mercoledì 28 gennaio 2015

Guerre nel Mondo. Ucraina, l'Ue verso nuove sanzioni. In ballo anche la partita del gas. Il No della Grecia a Mogherini.


L'escalation della crisi Ucraina torna ad agitare l’Europa. C’è stato un colloquio telefonico - il secondo in due settimane - tra il presidente Barack Obama e la cancelleria tedesca Angela Merkel e la stampa russa oggi fa capire senza mezzi termini che sta tornando in ballo la partita sul gas. Obama e la Merkel hanno ribadito la necessita' di fornire supporto finanziario all'Ucraina per stabilizzare l'economia ed implementare le riforme. 
 
controlacrisi.org fabio sebastiani
L'inasprimento delle misure punitive dell'Ue nei confronti della Russia potrebbe concentrarsi sulla lista nera di cittadini e imprese e sul divieto di esportazione per alcuni tipi di apparecchiature, comprese quelle destinate all'industria del gas.

Alla vigilia del Consiglio straordinario dei ministri degli Esteri Ue, la lista nera dell'Ue comprende 119 individui e 23 persone giuridiche e, secondo il giornale russo Kommersant, e' "probabile" che venga estesa ulteriormente. Stando a Bloomberg, si valuta anche la possibilita' di introdurre restrizioni all'acquisto di debito sovrano russo. Improbabile appare, invece, l'idea di tagliare fuori la Russia dal sistema di transazioni bancarie internazionali Swift. Il premier Dmitri Medvedev ha gia' avvertito che a una tale mossa, la reazione di Mosca sara' "senza limiti", ma non ha argomentato ulteriormente.

L'esclusione dallo Swift, inoltre, significherebbe colpire gli interessi di quei Paesi europei interessati a difendere il fatturato nei settori non sanzionati. "Su questo tema non c'e' consenso, tanto piu' alla luce del fattore greco", ha spiegato la fonte di Kommersant, riferendosi al nuovo governo di Atene gia' fortemente critico delle misure restrittive contro Mosca. Le fonti del quotidiano russo sostengono che i ministri potrebbero consigliare ai capi di Stati e ai governi di valutare la possibilita' di un bando alle forniture per alcuni tipi di attrezzature e tecnologie alle aziende russe, comprese quelle che lavorano nel settore del gas, finora di fatto non toccato dalle sanzioni. "La situazione ora puo' cambiare, nonostante i Paesi Ue siano fortemente dipendenti dalle forniture di gas russo", ha detto la fonte di Kommersant, secondo la quale "la maggior parte dei 28 concorda sul fatto che la Russia debba essere ritenuta responsabile dell'attuale escalation in Ucraina". Se si arriva a toccare il settore del gas, aggiunge il giornale, questo sara' un duro colpo per Gazprom e i suoi progetti di sviluppo della piattaforma di Sakhalin. Inoltre, le compagnie russe non hanno tecnologie necessarie alla liquefazione del gas su larga scala e questo metterebbe a rischio il futuro di tutti i progetti sul Gnl. Il nuovo governo greco guidato da Alexis Tsipras, ieri preso le distanze dalla minaccia europea di nuove sanzioni alla Russia in merito al dossier ucraino. I leader di ventotto, ha detto il capo di Syriza nel corso di un'animata telefonata con il minsitro degli esteri dell'Ue, Federica Mogherini, "hanno aggirato le normali procedure" utilizzate oer ottenere il consenso degli Stati membri e sono andati avanti "senza l'approvazione greca". La mossa di Tsipras sembra orientata al consolidamento dei buoni rapporti con Mosca, dove Tsipras viaggio' lo scorso anno al culmine dello scontro tra il Cremlino da un lato e Bruxelles e Stati Uniti dall'altro. All'indomani delle elezioni in Grecia, il Presidente russo Vladimir Putin ha scritto al leader di Syriza Alexis Tsipras per congratularsi con la vittoria del suo partito e augurargli ogni successo. Nel suo messaggio, rendono Putin ha espresso fiducia che Grecia e Russia potranno proseguire lo sviluppo della loro tradizionale cooperazione costruttiva in tutti i settori e lavoreranno insieme in modo efficace per la soluzione dei problemi attuali in Europa e nel mondo".

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