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22 / 12 / 2014
Di seguito riportiamo il comunicato di Andrea Alzetta in risposta all’articolo del “Messaggero” che lo dipingerebbe come l’ennesimo personaggio pubblico coinvolto nella vicenda “Mafia Capitale".
Sul Messaggero si tenta il colpaccio: coprire con il fango di “Mafia Capitale” anche le esperienze di Cooperazione Sociale sana e le poche persone che hanno sempre denunciato connivenze e malaffare.
Con gli scampoli dell’inchiesta su “Mafia Capitale” qualcuno sta provando a regolare i conti con chi da anni combatte a viso aperto contro i poteri forti della città guadagnando solo denunce, arresti ed estromissione dal Consiglio Comunale.
Temevamo che dietro le accuse di malaffare potesse emergere il tentativo di cancellare anche l’esperienza e il patrimonio di risorse e di opportunità rappresentato dalla Cooperazione Sociale cittadina che, spesso in solitudine e senza sostegno, sta reggendo l’impatto tremendo della crisi sul welfare e sulle periferie.
Purtroppo sta accadendo e come sempre il Messaggero di Caltagirone si erge a cantastorie di questa vulgata interessata e infamante.
Come d’altronde ha già fatto con le occupazioni abitative sempre dipinte come luoghi di violenza, estorsioni e mazzette, mentre a Roma sono sempre state luoghi dove donne e uomini, a cui vengono negati diritti, organizzano percorsi e lotte per costruire una città più giusta.
Vi diciamo solo una cosa: NON VI AZZARDATE!!
Non provate neanche per un momento ad accostare la mia storia, quella di Action e della Cooperativa Sociale l’Arancia per la quale lavoro alle vostre schifezze. Le elucubrazioni di Buzzi e Carminati sono i vaneggiamenti di chi pensa che tutto il mondo funzioni come loro, che tutti gli appalti sono truccati e tutti i politici corrotti. Non è così per fortuna e la mia storia personale e politica sta lí a dimostrarlo.
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