sabato 24 gennaio 2015

Banche,si allarga la forbice tra manager e dipendenti. La protesta della Cgil

controlacrisi-fabrizio salvatori
E' sempre piu' larga la forbice salariale tra i manager e i dipendenti delle banche. E' quanto sottolinea un rapporto della Fisac Cgil. "Un top manager ha guadagnato infatti mediamente 3,7 milioni di euro lo scorso anno, a fronte di un salario medio di fatto di un bancario pari a poco piu' di 46 mila euro - rileva l'organizzazione dei lavoratori del credito di Corso Italia mentre si avvicina lo sciopero generale della categoria indetto venerdi' 30 gennaio - una distanza 'colmabile in 100 anni', risultato di un andamento che, negli ultimi 15 anni, ha portato nelle tasche dei banchieri una cifra pari a 600 mila mentre i bancari hanno perso nello stesso periodo circa 800 euro".
"La protesta", segnala la Fisac Cgil, "e' promossa dietro le parole '#sonobancario al servizio del paese' - con quattro grandi manifestazioni: a Milano, Ravenna, Roma e Palermo - a sostegno del diritto del rinnovo al contratto nazionale di lavoro e contro la decisione unilaterale di Abi di dare disdetta e successiva disapplicazione dei contratti collettivi di lavoro dal primo aprile di quest'anno". Motivazioni che sono il frutto di una considerazione: "Un settore senza contratto e' come un paese senza Costituzione", afferma il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, che punta l'indice contro l'Abi e "la scelta scellerata e miope di disdettare e disapplicare il contratto nazionale". Per il leader sindacale, infatti, "l'Abi, invece di scatenare e alimentare il conflitto interno al settore tra le parti sociali, dovrebbe impegnarsi per superare le attuali penalizzazioni che colpiscono le banche italiane a livello europeo".

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