lunedì 29 dicembre 2014

Matteo Renzi: "Io come Al Pacino in Ogni maledetta domenica". "A casa statali fannulloni, discussione da febbraio".

"Mi sento un po' come Al Pacino in 'Ogni maledetta domenica', dove il coach dice ai suoi che ce la possono fare.

Noi stiamo dicendo agli italiani che l'Italia ce la può fare, che la squadra ce la può fare, ogni centimetro è importante", dice Matteo Renzi durante la conferenza stampa di fine anno. "La parola del 2015 è la stessa del 2014: ritmo, dare il senso del cambiamento e dell'urgenza, fare di tutto per far sì che l'Italia riprenda il suo ruolo nel mondo".

È tempo di bilanci per il presidente del Consiglio, ma anche di annunci su ciò che il governo intende fare nei primi mesi del 2015. L'occasione serve a fare ulteriore chiarezza sull'argomento che in queste ore caratterizza la polemica tra e nelle forze politiche, vale a dire l'attuazione della riforma del mercato del lavoro. Con un occhio rivolto al futuro, verso gli appuntamenti che daranno il via al 2015, vale a dire la modifica della legge elettorale, le riforme istituzionali e l'elezione del successore del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Un passaggio rilevante riguarda i cosiddetti "fannulloni" del pubblico impiego. "Io penso che il sistema del pubblico impiego vada cambiato e non necessariamente per applicare ciò che abbiamo fatto per il privato. Questo argomento lo vedremo verso febbraio-marzo [...]. Non vedo perché non prevedere scarso rendimento nel pubblico", così come per i privati. E ancora: "Se noi abbiamo deciso di non mettere lo scarso rendimento nel privato, questo non vuol dire che non lo si possa mettere nel pubblico impiego. E visto che si entra per concorso, si può immaginare che i giudici abbiano un ruolo maggiore. Io sono un sistema per cui nel pubblico impiego chi sbaglia paga", spiega il premier.

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