Si chiameranno Consigli metropolitani, ma pare proprio che abbiano preso i peggiori vizi delle vecchie amministrazioni.
L'Espresso T. M.Dovevano essere cancellate del tutto, ma in realtà sono solo state tolte loro alcune funzioni in attesa che la riforma del Senato ridisegni assetto e competenze degli enti locali.
Dovevano portare a grandi risparmi, ma si è calcolato che continueranno a costare 4 miliardi l’anno. Non si chiameranno più Province, bensì Consigli metropolitani, ma pare proprio che abbiano preso i peggiori vizi delle vecchie amministrazioni.
A Roma, per esempio, i 40 nuovi consiglieri, non ancora insediati, hanno già provveduto a presentare al prefetto Riccardo Carpino, il commissario straordinario incaricato di accompagnare il passaggio dal vecchio al nuovo sistema, un nutrito elenco di istanze e richieste: scrivanie, computer, telefoni cellulari, segretarie, automobili, una mano di bianco... Prima di dire sì, il commissario s’è fatto due conti: 1,4 milioni di euro solo per esaudire i primi desideri.
E pensare che bisognava tagliare gli sprechi.
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