martedì 24 novembre 2015

Roma Capitale del gioco d'azzardo e dei negozi Compro Oro, per la Caritas è allarme socio-economico

E’ un impatto devastante quello del gioco d’azzardo sulla Capitale. Ogni anno i romani spendono 6 miliardi, con una spesa pro capite di 1412 euro. Sono i numeri agghiaccianti forniti oggi dalla Camera di Commercio di Roma dopo uno studio approfondito sul fenomeno in continua espansione negli ultimi anni.

ilmessaggero.it Alessandro Tittozzi 
Nell’indagine si è tenuto conto anche dell’apertura dei negozi “compro oro”, sempre più presenti nelle vie e nelle piazze di tutti i municipi di Roma. In entrambi i casi si è assistito, complice soprattutto la lunga crisi economica della città e del Paese, ad un escalation continua di questo tipo di attività, spesso rifugio di persone fragili in cerca di fortuna. E la periferia rappresenta il terreno fertile dove poter avviare questo tipo di esercizi commerciali.

La fotografia scattata dall’ente camerale non lascia dubbi: : il centro storico ha il "primato" dei Compro Oro (46) e 16 sale dedicate all'azzardo. Macchinette più diffuse, invece, in periferia: al primo posto Appio Tuscolano (38) con 32 Compro Oro. I municipi nei quali c’è corrispondenza sono il XIII, il V, e il XV mentre tra il I Municipio (Centro storico) e il XII (Gianicolense) c’è una sproporzione per la prevalenza, nel primo, di punti di Compro Oro e nel secondo di sale da gioco.
"La crescita esponenziale di questi due settori ha coinciso con la crisi economica e si è localizzata nelle parti della città, soprattutto periferiche e semi periferiche, già interessate da un disagio sociale derivante dalla crisi stessa. Una diffusione che - ha detto Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma - ovviamente ha alcuni effetti indiretti: prima di tutto quello di sottrarre reddito soprattutto alle fasce più basse, risorse che potrebbero essere usate per il consumo, il risparmio o i servizi. Dall'altra parte alcuni episodi di cronaca ci dicono che spesso queste attività sono scelte anche dalla malavita per entrare in alcuni territori e cominciare a controllare attività di tipo economico. Quindi il fenomeno non é di per sé criminale, anzi è regolato dalla legge, ma dal punto di vista sociale ed economico la sua grande crescita ci costringe a fare una riflessione e sarà una riflessione di tutti gli organismi che si occupano in termini sociali e regolativi di questo fenomeno”.

Non usa mezzi termini il direttore della Caritas Diocesana di Roma Mons.Enrico Feroci che mette in guardia l’opinione pubblica: "Spesso i “Compro Oro” sono vicino alle macchinette dove si gioca. Incontriamo tante persone che arrivano da noi perché sono rovinate dal gioco d'azzardo, ormai sono tante le situazioni segnalate. Ho chiamato questo fenomeno 'sciacallaggio'. Roma è diventata la capitale del gioco d'azzardo. Se non prendiamo coscienza di quello che sta avvenendo non ci rendiamo conto del male che facciamo alle famiglie".

Per trovare soluzioni immediate al problema si sta pensando anche ad un tavolo comune tra Camera di Commercio, Campidoglio e Regione Lazio. La proposta arriva dal capogruppo della Lista civica Nicola Zingaretti al consigglio regionale del Lazio, Michele Baldi: "Se da questa ricerca si riuscirà a fare rete e sinergia sarà un fatto importante per tutti. Sono convinto che Nicola Zingaretti, che solleciterò a riguardo, si farà refernte anche nei confronti del governo nazionale, per evitare che il gioco d'azzardo diventi una delle droghe che inquina il nostro territorio".

Nessun commento:

Posta un commento