COMUNICATO
La giornata era stata pensata
dagli studenti come un momento di confronto costruttivo con professori,
collaboratori ATA e dirigente sul tema di una mobilitazioni coesa e
comune contro la Buona Scuola.
Purtroppo di
fronte a noi abbiamo riscontrato una mancata partecipazione da parte
della preside (evidentemente aveva di meglio da fare) e da parte dei
collaboratori, i quali con nostro grande stupore ci hanno comunicato che
non hanno preso parte all'assemblea per paura di eventuali
ripercussioni personali da parte del dirigente. I professori invece dopo
essere stati sollecitati al dialogo hanno preso parola. Le parole dei
docenti non sono state certamente quello che ci aspettavamo dopo averli
visti più volte scendere in piazza l'anno scorso. Infatti hanno
confermato la loro volontà di non protestare contro questa riforma ormai
passata, poiché il loro ruolo istituzionale di lavoratori statali non
gli permette di boicottare una riforma che loro stessi hanno definito
deleteria per la scuola pubblica. Questa NON presa di posizione ci ha
reso ancor più chiare le volontà dei professori che, legati a logiche
sindacali, non si vogliono mobilitare con gli studenti contro questa
riforma contro cui tutti combattiamo, ma ne vogliono trarre il "meno
peggio" secondo le loro possibilità.
La logica del "meno peggio" non ci è
mai appartenuta e mai ci apparterrà, ciò che oggi noi speravamo di
trovare era una volontà comune di boicottare questa riforma cercando di
inceppare i suoi meccanismi, ma purtroppo non è andata così, ne prediamo
atto e ci mobiliteremo autonomamente nelle forme che riteniamo più
corrette.
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