Un governo indeciso sta mettendo a serio rischio più di 11.000 posti di lavoro!
usb (Unione Sindacale di Base)
Privato, pubblico, privato, ora sembra di nuovo pubblica la soluzione che si prospetta: sembra!
Dopo che la cordata Mittal/Marcegaglia ha fatto sapere che non intende
accollarsi un’impresa in cui il risanamento ambientale costa troppo e i
vincoli alla produzione posti dall’AIA sono insopportabili, stiamo
ancora aspettando che Renzi batta un colpo, ma lo batta nel modo giusto,
perché quello che si profila è il solito modo: allo Stato, cioè alla
collettività le spese del risanamento ambientale, tramite una bad
company, e ai privati la new company, cioè la parte del’ILVA in grado di
macinare profitti, dopo che una sorta di nazionalizzazione temporanea
abbia provveduto a risanarla!
Dove sono finiti i capitani d’industria, tanto decantati da
Confindustria, che rischiano in proprio? Così sono capaci tutti di fare
impresa!
Né si può sottacere il conflitto d’interessi che sta dietro al fatto
che Emma Marcegaglia sia allo stesso tempo dentro la cordata interessata
all’acquisizione dell’ILVA e a capo dell’ENI, dalla cui poltrona
minaccia di sospendere il 29 Dicembre le forniture di gas, determinando
lo stop completo degli impianti!
Nel frattempo il Parlamento Europeo approva a stragrande maggioranza un
documento in cui si dice che la siderurgia è uno dei settori portanti
dell’industria continentale e si appresta a rivedere le regole sulla
concorrenza che finora hanno provocato chiusura di fabbriche, cessioni
a società straniere, licenziamenti a migliaia, vedi AST di Terni. Alla
buon’ora! L’economia di carta, virtuale, basata sui giochi finanziari di
borsa, non funziona più? Si ritorna a valorizzare la produzione reale.
Ma a che prezzo?
In primo luogo bisogna impedire che i nostri territorio vengano di
nuovo devastati, continuando a mettere in pericolo la vita di chi lavora
in fabbrica - non dimentichiamo l’ennesimo incidente di pochi giorni fa
all’ILVA con la caduta di un’altra gru – e di chi ha la sventura di
abitare vicino agli stabilimenti, per questo l’accoglimento da parte
della magistratura della nostra richiesta di costituzione di parte
civile al processo per disastro ambientale contro ILVA è un passaggio
importante che testimonia sia della nostra capacità d’intervento che
l’effettivo radicamento di USB.
La prospettiva poi dell’impossibilità a pagare degli stipendi a
partire dal prossimo anno dovrebbe indurre il Governo ad accelerare le
sue decisioni, anche perché a quel punto il conflitto sociale
esploderebbe con effetti molto ma molto pesanti.
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