, dalle erbacce, dalla segatura, insomma, da
quasi tutto. C’è combustibile in ogni materia vegetale che può essere fermentata e garantire alimentazione.
C’è abbastanza alcool nel rendimento di un anno di un campo di patate
utile per guidare le macchine necessarie per coltivare i campi per un
centinaio di anni“. Ford all’epoca azzardò l’ipotesi che si potesse
arrivare a vetture fatte di canapa che utilizzassero l’etanolo come
carburante.
Unendo la passione per la natura ed un indubbio fiuto per gli affari,
l’imprenditore americano volle ad ogni costo che venisse realizzata una
vettura che “uscisse” dalla terra. Per realizzare questo affascinante
progetto impegnò nella ricerca fior fiore di ingegneri che nel 1941,
dopo 12 anni di studi, diedero forma concreta alla più ecologica delle
automobili. La Hemp Body Car era una realtà: interamente composta da plastica in fibre di canapa, biodegradabile e dieci volte più leggera delle auto con carrozzeria d’acciaio.
Inoltre per dimostrare quanto fosse valido tale progetto si realizzò
persino uno spot in cui la vettura veniva colpita ripetutamente con un
martello da incudine senza che si scalfisse o graffiasse minimamente. Ma
la grande novità, come detto, era nel carburante: la Hemp Body Car era
difatti alimentata dalla canapa distillata, il cui
impatto inquinante era pari ad un clamoroso “valore zero”. Henry Ford
morì sei anni dopo e, nel 1955, la coltivazione della canapa venne
proibita negli Usa. I re dell’acciaio e del petrolio ripresero il
controllo delle operazioni lasciando che quest’idea “fumosa” venisse
dimenticata.
A questo punto la domanda che viene naturale porsi è: perché solo ora,
e per giunta timidamente, stanno rispuntando supposizioni, studi,
progetti e dichiarazioni che Henry Ford nei primi ventenni del novecento
aveva cercato di promuovere?
La risposta può essere senz’altro riscontrata nel processo economico politico che ha portato il petrolio ad essere un combustibile dal grande “potere” finanziario,
capace di non favorire la reale funzionalità di una tecnologia rispetto
ad un’altra, ma appoggiando esclusivamente gli interessi e le strategie
politiche.
Questi progetti risultarono sicuramente scomodi all’epoca, per via
della crescita delle nazioni che potevano continuamente beneficiare di
risorse petrolifere (gli stati medio orientali, ad esempio, si
scoprirono grossi beneficiari di oro nero proprio in quegli anni). Oggi,
con una crisi petrolifera sempre più evidente, con la crescita di
un’educazione orientata alla salvaguardia ambientale e, soprattutto, con
una volontà nell’abbassare sprechi e consumi, si potranno forse portare a termine le volontà del fondatore del marchio Ford.
La casa automobilistica dall’ovale blu sta dimostrando di essere una
delle più motivate ad orientarsi a questo tipo di approccio, mettendo in
commercio, ed è stata la prima in assoluto a farlo, una vettura alimentata a bioetanolo a
basso contenuto di CO2. Sembrerebbe che, a distanza di quasi 70 anni,
le previsioni del suo padre fondatore si stiano finalmente verificando.
Alessandro Ribaldi
Fonte: greenme.it
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venerdì 26 febbraio 2016
Canapa. FORD T: L’AUTO ECOLOGICA ALIMENTATA AD ETANOLO DI CANAPA ESISTEVA GIÁ 70 ANNI FA
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