retidipace.it Comitato libertà e democrazia per l'Egitto
"Rapito dalla polizia segreta.
Torturato.
Ucciso.
Gettato in una fossa alla periferia del Cairo
Le orecchie mozzate.
Le unghie di mani e piedi strappate.
Il corpo tumefatto.
Bruciature ed escoriazioni.
Fratture multiple in diverse parti del corpo.
Vertebre cervicali spezzate.
Questi alcuni degli atroci dettagli emersi dall'autopsia.
Torturato.
Ucciso.
Gettato in una fossa alla periferia del Cairo
Le orecchie mozzate.
Le unghie di mani e piedi strappate.
Il corpo tumefatto.
Bruciature ed escoriazioni.
Fratture multiple in diverse parti del corpo.
Vertebre cervicali spezzate.
Questi alcuni degli atroci dettagli emersi dall'autopsia.
Sono
oltre 1.700 i desaparecidos che il regime egiziano ha seminato per
strada negli ultimi 2 anni, Giulio è solo la punta dell'iceberg.
Chiediamo che venga onorata la sua morte e che venga fatta giustizia.
Chiediamo al nostro governo di fare chiarezza e prodigarsi affinché gli assassini di Giulio vengano individuati.
Giulio era un ricercatore, un attivista, un giornalista, avremmo potuto fare la sua stessa fine.
Che la sua opera non venga persa, che il suo sacrificio non sia inutile, fermiamo il regime.
Che la sua opera non venga persa, che il suo sacrificio non sia inutile, fermiamo il regime.
Questo sabato 13 febbraio scendiamo in piazza per Giulio, per la libertà di parola, per la giustizia".
Comitato libertà e democrazia per l'Egitto
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