sabato 20 dicembre 2014

#Strenne. Comprare libri, "accendere" il Natale. Arlt, la Pym, Podemos e la Riza, consigli di lettura per acquistare tutto l'anno



controlacrisi-isabella borghese
Alle porte il Natale e per gli amanti e gli estimatori dei libri come ogni anno si presenta anche l'occasione per riempire librerie e impacchettare romanzi e altri generi. Questa sarebbe una breve, ma di certo bella storia se il mercato librario d'altra parte non mostrasse ancora davanti a sé il segno negativo. Se infatti si considerano i canali della piccola, media e grande distribuzione, a fine ottobre si è registrato un - 4,6 % di fatturato, vale a dire 43milioni di euro circa in meno rispetto allo stesso periodo del 2013.

C'è poi un grande caos intorno: editori che chiedono ai lettori la vendita diretta per non perdere la percentuale, elevata, che altrimenti finirebbe alla distribuzione, librerie indipendenti che cercano di restare aperte organizzando reading e letture. Librerie delle grande distribuzione, in crisi anch'esse, che chiedono di vendere di più. Amazon che non vive del consenso di tutti, a causa dello sfruttamento dei lavoratori, ma del resto c'è chi ormai non ne può fare a meno. Insomma per i libri è così: chi li ama ha diversi canali da sfruttare e li acquista secondo la propria sensibilità e volontà. E ciascun amante dei libri vive di vizi e abitudini propri. Chi non ama i libri, invece, non si pone neanche il problema. Ed è questo scarso amore a disinteressare e a causare quella negatività di cui sopra.
La realtà del mondo editoriale si presenta come un dramma. Persino le scuole non ne acquistano quasi più. Saggi, biografie, graphic novel, narrativa italiana, estera, contemporanea e non. ll Il problema non sta tanto nelle molteplicità di alternative e nelle differenti richieste di aiuto da parte di chi vende libri, editori e librai, e che i fruitori di cultura cercano di accontentare tenendo alla sopravvivenza del mercato librario. La tragedia vera sono gli italiani, questo popolo che non mostra più interesse per i libri, che non ha curiosità di andare a cercare, scoprire e acquistare poi cosa propone il mercato del settore al di là di quello imposto dalla grande distribuzione. Perché se è vero che c'è tanta spazzatura, mettiamoci l'anima in pace che con un po' di pazienza si possono scovare pagine preziose, o per i più esigenti sperare ancora nel rifugio dei classici.
Insomma, più che parlare della crisi dell'editoria, dovremmo soffermarci sulla crisi del lettore, perché per accendere l'editoria c'è bisogno, soprattutto di lettori, poi di tutto il resto, come fosse una vera catena di montaggio. Invece ci scontriamo con realtà preziose dell'editoria indipendnete, siamo in Sicilia, con :duepunti edizioni che dichiarano una certa stanchezza, meglio definire difficoltà. Questo gioiellino dell'editoria italiana ha deciso di non pubblicare più testi nuovi. In soldoni gli editori hanno fatto presente di avere i magazzini pieni di libri editi in passato e chiedono ai lettori di "Accendere o spegnere i libri". Stima per loro, come sempre, e presa di coscienza che dovrebbero avere tutti. Insomma, leggere non dovrebbe essere un "dovere" di un cittadino? L'educazione alla lettura dovrebbe circolare tra i banchi della scuola e le poltrone di casa, in primis, sin dai primi anni del bambino. Siamo noi a dover riaccendere questa editoria, noi prima di chiunque altro, meccanismi compresi.
E invece no. Oggi c'è il sold out, Se c'è, nelle librerire, ma solo perché è Natale. E a Natale, si sa, si regalano libri. E' tempo di consigli dunque, e per questo anno abbiamo pensato a pubblicazioni molto differenti tra loro, ma tutti interessanti per specificità proprie. Abbiamo pensato che comunque davanti alla possibilità di un'occasione in più per parlare di libri noi non ci tiriamo indietro. Anzi.
L'editoria italiana sta rilanciando un sudamericano che la critica contemporanea ha definito geniale. Si tratta di Roberto Arlt, che in Scrittore fallito (edizioni sur) si presenta così: "Non sono un tipo disposto a vivere in una silenziosa mediocrità. Per me il genio, la bellezza e l'arte costiuiscono una maschera destinata a nascondere le limitate dimensioni della mia intelligenza...". E' così il caro Arlt. Del resto Arlt è stato un uomo eccentrico, dalle emozioni forti, che il giorno prima del matrimonio in Una notte terribile vive un dilemma: si vuole sposare per davvero o no. "Avrei dovuto fare queste riflessioni prima di impegnarmi? Oh, va bene... d'accordo, ma quand'è che si ha la sensazione del carcere se non al momento di varcarne la soglia e di imbattersi nella porta di ferro?". Uno scrittore, a tratti eccessivo, ma che di quest'eccesso ne ha fatto una specificità, il suo genio, sempre in contrasto con se stesso, al bivio tra una scelta e l'altra. In questi giorni in libreria anche con Acqueforti di Buenos Aires (Del Vecchio Editore) e L'amore stregone (Intermezzi).
Altra scelta è Podemos. La sinistra spagnola oltre la sinistra, di Matteo Pucciarelli e Giacomo Russo Spena (edizioni alegre), una lettura di certo interessante per chi volesse capirne di più di questo fenomeno politico e sociale in italia definito "sinistra grillina". Dalla sua parte un gruppo dirigente che proviene dalla sinistra radicale e che lavora "per l'unità popolare". Podemos, raccontano i giornalisti, come gruppo collettivo si presenta ufficialmente il 17 gennaio 2014 al teatro Barrio, a due passi dalla libreria. è una intuizione, un prodotto ragionato, razionale (...) Contro la casta e i contro i poteri forti, anche.
Podemos, una realtà politica fuori dall'Italia con il pregio di entrare nel dibattito della sinistra europea e anche sui destini dell'unione europea.
Atmosfere di altri tempi e più delicate per Amori non molto corrisposti, di Barbara Pym (astoria editore), questo delicato racconto di amori nuovi, che si incrociano, si scontrano, che cambiano l'oggetto del proprio desiderio. Una storia raccontata nella Londra degli anni Cinquanta e dove le donne sono spesso capaci di organizzare cose che gli uomini ritengono impossibili. Una storia per un pubblico sensibile che ama leggere parole che raccontano uomini e donne con tutte le debolezze e i difetti che gli appartengono. Del resto, racconta la Pym, "Ci si sente più vicini al cuore delle cose compiendo mansioni umili che non compiendo l'indice perfetto".

Per chi ama Yasmina Reza, eccellente in Il dio del massacro e tanto vera quanto crudele in Felici i Felici (Adelphi) consigliamo La desolazione (Bompiani), questa storia che racconta la diffiocltà di essere padre, ma anche quella di essere figlio. "Spiegami la parola felice. Spiegami il viaggio, figlio mio. Dimmi, cosa succede lontano? E Da cosa poi, lontano?"
E' Natale, sì, regalate libri, accendete l'editoria, ma fatelo per tutto l'anno venturo e quelli che verranno. 

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