sabato 28 novembre 2015

In marcia contro i predoni del clima. A Roma domani e nel mondo per un futuro equo e sostenibile.

La Coalizione Italiana Clima, costituita da oltre 150 associazioni, organizzerà una grande manifestazione a Roma che si svolgerà in contemporanea con molte altre città del mondo. Migliaia di persone marceranno per le strade della capitale per chiedere un futuro equo e sostenibile, difendere il clima e la pace. Una mobilitazione condivisa anche dalla presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, che ha annunciato la sua presenza in piazza. 
L'Europa ha chiesto l'implementazione di accordi vincolanti mentre a porre diverse resistenze sono gli Stati uniti, soprattutto per quanto riguarda le emissioni di gas serra.  

(Intervista a Maurizio Gubbiotti, portavoce della segreteria nazionale di Legambiente)

Il corteo partirà alle ore 14 da Campo de’ Fiori e si concluderà in via dei Fori imperiali con un grande concerto alle 17. Qui confluiranno anche i partecipanti di “In bici per il clima”, dopo aver attraversato a pedali l’Appia antica e quelli di Corri per il verde-Corri per il clima che dalla mattina partecipano all’iniziativa podistica nel Parco del Pineto. Sul palco si esibiranno Bandabardò, Piotta, Dolcenera, Meganoidi, Têtes de Bois, Kutzo, Sandro Joyeux, MedFreeOrkestra, La casa del vento, Stag, Anonima Armonisti, Ricky Anelli, Zio Felp, Andrea Rivera, Giobbe Covatta e Luca Abete. Presenteranno Massimo Cirri e Sara Zambotti della trasmissione Caterpillar.

La marcia globale per il clima prenderà il via a Aukland, in Nuova Zelanda, con una spettacolare Haka di massa, la tradizionale danza maori. Le Filippine ospiteranno manifestazioni nelle sei maggiori città, coinvolgendo le comunità che hanno sofferto l’impatto devastante di cicloni sempre più violenti. E mentre a San Paolo il ritmo delle percussioni invaderà le strade, a Beirut, dove per domenica si aspettano piogge torrenziali, migliaia di persone marceranno ugualmente con ombrelli colorati.
L’evento unirà i masai della Tanzania, che marceranno per ottenere energie rinnovabili nel cratere di Ngorongoro, minacciato da siccità estreme sempre più frequenti, con le migliaia di manifestanti attesi a Berlino alla Porta di Brandeburgo, i leader indigeni che a Bogotá celebreranno una cerimonia per la madre terra e gli oltre 5000 ciclisti che attraverseranno Città del Messico per testimoniare la volontà comune di difendere il pianeta dai rischi dei mutamenti climatici.

Nessun commento:

Posta un commento