domenica 25 gennaio 2015

Elezioni in Grecia, exit poll: Tsipras in vantaggio tra 35,5 e 39,5%

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Elezioni in Grecia, exit poll: Tsipras in vantaggio tra 35,5 e 39,5%In testa Syriza, come previsto dai sondaggi dei giorni scorsi. Seconda Nuova Democrazia del premier Samaras. Terzo posto conteso tra i centristi di 'To Potami'. Quarto il movimento di estrema destra Alba dorata
Syriza verso la maggioranza assoluta, seconda la Nuova Democrazia del premier uscente Antonis Samaras e Alba Dorata quarto partito. I primi exit poll delle elezioni in Grecia consegnano la vittoria al partito di Alexis Tsipras. “Ha vinto la speranza”, è il primo messaggio su Twitter dello staff mentre al quartier generale dello schieramento di sinistra si canta “Bella ciao” e sono iniziati i primi festeggiamenti. Dati ancora provvisori, ma la prima reazione è arrivata dal presidente della Bundesbank: “E’ nell’interesse del governo greco”, ha detto Jens Weidmannalla tv tedesca, “fare le riforme necessarie per risolvere i suoi problemi strutturali. La Grecia deve aderire alle condizioni del salvataggio”, ha aggiunto.

Syriza avrebbe raccolto tra il 35,5 e il 39,5% dei voti, conquistando tra i 146 e i 158 seggi: ovvero arriva vicina alla maggioranza assoluta che è di 151 su 300. Nuova Democrazia resta al 23%-27% dei voti. Terzo partito sarebbe ‘To Potami’, con consensi che oscillano fra il 6,5% e l’8,5%, mentre il partito di estrema destra Alba dorata si sarebbe piazzato al quarto posto fra il 6% e l’8%, seguito dal partito comunista Kke fra il 4,7 e il 5,7%, il Pasok con il 4,2%-5,2% e i Greci indipendenti con il 3,5%-4,5% dei voti. “E’ una vittoria storica. E’ la vittoria del popolo che si è mobilitato contro l’austerità”, hanno commentato i responsabili di Syriza al quartier generale del partito.
Atene è tornata alle urne per un voto che potrebbe avere forti ripercussioni politiche ed economiche su tutta l’Unione EuropeaSyriza ha affermato con forza la sua intenzione di ridiscutere ildebito greco e ha già annunciato che un suo eventuale governo riconoscerà gli obiettivi fiscali fissati dai trattati europei ma non le misure previste dagli accordi firmati dal governo precedente con i creditori della troika (composta da Bce, Commissione Ue, eFmi). “Oggi – ha detto Tsipras dopo aver votato – è un giorno storico. I greci devono decidere se domani la troika deve ritornare in Grecia per proseguire ciò che ha fatto con il governo Samaras, ovvero tagliare ancora stipendi e pensioni. Il popolo deve votare per difendere la propria dignità e per un governo che proseguirà dure trattative con i creditori internazionali”. 
Se il leader di Syriza si oppone alla politica dell’austerity, su posizioni opposte il suo principale rivale, Samaras, il quale ha assicurato che il governo concluderà prima della fine di febbraio i negoziati con la troika e che, una volta terminata la valutazione del programma di salvataggioAtene potrà beneficiare dell’acquisto di titoli di Stato annunciata giovedì dalla Bce. Samaras ha inoltre attaccato Tsipras, accusandolo di “non volere il salvataggio” dellaGrecia. Il premier sostiene che Syriza porterà il Paese inbancarotta e fuori dall’euro, facendolo diventare “un secondoVenezuela o una seconda Corea del Nord” con piani di nazionalizzazioni e l’eliminazione del programma diprivatizzazioni intrapreso dal suo esecutivo. Tsipras tuttavia ha assicurato che intende far rimanere la Grecia nella zona euro.
La Grecia alle urne - I 19.449 seggi si sono aperti alle 7 locali (le 6 in Italia). Su una popolazione complessiva di circa 11,3 milioni di abitanti, gli aventi diritto al voto sono 9.808.760 dei quali 5.060.877 donne e 4.747.883 uomini. Le operazioni di voto si sono concluse alle 19 locali (le 18 in Italia). Le prime proiezionisaranno disponibili entro due ore dalla chiusura delle urne, verso le 20:30 italiane. 

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