E’ un impatto devastante quello del gioco d’azzardo sulla Capitale. Ogni
anno i romani spendono 6 miliardi, con una spesa pro capite di 1412
euro. Sono i numeri agghiaccianti forniti oggi dalla Camera di Commercio
di Roma dopo uno studio approfondito sul fenomeno in continua
espansione negli ultimi anni.
ilmessaggero.it Alessandro Tittozzi
Nell’indagine si è tenuto conto anche dell’apertura dei negozi “compro
oro”, sempre più presenti nelle vie e nelle piazze di tutti i municipi
di Roma. In entrambi i casi si è assistito, complice soprattutto la
lunga crisi economica della città e del Paese, ad un escalation continua
di questo tipo di attività, spesso rifugio di persone fragili in cerca
di fortuna. E la periferia rappresenta il terreno fertile dove poter
avviare questo tipo di esercizi commerciali.
La fotografia scattata dall’ente camerale non lascia dubbi: : il centro
storico ha il "primato" dei Compro Oro (46) e 16 sale dedicate
all'azzardo. Macchinette più diffuse, invece, in periferia: al primo
posto Appio Tuscolano (38) con 32 Compro Oro. I municipi nei quali c’è
corrispondenza sono il XIII, il V, e il XV mentre tra il I Municipio
(Centro storico) e il XII (Gianicolense) c’è una sproporzione per la
prevalenza, nel primo, di punti di Compro Oro e nel secondo di sale da
gioco.
"La crescita esponenziale di questi due settori ha coinciso con
la crisi economica e si è localizzata nelle parti della città,
soprattutto periferiche e semi periferiche, già interessate da un
disagio sociale derivante dalla crisi stessa. Una diffusione che - ha
detto Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma -
ovviamente ha alcuni effetti indiretti: prima di tutto quello di
sottrarre reddito soprattutto alle fasce più basse, risorse che
potrebbero essere usate per il consumo, il risparmio o i servizi.
Dall'altra parte alcuni episodi di cronaca ci dicono che spesso queste
attività sono scelte anche dalla malavita per entrare in alcuni
territori e cominciare a controllare attività di tipo economico. Quindi
il fenomeno non é di per sé criminale, anzi è regolato dalla legge, ma
dal punto di vista sociale ed economico la sua grande crescita ci
costringe a fare una riflessione e sarà una riflessione di tutti gli
organismi che si occupano in termini sociali e regolativi di questo
fenomeno”.
Non usa mezzi termini il direttore della Caritas Diocesana di Roma
Mons.Enrico Feroci che mette in guardia l’opinione pubblica: "Spesso i
“Compro Oro” sono vicino alle macchinette dove si gioca. Incontriamo
tante persone che arrivano da noi perché sono rovinate dal gioco
d'azzardo, ormai sono tante le situazioni segnalate. Ho chiamato questo
fenomeno 'sciacallaggio'. Roma è diventata la capitale del gioco
d'azzardo. Se non prendiamo coscienza di quello che sta avvenendo non ci
rendiamo conto del male che facciamo alle famiglie".
Per trovare soluzioni immediate al problema si sta pensando anche ad un
tavolo comune tra Camera di Commercio, Campidoglio e Regione Lazio. La
proposta arriva dal capogruppo della Lista civica Nicola Zingaretti al
consigglio regionale del Lazio, Michele Baldi: "Se da questa ricerca si
riuscirà a fare rete e sinergia sarà un fatto importante per tutti. Sono
convinto che Nicola Zingaretti, che solleciterò a riguardo, si farà
refernte anche nei confronti del governo nazionale, per evitare che il
gioco d'azzardo diventi una delle droghe che inquina il nostro
territorio".
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martedì 24 novembre 2015
Roma Capitale del gioco d'azzardo e dei negozi Compro Oro, per la Caritas è allarme socio-economico
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