venerdì 26 dicembre 2014

Lavoratori, prima usurati poi beffati.

Nella legge di stabilità spunta un taglio netto allo fondo per finanziare il pensionamento anticipato dei dipendenti impegnati in attività usuranti.

L'Espresso S.L.
Lavoratori, prima usurati poi beffatiIl taglio è nascosto al sesto comma dell’articolo 45 della legge di Stabilità. A partire dal 2015, perderà 150 milioni l’anno lo speciale fondo creato per finanziare il pensionamento anticipato dei dipendenti impegnati in attività usuranti (lavoro notturno continuativo, alle catene di montaggio, in ambienti sotterranei o ristretti).

Sul provvedimento istitutivo del fondo, voluto dal governo Prodi 
e condotto in porto dopo sette letture parlamentari nell’arco 
di 27 mesi dal successivo esecutivo di centrodestra, si è però innestata la riforma delle pensioni targata Elsa Fornero (governo Monti), che ha introdotto una serie di paletti molto stringenti per l’accesso dei lavoratori al beneficio.
Risultato: impossibile spendere i quattrini stanziati. Così, invece di allentare i vincoli, il governo Renzi, sempre a caccia di soldi per mantenere 
le tante promesse fatte, ha tagliato il fondo.

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