sabato 27 dicembre 2014

Tariffe pubbliche, su acqua e rifiuti l'aumento è record.

Tariffe pubbliche, su acqua e rifiuti l'aumento è recordNegli ultimi 10 anni il costo è aumentato del 79,5 e del 70%: nel primo caso i prezzi restano tra i più bassi d'Europa, ma per la spazzatura l'incremento - secondo la Cgia - "è del tutto ingiustificato". Codacons: "Nel 2004, stangata da 324 euro a famiglia".

repubblica.it

Tra acqua a rifiuti l'Italia batte tutti con incrementi nelle tariffe pubbliche del 79,5 e del 70% negli ultimi 10 anni. Va appena meglio a livello generale dove - tra il 2010 e il 2014, l'incremento medio è stato "solo" del 19,1% , come in Irlanda, mentre il primato spetta alla Spagna con aumenti del 23,7%. Tra i grandi Paesi d'Europa, invece, la Francia ha registrato un rincaro medio del 12,9%, mentre la Germania ha segnato un ritocco al rialzo dei prezzi solo del 4,2%. L'area dell'euro ha subito un incremento dei prezzi amministrati dell'11,8%:  oltre 7 punti percentuali in meno che da noi.

I calcoli sono stati effettuati dall'Ufficio studi della Cgia che, oltre a eseguire una comparazione tra l'andamento delle tariffe amministrate nei principali paesi d'Europa, ha analizzato anche il trend registrato tra il 2004 e i primi 11 mesi del 2014 delle tariffe dei principali servizi pubblici presenti nel nostro Paese. Tra gli incrementi più significi - come detto - quello della tassa sui rifiuti è stato di oltre il 70% così come per l'acqua (79,5%).

Negli ultimi 10 anni, quindi, a fronte di un incremento dell'inflazione che in Italia è stato del 20,5%, l'acqua è aumentata del 79,5%, i rifiuti del 70,8%, l'energia elettrica del 48,2%, i pedaggi autostradali del 46,5%, i trasporti ferroviari del 46,3%, il gas del 42,9%, i trasporti urbani del 41,6%, il servizio taxi del 31,6% e i servizi postali del 27,9%. Tra tutte le voci analizzate, solo i servizi telefonici hanno subito un decremento: -15,8%.

"Nel nostro Paese - sottolinea il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi - i rincari maggiori hanno interessato le tariffe locali. Se per quanto concerne l'acqua i prezzi praticati rimangono ancora adesso tra i più contenuti d'Europa, gli aumenti registrati dai rifiuti sono del tutto ingiustificabili. A causa della crisi economica, negli ultimi 7 anni c'è stata una vera e propria caduta verticale dei consumi delle famiglie e delle imprese: conseguentemente è diminuita anche la quantità di rifiuti prodotta. Pertanto, con meno spazzatura da raccogliere e da smaltire, le tariffe dovevano scendere, invece, sono inspiegabilmente aumentate. Si pensi che nell'ultimo anno, a seguito del  passaggio dalla Tares alla Tari, gli italiani hanno pagato addirittura il 12,2 per cento in più, contro una inflazione che è aumentata solo dello 0,3 per cento".

Per quanto riguarda il gas il segretario della Cgia sottolinea come sugli aumenti abbiano influito "il costo della materia prima e del tasso di cambio", mentre sull'energia elettrica ha pesato "l'andamento delle quotazioni petrolifere e dell'aumento  degli oneri generali di sistema, in particolare per la copertura degli schemi di incentivazione delle fonti rinnovabili". Va ancora peggio per il Codacons secondo cui "le famiglie italiane si lasciano alle spalle, nel 2014, una stangata da 324 euro a causa dell'aumento delle tariffe nazionali e locali".

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