domenica 30 settembre 2012

Droga senza distinzioni, il caos della Fini Giovanardi

di PAOLO TSE TUNG
Ragazzo mentre fuma uno spinello durante il raduno della Marijuana in Canada
"La materia della coltivazione della canapa è molto mal regolata dal nostro legislatore", denunciano gli esperti. Carlo Alberto Zaina legale italiano impegnato nella difesa dei reati da stupefacenti dice: "Chi l'ha scritta ha commesso un errore fondamentale: riunire insieme sostanze differenti"Grande è la confusione sotto il cielo anche quando si entra in un'aula di tribunale. L'avvocato Carlo Alberto Zaina, del foro di Rimini, è il legale italiano più esperto nella 'Difesa dei reati da stupefacenti', come recita il titolo del suo ultimo testo (Maggioli editore). "Io non sono d'accordo con la legalizzazione  -  dice  -  che fra l'altro sarebbe incostituzionale. Legalizzare vuol dire rendere lecite le droghe. Credo invece sia utile fare perdere valore penale ad alcune condotte connesse agli stupefacenti. Errore fondamentale della Fini - Giovanardi è riunire tout court sostanze molto differenti. I derivati della cannabis, ad esempio, hanno una capacità letifera molto inferiore ad altre sostanze".  Difficile districarsi fra leggi, decreti, sentenze di Cassazione, non solo per i profani ma anche per giudici e avvocati della difesa.

"Ci sono  -  dice Carlo Alberto Zaina  -  anche veri e propri paradossi. Se vieni trovato con 10 grammi di cannabis e dici di averla comprata con 100 euro da Moustafà in piazza, sei prosciolto, anche se così alimenti il mercato illegale. Se ti trovano 10 grammi e due piantine di marijuana vai sotto processo penale e a volte sei pure arrestato, anche se produci per te e non per il mercato". Paradossi raccontati anche in sentenze, soprattutto per quando riguarda la vendita dei semi. "In via preliminare - scrive Edoardo Mori, presidente del tribunale di Bolzano, in una sentenza del 17 maggio 2011 - si premette che la materia della coltivazione della canapa è molto mal regolata dal nostro legislatore e dal Ministero della sanità competente per le tabelle degli stupefacenti, perché non si è mai voluto approfondire e risolvere il problema che vi sono molti tipi di cannabis, che è necessario distinguere la cannabis sativa  per corde e tovaglie da quella indica che dà anche Thc... Questa confusione scientifica ha portato anche a confusione mentale per cui si può essere condannati, in base a interpretazioni della cassazione, anche per aver coltivato per uso personale una pianta buona solo per fare corde. Per coloro che vendono i semi su Internet, la Cassazione ha escogitato un escamotage: la vendita è punibile quando i semi vengono messi in vendita assieme a libri e dvd illustrativi della loro coltivazione".

Francia in piazza contro l'austerity e i trattati europei


Francia in piazza contro l'austerity e i trattati europei
Migliaia in piazza a Parigi. Vogliono il referendum contro i trattati imposti dall'Unione Europea e stoppare le misure antipopolari.
Contro “l’austerità permanente" in Europa e la prossima ratifica del Fiscal Compact, una sessantina di organizzazioni della sinistra, sindacali e movimenti sociali manifestano oggi a Parigi. Il corteo è partito intorno alle 14.00 a Place de la Nation per concludersi in Place d'Italie. Gran parte delle organizzazioni che partecipano al corteo sono componenti del Fronte di Sinistra, tra cui il Partito della Sinistra e il Partito Comunista, ma anche il Nuovo Partito Anticapitalista (NPA), così le diverse filiali sindacale come la Federazione dei Sindacati Unità (FSU), Sud, Cgt.o associazioni come Attac, Copernico, DAL, la Cimade, o Act Up Paris. "Pensiamo che sarà un grande evento", ha detto Jean-Luc Mélenchon.
La manifestazione chiederà al Presidente della Repubblica Hollande di indire un referendum al fine di permettere ai francesi di esprimersi sul Fiscal Compact. I sondaggi dicono che il 65% della popolazione francese ritiene necessaria l’indizione del referendum e considera un atto del tutto antidemocratico l’approvazione parlamentare in assenza di una consultazione popolare. 

Germania. Manifestazioni per la "redistribuzione del benessere"


Germania. Manifestazioni per la "redistribuzione del benessere"
Anche la ricca Germania non cade giù dal pero: davanti alle strette del bilancio, cominciano le manifestazioni contro le politiche del governo. Germania: decine di manifestazioni per la re-distribuzione del benessere 29/09 Migliaia di persone hanno protestato in Germania, nella "giornata d'azione per la re-distribuzione del benessere", un evento organizzato da sindacati ed associazioni.  L'ultimo rapporto federale sulla distribuzione della ricchezza ha confermato quanto gli organizzatori sospettavano da tempo: durante la crisi, i ricchi si sono arricchiti e i poveri impoveriti. Sotto accusa, per il leader del principale sindacato tedesco, è il sistema finanziario: "Abbiamo una cancelliera che dice che abbiamo vissuto al di là dei nostri mezzi. Ha senso, in questa situazione, vedere da dove viene il debito? Il debito viene dal salvataggio delle banche nella crisi finanziaria e dai benefici fiscali per i più ricchi, le grandi fortune e le grandi proprietà". La manifestazione principale si è tenuta a Francoforte, altre azioni si sono tenute a Berlino, Bochum, Amburgo e una trentina di altre città tedesche. Ovunque, i manifestanti hanno chiesto una revisione dei tagli alla spesa sociale e più tasse per i redditi più elevati.

fonte: Euronews

Israele. Gli insediamenti illegali svelati da Google Maps


Israele. Gli insediamenti illegali svelati da Google Maps
L'illegalità delle colonie, però, viene messa tra parentesi. Anzi, la mappatura può diventare addirittura una legittimazione de facto dell'occupazione.Semmai vi dovesse interessare sapere dov'è e come appare un insediamento colonico israeliano nella Cisgiordania palestinese, tra poche settimane sarà possibile scoprirlo on line, semplicemente cliccando sul servizio Maps di Google. Come riportato nei giorni scorsi dal più diffuso dei quotidiani israeliani, Yisrael Hayom , autoveicoli di Google sono stati visti circolare in diversi insediamenti israeliani (Elkana, Oranit, Sha'arei Tikva e Ariel) per la raccolta delle informazioni necessarie. Fino a questo momento solo la colonia di Ariel appariva sulle mappe di Google, mentre le altre non venivano mostrate. La società di Mountain View ha ricevuto l'autorizzazione ad operare sul territorio israeliano e nei Territori palestinesi occupati dall'Autorità per l'Informazione e la Tecnologia facente capo al Ministero di Giustizia, «al fine di fornire al pubblico informazioni generali» sulla topografia delle città israeliane. Anche se in questo caso non si tratta di città ma di colonie illegali per la legge internazionale perchè costruite nei territori di appartenenti ad un popolo sotto occupazione. 

Rabbia e dolore: Tempest, capolavoro firmato Dylan

Bob Dylan
Chi è Bob Dylan? Una domanda a cui è difficile rispondere, nonostante quest’uomo sia in giro da più di mezzo secolo. Tra i tanti che ci hanno provato c’è il regista Todd Haynes con il film Io non sono qui. La sua idea (geniale) è stata quella di raccontare Dylan attraverso sei diverse identità. Una di queste è Woody Guthrie, un ragazzino nero vestito come il leggendario folk singer che gira gli Stati Uniti a bordo di un treno sgangherato. Ecco, Dylan nonostante i suoi 71 anni è ancora come quel ragazzino. Un ibrido tra un cantante folk bianco e un bluesman che ha venduto la sua anima al diavolo, proprio come Robert Johnson. E che nonostante tutto fa ancora dischi bellissimi come Tempest. Gira voce che questo sarà il suo ultimo album, il suo canto del cigno. Difficile dirlo, nonostante i riferimenti alla vecchiaia e alla morte siano sparsi un po’ ovunque tra i testi dei pezzi. Ma Dylan è un fuorilegge della canzone. E quindi, come sempre, c’è poco da fidarsi.
Quello che è certo è che Tempest è la sintesi finalmente riuscita tra la sua anima vintage, espressa a più riprese nell’ultimo decennio, e la sfrontatezza folk rock dei suoi anni giovanili. Ci era andato vicino con Love and theft e Modern times, ma stavolta c’è riuscito davvero. All’album, prodotto da Dylan sotto lo pseudonimo di Jack Frost, ha dato un contributo decisivo David Hidalgo, in prestito dai Los Lobos, che ha suonato violino e fisarmonica. Tempest, che già nel titolo cita Shakespeare, si nutre dell’eterno mito della frontiera americana, tirando fuori dalle viscere della terra dieci canzoni senza tempo. Rispetto agli ultimi album è sicuramente più cupo, meno consolatorio.

Monti bis, l’ennesimo lifting del gattopardo

di Paolo Flores d'Arcais, da Il Fatto quotidiano, 29 settembre 2012

Che alle prossime elezioni ci sarebbe stata una lista del partito Napolitano-Monti-Passera (benedicente Bagnasco) l’ho scritto su queste pagine non so quante volte. Solo Bersani poteva illudersi che la rappresentanza della destra costituzionale (che in Italia si battezza pudicamente “centro”) sarebbe stata affidata alle solerzia esclusiva di Casini e Cesa. Ora il segreto di Pulcinella è stato ufficializzato.  Al partito Napolitano-Monti resta da decidere con quale legge elettorale andare alle urne, cioè truccarle, impedendo che la massa elettorale schifata dalla partitocrazia abbia adeguata rappresentanza. Il “centro” dell’establishment e del privilegio dovrà ovviamente presentarsi come nuovo, e fustigatore del ceto politico, replicando il gioco delle tre carte che riuscì all’imbonitore di Arcore un ventennio fa. Compito agevole, perché tra il “vecchio” da sostituire può esibire il fetore del regime di Berlusconi con strascico di ruffiani bagasce e altre nullità portate in Parlamento e miracolate al governo e in ogni ganglio di potere.  In realtà non cambierà nulla nella sostanza di una politica che avrebbe bisogno di dosi industriali di giustizialismo ed efficenza per far ripartire il paese (corruzione e burocrazia sono il disincentivo principe agli investimenti, il costo del lavoro dipende dalle tasse eccessive, figlie di un’evasione ciclopica che non si vuole aggredire con l’unico deterrente: le manette americane).  L’ennesimo lifting del gattopardo riuscirà soprattutto perché non c’è un’alternativa credibile. Il cui requisito minimo è la radicale estraneità alle nomenklature di partito (Pd, ma anche Sel e tutti i diadochi regionali di Di Pietro), accompagnato dalla serietà delle competenze e delle lotte della società civile che solo la Fiom potrebbe catalizzare. 

Roma ATAC: Dall'esercito dei Petrucci al genero dell'ad ecco i contratti truccati dell'azienda trasporti

Tra le assunzioni illecite che vengono contestate dai pm c'è quella della moglie dell'assessore Marco Visconti. Lady Ambiente ai pm: "Ho mandato una lettera e mi hanno presa".

repubblica.it di MARIA ELENA VINCENZI
Lettere di assunzione con date falsificate, colloqui con personaggi sconosciuti, curricula inviati via posta di cui, ovviamente, non resta alcuna ricevuta. E poi, soprattutto, figli di, amici di, coniugi di. Le carte depositate dalla procura per l'inchiesta sulla parentopoli all'Atac dipingono un'azienda dove tutto era lecito. Otto gli indagati, 46 le assunzioni sospette, tanti i nomi illustri. Tra cui quello della moglie dell'assessore all'Ambiente, Marco Visconti. Una vicenda che ieri ha mandato su tutte le furie Alemanno che solo dopo un confronto serrato ha detto no alle dimissioni del suo collaboratore. Lady ambiente e la "mano" del marito Barbara Pesimena, classe 1973, viene sentita dal pm Francesco Dall'Olio il 5 dicembre scorso. "Sono stata assunta dalla società Met. Ro nel 2008 con mansioni di capo ufficio della parte amministrativa della struttura sanitaria per la sicurezza sul lavoro del personale. La mia retribuzione è di circa 2.600 euro netti al mese". Il magistrato vuole sapere come è stata assunta: "Dopo aver spedito il curriculum per posta, ma non ho ricevuta dell'avvenuta spedizione, sono stata chiamata telefonicamente per un colloquio che si è svolto in via Tiburtina, dinanzi a un dipendente Met. Ro di cui non ricordo il nome, presso la sede di Met. Ro in data che non ricordo, ma comunque nel periodo di fine estate del 2008".

Madrid, migliaia ancora in piazza "No ai tagli, Rajoy si dimetta"

Alta tensione in Spagna a poche ore dall'approvazione della proposta di finanziaria del governo che prevede nuove riduzioni della spesa pubblica, dei sussidi e il congelamento degli stipendi del pubblico impiego. Grande manifestazione anti-austerity anche a Lisbona. Lievi incidenti nella notte.

dal nostro inviato DANIELE MASTROGIACOMO
MADRID - Una marea umana, almeno ventimila persone. Che si stringono, si cercano, si saldano davanti e attorno al Parlamento. Per la terza volta in cinque giorni, la Spagna colpita da una crisi che rifiuta e che è costretta a subire scende in piazza per chiedere giustizia. Giustizia sociale contro i tagli alla spesa pubblica che colpiscono scuola, sanità e cultura. Con nuovi licenziamenti, fabbriche che chiudono, asili che spariscono, ospedali ridotti ai servizi essenziali. E una disoccupazione giovanile che rasenta il 50 per cento.

Doveva essere una manifestazione pacifica, senza provocazioni, incidenti, azioni di forza. Ed è stato così. Nonostante le lettere allarmate degli alberghi, gli appelli della polizia e delle autorità. L'invito, quasi un ordine, ad evitare le strade attorno a piazza Neptune, diventata il simbolo della nuova ondata di proteste organizzate dal movimento 25-S: la data del primo corteo spontaneo, quello che si è concluso con la carica dei 1500 agenti schierati a difesa del Parlamento, gli inseguimenti per le strade, nei negozi, nei ristoranti, fino alle gallerie della metropolitana dove ci sono stati pestaggi e violenze indiscriminate. Una reazione improvvisa, sproporzionata, brutale: oltre 70 feriti, di cui uno ancora in gravissime condizioni, 34 arresti ( poi rilasciati) per attentato alle istituzioni dello Stato e resistenza.

Fondi Pdl, elezioni nella Regione Lazio Cancellieri: "Si potrà votare entro 90 giorni"

Dopo gli approfondimenti tecnici con gli esperti del dicastero e dell'avvocatura dello Stato, il ministro dell'Interno spiega: "Prima si va alle urne e meglio è. In questi casi non è previsto il commissariamento". Sul caso Fiorito, Alfano annuncia: "Pdl si costituirà parte civile se ci sarà un processo".

repubblica.it
''Questo risponde - aggiunge il ministro Cancellieri - anche a un'esigenza di tipo operativo, prima si va alle elezioni e meglio è, anche perché per le regioni non è previsto il commissariamento''.

Alfano su caso Fiorito: "Pdl si costituirà parte civile". Nel caso Fiorito "il Pdl è parte lesa, ci costituiremo parte civile se ci sarà un processo - ha annunciato il segretario del Pdl, Angelino Alfano, durante un'Intervista su SkyTg24 - La nostra bandiera è pulita. Cacceremo tutti coloro che che hanno infangato, infangheranno il nostro partito e tradiscono il voto dei cittadini. Non avremo pietà per nessuno. Proporremo la certificazione esterna e la razionalizzazione delle spese. I conti dei consigli regionali dovranno essere pubblici. Ci riuniremo in assemblea per il 'rinascimento azzurro', definiremo i criteri per le candidature e individueremo le sanzioni per coloro che violeranno le regole. Dopo 20 anni di Berlusconi c'è bisogno di aria fresca''. Sulle ripercussioni del 'Laziogate' sul risultato elettorale del partito berlusconiano, "i cittadini - secondo Alfano - sono disgustati dai politici ladri e dai rubagalline. Ma se si è onesti
e si fa bene il proprio lavoro, gli elettori hanno capacità di discernere".

Voto in Sicilia, un esercito d’inquisiti in lista. Dal falso in bilancio alla corruzione

Tutti i partiti sposano la causa delle liste pulite. E nonostante questo molte formazioni gettano nella mischia elettorale personaggi con guai giudiziari. Del resto l'Assemblea regionale siciliana ha toccato il record di 24 deputati tra indagati e imputati su un totale di novanta.

Voto in Sicilia, un esercito d’inquisiti in lista. Dal falso in bilancio alla corruzione
Per mesi è stata la parola d’ordine di tutti i candidati presidenti della Regione Sicilia. Dopo aver assistito all’Assemblea regionale più inquisita della storia – che ha toccato il record di 24 deputati su 90 tra indagati, imputati o addirittura arrestati (quasi il 30 per cento: tre su dieci) – i candidati governatori hanno arringato le folle promettendo una attenta pulizia tra tutti gli aspiranti deputati regionali. Anche Gianfranco Miccichè, candidato presidente di Grande Sud, Futuro e Libertà e Partito dei Siciliani (ovvero il nuovo nome del Mpa di Raffaele Lombardo), aveva toccato l’argomento, predicando però massima cautela. “Liste pulite? Il tema va affrontato ma con prudenza”, era stato il monito dell’ex luogotenente di Silvio Berlusconi in Sicilia. E infatti il suo partito ha ricandidato Franco Mineo, imputato per intestazione fittizia di beni e indagato per abuso d’ufficio. “Forse per qualcuno sarebbe stato più facile cavalcare l’onda demagogica che ricorre in questi giorni, ma noi abbiamo preferito accordare una apertura di fiducia a Mineo: non siamo il tribunale dell’inquisizione”, ha cercato di spiegare il coordinatore di Grande Sud Giacomo Terranova, suscitando l’immediata replica di Futuro e Libertà, che appoggia Miccichè ma gli contesta le candidature per bocca di Fabio Granata: “Il codice etico va applicato, non è l’inquisizione ma una garanzia per i cittadini. Miccichè desista da questa decisione”.

sabato 29 settembre 2012

Campagnano Rap presenta Raspberry day

Walter Rossi. Antifascisti in piazza per ricordarlo


Walter Rossi. Antifascisti in piazza per ricordarlo
Ricordando Walter Rossi contro i fascisti da strada e di governo. Oggi la manifestazione. Domani il ricordo in piazza. La giunta Alemanno ci riprova. Trentacinque anni fa, il 30 settembre del 1977, veniva assassinato dai fascisti, con copertura della polizia, il compagno Walter Rossi, militante comunista di Roma. Un fatto che non possiamo e che non vogliamo dimenticare! Così come non vogliamo dimenticare tutti gli altri compagni uccisi dai fascisti nella nostra città, da Valerio Verbano ad Auro Bruni, da Roberto Scialabba a Ciro Principessa e Ivo Zini. 
Qualcuno tenta di giustificare queste morti come l’inevitabile prodotto di quelli che definiscono gli “anni di piombo”, cercando di riscrivere la storia del nostro paese e della nostra città dandone una visione distorta, mistificatoria e opportunistica. Primo fra tutti il sindaco Alemanno, che proprio con l’assassinio di Walter Rossi tenta di giocare ad un macabro rituale “istituzionale” tentando una sua presenza diretta negli anni passati - non riuscendoci - ed ora con quella indiretta come quest'anno con l'Assessore Gasperini. Seguito dalla sua camerata Renata Polverini che ha tentato più volte,  giustamente rifiutata dalla piazza, di partecipare alle iniziative del 25 aprile. Sia il ricordo di Walter Rossi che quello della Resistenza devono avere necessariamente una pregiudiziale antifascista e deve continuare ad essere inaccettabile la presenza di qualunque esponente dell'attuale maggioranza capitolina e di quella della Pisana, su questo è assolutamente insopportabile qualunque "mediazione" da qualunque parte provenga.

Cile. Gli studenti non s'arrendono. Scontri con la polizia


Cile. Gli studenti non s'arrendono. Scontri con la polizia
Sull'istruzione pubblica continua il braccio di ferro tra movimento studentesco e governo di destra. Nuova grande marcia a Santiago e nelle altre città e nuova tremenda repressione da parte dei Carabinieri: 150 arresti.


Si calcola che ieri più di 70 mila persone – soprattutto studenti, ma non solo – si siano mobilitate per chiedere l’aumento degli stanziamenti statali per l’istruzione e la formazione pubblica, fino ad almeno il 3,5% del Pil. Le marce sono state convocate dal movimento studentesco alla vigilia della seduta del Parlamento, prevista per oggi, che doveva affrontare il Bilancio preventivo dello Stato del 2013.

Convocata dagli studenti delle scuole superiori con l’adesione dei sindacati universitari, la manifestazione è partita dall’Università di Santiago diretta verso il centro politico della capitale cilena. 

Italia spacciata, anche Goldman Sachs vota per il Pd

Bersani
Abbattersi sul sito ufficiale del Partito Democratico può nuocere gravemente alla salute. Più che altro, occhio alla rassegna stampa. Soprattutto se vi sentite (ancora) di sinistra, vostro malgrado. «Goldman Sachs vota per il Pd», titola un pezzo di “Milano Finanza” inserito sul sito. Che culo, ora sì che mi avete convinto. Non si capisce cosa sia più grave. L’idea che Goldman Sachs speri nella vittoria nel Pd o il fatto che la notizia sia considerata una specie di vanto, per cui meritevole di essere citata nella rassegna stampa nel Pd? E soprattutto, c’è qualche dirigente del Pd che non si senta mediamente offeso da un articolo del genere?
«Il colosso finanziario americano, a sette mesi dalle elezioni politiche italiane, ha pubblicato un report che farà rumore, nel quale si sostengono le chance di una maggioranza di centrosinistra incentrata sul Pd. E questa maggioranza molto probabilmente manterrebbe la linea Monti, anche se non è chiaro se riconfermerebbe Mario Monti a capo del governo»: il diavolo fa le pentole ma non i coperchi insomma, e noi qui a rimuginare su primarie e alternativa. «La classe capitalistica transnazionale – scrive Luciano Gallino nel suo “La lotta di classe dopo la lotta di classe” – fruisce di un poderoso collante ideologico che è sostenuto da decine di “serbatoi del pensiero”, operanti soprattutto inEuropa e negli Stati Uniti. Essa possiede inoltre un grosso peso politico».

Libertà come conflitto

 possibile considerare Karl Marx e Rosa Luxemburg due pensatori liberali? Secondo Pierfranco Pellizzetti, sì. Nel suo ultimo libro, “Libertà come conflitto” (Mucchi Editore), Pellizzetti propone un' "altra idea di liberalismo" attraverso un'antologia ragionata di testi e citazioni che sconvolge le tradizioni più consolidate. Anticipiamo la postfazione di Mauro Barberis. 

di Mauro Barberis
Un altro libro sul liberalismo? Macché: piuttosto un repertorio, o meglio un caleidoscopio di frammenti di un discorso liberale, tratti da centinaia di libri coscienziosamente sottolineati e da un uso rilassato di quello che i francesi chiamano ancora ordinateur (e tutti gli altri al mondo, più banalmente, computer). Niente di più lontano, comunque, dall’ennesima visita guidata sui luoghi museal-catacombali della tradizione liberale: semmai, il punto di partenza per nuove e ancora più azzardate scorribande. Ma anche la proposta, vagamente provocatoria, di un liberalismo possibile: il liberalismo pellizzettiano, mix originale di repubblicanesimo civico, e mai cinico, decostruzione liberatoria, ottimismo della volontà, rapinose passioni, pervicaci idiosincrasie, e quant’altro.

La proposta: no fiscal compact, sì beni comuni

 Teatro Valle Occupato

Un referendum contro il Fiscal compact e gli effetti della spending review. È su questo obiettivo che una rete di associazioni, movimenti, amministratori locali e sindacati sta convergendo, con la massima urgenza, visto che il pareggio di bilancio è stato già inserito nella Costituzione, mentre il governo Monti continua a tagliare la spesa sociale e a svendere il patrimonio dello Stato.
Ieri, durante un incontro al teatro Valle occupato a Roma, anche la Fiom e il Forum «Salviamo il paesaggio», composto da 780 associazioni, hanno espresso un interesse rispetto a un percorso che intende inserire nella Costituzione il principio dei beni comuni e la difesa dei diritti sociali. 

ilmanifesto
Associazioni come Da sud, il Forum dei movimenti per l’Acqua, Ya Basta e Wwf, il Valle, il Cinema Palazzo di Roma, gli studenti della Rete della Conoscenza e i Cobas Scuola, realtà politiche e partiti come Alba, Prc o Idv, ma anche giuristi, urbanisti, archeologi e movimenti contadini non escludono l’ipotesi di raccogliere le firme insieme al comitato promotore del referendum contro la riforma del lavoro.

L'intellettuale collettivo sfida imprescindibile ai tempi della Crisi Capitalista..

L'intellettuale collettivo sfida imprescindibile ai tempi della Crisi Capitalista...

pane-rose.it Alessio Di Florio (29 Settembre 2012)
gramscicollettivo
La devastante crisi economica, sociale, politica e ambientale, che da alcuni anni coinvolge l'Europa e il Nord del Mondo, ha reso evidente e acclarato quanto l'analisi e la lettura del Capitalismo dati da Karl Marx siano stati nella Storia le uniche capaci di comprenderne e disvelarne nel profondo il sistema di oppressione, di accumulazione e di predazione. Nonostante il Capitale e il Manifesto del Partito Comunista siano stati scritti due secoli fa, persino sulla speculazione finanziaria la lettura data si è rivelata totalmente e scientificamente esatta.

Antonio Gramsci, riferimento del "movimento reale" comunista
Il lungo cammino dei movimenti operai e comunisti, il “movimento reale che abolisce lo stato di cose presente” con l'obiettivo di “rovesciare i reali rapporti di forza tra classi sociali”, ha visto, vede e vedrà un'imprescindibile avanguardia negli scritti e nel pensiero di Antonio Gramsci. In Italia, nonostante le sue evidenti contraddizioni e la scelta a volte di percorsi a dir poco opinabili (il sostegno alla repressione in Ungheria, il comportamento tiepido e contradditorio – che giunse all'espulsione delle compagne e dei compagni de Il Manifesto – nei confronti della “Primavera di Praga”, la progressiva omologazione borghese e il “compromesso storico” lucidamente denunciati quanto erano ancora ai primordi da Pier Paolo Pasolini – espulso già nel 1948 con una decisione che non ci si può esitare a definire stalinista – che portarono ad abbandonare ogni prospettiva rivoluzionaria fino ad approdare ad un vero e proprio “suicidio di massa” negli Anni Ottanta, il consenso alle leggi repressive degli Anni Settanta che, in nome della “lotta al terrorismo”, portarono in realtà alla repressione dei movimenti, solo per riportare gli esempi più eclatanti) c'è stata una formazione che ha tentato di realizzare e portare avanti quanto Antonio Gramsci aveva teorizzato: il Partito Comunista Italiano. Il PCI per le sue e i suoi militanti non è stato un semplice partito nell'arco istituzionale borghese: qualcuno arrivò a definirlo “chiesa rossa”, altri addirittura lo hanno definito “corpo mistico”. Al netto di quanto già detto prima sulla sua storia, e del periodo storico, nelle e nei militanti del PCI era presente una tensione rivoluzionaria, un coinvolgimento emotivo e strutturale che affondava la sua ragion d'essere in alcuni concetti gramsciani purtroppo oggi totalmente dimenticati e abbandonati dai suoi “eredi”. E, tra i più importanti tra questi, “l'intellettuale collettivo”, da “un legame stretto tra grande massa, partito, gruppo dirigente, e tutto il complesso, ben articolato, si può muovere come un uomo collettivo”.

Cariche di polizia, feriti: Cosenza resiste a Delle Chiaie

La tradizione antifascista di Cosenza è stata rispettata. Nella piazza intitolata a Matteotti più di duecento persone hanno resistito per ore alla polizia per bloccare il simbolo dello stragismo 

manifesto.it Claudio Dionesalvi
Ci sono volute tre cariche e quattro feriti per far entrare Stefano Delle Chiaie a Cosenza. Città paralizzata sin dalle prime ore del mattino per la manifestazione antifascista convocata da collettivi studenteschi, movimenti, sindacalisti, esponenti dei partiti della sinistra e centri sociali che, uniti sotto la storica sigla Cosenza Antifascista, hanno presidiato per l’intera giornata l’edificio del CONI, sede della presentazione del libro “L’aquila e il condor” di recente scritto dall’anziano neofascista con la prefazione di Luca Telese. 
Più che un condor, ieri sera Stefano Delle Chiaie sembrava un pulcino bagnato. Protetto da un agguerrito cordone di celerini, carabinieri e finanzieri, è entrato di soppiatto nella palazzina, dove è rimasto rintanato con una ventina di nostalgici del cupo ventennio.

Tangenti filobus, bufera su Alemanno Un'altra poltrona per Mancini

Il manager indagato entra anche nel cda di Roma Convention Group. L'opposizione: scandaloso. E il sindaco: al via la verifica sugli amministratori coinvolti nelle inchieste.

repubblica.it di DANIELE AUTIERI Il giorno dopo l'incontro in Campidoglio con Gianni Alemanno, l'amministratore delegato di Eur spa, Riccardo Mancini, si assicura un'altra poltrona strategica da cui gestire gli equilibri romani, quella di amministratore delegato della neonata società Roma Convention Group spa, controllata al 50% da Ente Eur e Fiera di Roma. Non è bastata l'iscrizione sul registro degli indagati in merito all'inchiesta sulle presunte tangenti pagate dalla Breda Menarini per la vendita di 40 autobus a Roma Metropolitane a fermare il fedelissimo del sindaco Gianni Alemanno, tesoriere della sua fondazione e suo sostenitore finanziario nella campagna elettorale per il Campidoglio. Con la nascita di Roma Convention Group, Mancini ha infatti messo a segno un colpo che il sindaco inseguiva da mesi, perché l'ingresso della Fiera di Roma nella nuova società di fatto svincola il ricco business dei congressi dal controllo del ministero dell'Economia, azionista al 90% di Eur spa.
La società gestirà il Palazzo dei Congressi dell'Eur, il nuovo centro congressi (la Nuvola di Fuksas) e i padiglioni della Nuova Fiera destinati a meeting e congressi, ma sarà controllata alla pari da Fiera di Roma (la cui holding Investimenti è a sua volta controllata dalla Camera di Commercio e dal Comune di Roma) e da Eur spa (dove il Tesoro ha il 90% e il Comune il 10). Tessitore della
trama è stato lo stesso Mancini di sponda con il sindaco Alemanno e con Giancarlo Cremonesi, il presidente della Camera di Commercio (primo azionista di Investimenti spa con il 58,5% del capitale).

Malagrotta, barricate dei residenti "Ingresso bloccato, no alla discarica"

Protesta nella notte dei cittadini contro la possibilità di realizzare a Monti dell'Ortaccio l'impianto dei rifiuti. Alle 17 nella chiesa di S. Maria Goretti una messa per le vittime dell'inquinamento a Massimina.

republica.it di CECILIA GENTILE E' stata una notte di protesta a Valle Galeria. I residenti hanno bloccato l'ingresso della discarica di Malagrotta contro la possibilità di realizzare il nuovo impianto per i rifiuti a Monti dell'Ortaccio, "troppo vicino - ripetono gli abitanti - a quello attuale di Malagrotta".
Per tutta la notte i cittadini si sono trincerati davanti all'ingresso, in via del Casale Lumbroso 390, impedendo ai camion di entrare per scaricare l'immondizia. Sono dovuti intervenire i vigili urbani, la polizia e i carabinieri.

Neanche 24 ore prima un residente della Valle Galeria, Celestino Leonetti, incatenato all'ingresso di Malagrotta da lunedì scorso, durante un sit-in degli abitanti della zona, ha deciso di entrare all'interno della discarica e di incatenarsi a un cartellone pubblicitario a 7 metri d'altezza. Questa mattina, una volta sceso, avrebbe ricevuto una multa di 2mila euro e minacce da parte di Manlio Cerroni. Si è così "rifugiato" nella chiesa di Santa Maria Goretti dove alle 17 il parroco celebrerà una messa "in ricordo delle vittime di tumore e inquinamento nella zona di Massimina", come riferiscono i cittadini.

L'austerità è una droga



La teoria di Krugman: l'austerità è come l'eroina, foto: artemuestra, da flickr (immagini di autore: artemuestra, da flickr)Il premio Nobel Paul Krugman si schiera apertamente con i manifestanti in Spagna e Grecia: hanno ragione, in Europa si infliggono dolori senza motivo. Le politiche di austerity sono come l'eroina: tornano quando ci si dimentica quanto siano pericolose

di rassegna.it
A Madrid tornano gli indignados e Rajoy sprofonda nei sondaggi, ma il suo governo prepara un ulteriore taglio da circa 40 miliardi della spesa, dopo la stangata da 65 miliardi decisa con la Finanziaria 2012 solo 5 mesi fa. Ad Atene si rivedono le scene da guerra civile, con scontri e bombe molotov davanti al Parlamento, mentre il governo studia ulteriori misure di taglio alla spesa pubblica, come la soppressione della 13esima per gli statali. Insomma, la storia si ripete, da una parte i governi e l'Europa con le loro politiche di austerità e tagli al welfare, dall'altra i manifestanti, sempre più esasperati, a contestare politiche e classi dirigenti.
Tra queste due parti contrapposte non ha dubbi dove schierarsi il premio Nobel all'economia Paul Krugman, secondo cui i manifestanti in Grecia e in Spagna “hanno ragione”, “ulteriori misure di austerity non servono a nessun proposito. Chi è realmente irrazionale sono i presunti seri politici che chiedono ulteriori sacrifici”.

Derivati, Unicredit finisce alla sbarra

Aziende in crisi finite nella spirale dei titoli tossici venduti dai dirigenti del gruppo come toccasana per i bilanci. La banca, che sconta la pesante eredità della gestione Profumo, ha procedimenti in corso a Bari, in Piemonte e a Roma.

Derivati, Unicredit finisce alla sbarra

Spacciatori di derivati, di prodotti finanziari ad alto rischio venduti come toccasana per i bilanci di aziende già in difficoltà e infine rivelatisi vere e proprie trappole per gli imprenditori coinvolti. E’ questa l’accusa che ha portato alla sbarra in veste di imputati decine di dirigenti Unicredit da un capo all’altro della Penisola. Da Bari ad Acqui Terme in Piemonte e ora anche a Roma con la vicenda Balloon, la grande banca ora guidata da Federico Ghizzoni è costretta a a fare i conti (in tribunale) con l’eredità della passata gestione, quella di Alessandro Profumo, l’ex amministratore delegato da maggio al vertice del Monte dei Paschi di Siena. Non bastassero le perdite miliardarie in bilancio e i guai per le presunte irregolarità fiscali sotto inchiesta penale a Milano, adesso tornano attualità le storie di imprenditori spennati (questa è l’accusa) dai banchieri con la divisa di Unicredit.

venerdì 28 settembre 2012

Barnard: politica della carenza, dobbiamo tornare sudditi

Paolo Barnard
Ci stanno uccidendo, deliberatamente: quella che sembra una crisi accidentale, Paolo Barnard la definisce “politicadella carenza”. Un piano prestabilito: con nomi e cognomi, mandanti, moventi, procedure concordate. «Parlo di ciò che colpisce al cuore i diritti umani e la dignità umana riscattati dopo 5.000 anni di abietta schiavitù in Europa». Incredibile ma vero. Peccato che le “sentinelle” dell’Occidente, gli intellettuali, non lo vogliano ammettere: la stragrande maggioranza di loro «sceglie di ignorare gli aspetti più micidiali della recente evoluzione storico-economica europea per un motivo che non è sempre convenienza o asservimento a un potere, ma è qualcosa di molto più umano: terrore». Molti studiosi «si fanno prendere dal panico», causato dal fatto che in effetti «le cose stanno veramente come noi diciamo». Loro non sono equipaggiati per affrontarle, e la violenza della loro reazione – siamo complottisti, pagliacci, prezzolati, dementi – è proporzionale a quel terrore».
«Ciò che tutti voi state osservando come crisi dell’euro, crescente disoccupazione, pressione per aumentare la produttività diminuendo i redditi, tagli alle spese sociali e aumenti delle tasse, fallimenti aziendali a catena, montante insicurezza economica, crescente e inaudita povertà, perdita di sovranità di Stati e parlamenti – le Austerità in altre parole – non è altro che la veste attuale di un’evoluzione micidiale del Vecchio Continente che io chiamo la Politica della Carenza», scrive Barnard sul suo sito il 25 settembre 2012. Un’aberrazione pianificata, che «trova le sue radici nel lavoro di uomini legati a doppia mandata al Vaticano negli anni ’30, e oggi è fermamente nelle mani dell’Opus Dei e dei maggiori ‘rentiers’ europei». “Politica della carenza”: «E’ un mostro, di gran lunga peggiore del fascismo, perché essa ha compiuto il prodigio dell’essere supinamente accettata da 27 Stati sovrani e da milioni di persone senza necessitare l’uso di armi o di squadre della morte, e i danni che sta portando sono immensamente superiori al fascismo».

De Magistris: alternativa, per mandare a casa Monti

Luigi De Magistris
Non mi interessano le primarie. Chiedo a Vendola, Di Pietro, Ferrero una scelta coraggiosa: rompere gli indugi per costruire un’alternativa al montismo e al liberismo. Successivamente aprire un confronto programmatico col Pd, col suo variegato popolo. Entro fine mese presenterò il manifesto del mio movimento arancione. Non sarà un partito ma un luogo di partecipazione, un movimento che tenterà di mettere in relazione le realtà presenti sui territori, dalle esperienze di economia dal basso alle lotte per i beni comuni. Farà politica e cercherà di coinvolgere i disillusi. Parlerà di contenuti e non di alleanze o tatticismi. Dialogherà coi partiti, sarà un plusvalore. A fine mese presenteremo il manifesto e a metà ottobre costruiremo a Napoli la prima iniziativa pubblica: mi interessa l’immagine del Quarto Stato, di un popolo in cammino per cambiare il Paese.
C’è una rete dei sindaci che si sta sempre più stringendo e che vuole far sentire la propria voce in campagna elettorale. Le vere primarie in Italia non le abbiamo mai conosciute. NegliUsa sono un momento di confronto civile e di coinvolgimento popolare, da noi sono un regolamento di conti interni: producono lacerazioni, non unità. Di queste primarie sono un osservatore esterno, non mi suscitano passione e non sosterrò nessuno. Non mi sento di dare consigli a Vendola. Questo non è un governo tecnico ma politico, sostenuto dai grandi partiti Pd-Udc-Pdl e sta attuando misure dolorose e non condivisibili. Potevo comprendere l’opzione Monti per dare una “spallata” a Berlusconi, il problema è appoggiarlo per quasi un anno: il Pd ha votato andando contro l’alternativa alle cricche e alle ingiustizie sociali. Questo ragionamento nel Pd non è minoritario: molti elettori – e anche dirigenti del partito – invocano una svolta e chiedono una sinistra moderna. Il tempo stringe e il Pd deve accelerare i tempi per smarcarsi dal montismo e assumere un nuovo volto. L’obiettivo è cercare un percorso comune.

La Marijuana? Meglio se autoprodotta la nuova moda è il contadino fai da te

Secondo i dati dell'Osservatorio regionale delle dipendenze della Lombardia "l'auto coltivazione di erba registra un sensibile aumento". Nel 2011 dalla Marmolada all'Etna sono state sequestrate 563.198 piante. Si coltiva per lo più, per uso personale, ma molti sono finiti in galera per poche piantine. E si può finire nei guai anche per la "canapa sativa" che serve per la cellulosa ed è perfettamente legale.

repubblica.it VALLE DEL PANARO (Modena)  -  Roberto è molto arrabbiato. "La siccità mi ha messo a terra. Ho piantato la 'Marija' in mezzo a quel campo di granoturco  -  lo vede là sotto? - e me la sono annaffiata da maggio a fine agosto. Di sera, ovviamente. Il risultato? Il granoturco si è seccato a causa del gran caldo, e le uniche piante verdi in mezzo a tutto quel giallo sono quelle della mia marijuana. Così si vedono benissimo, anche da lontano. Chi ha il coraggio di andare a raccoglierle? Niente di più facile che le abbiano viste anche i carabinieri. Magari aspettano che io entri nel campo per bloccarmi e mandarmi in galera". Settembre, è tempo di raccolto anche per la cannabis. In questa valle e nelle valli di mezza Italia, nelle pianure (fra le viti pronte alla vendemmia e fra le ultime piante di pomodoro), fra i cespugli delle colline, alla prima luce dell'alba e all'ultima del tramonto i "contadini della Marija" vanno a raccogliere il frutto del loro lavoro clandestino. Sono decine di migliaia e in continua crescita. Non ci sono numeri precisi, perché questi strani coltivatori non hanno certo un albo o un'associazione di categoria. Ma solo nel 2011 (il dato è tratto dal Terzo libro bianco sugli effetti della legge Fini  -  Giovanardi) dalla Marmolada all'Etna sono state sequestrate 563.198 piante di canapa. Numero che si può moltiplicare per cinque, perché secondo la Dea, agenzia americana antidroga, lo stupefacente sequestrato è solo il 20% di quello prodotto.

ARSENICO NELL'ACQUA E FONTANE LAGGERE


CAMPAGNANO
ULTIMI 100 GIORNI DI ARSENICO NELL'ACQUA
ENTRO E NON OLTRE IL 31 DICEMBRE 2012 IL COMUNE DOVRA' PROVVEDERE ALLA RIDUZIONE DELL'ARSENICO PRESENTE NELL'ACQUA POTABILE. FINO AD OGGI ABBIAMO GODUTO, SI FA PER DIRE, DELLE DEROGHE CONCESSE DELLA COMUNITA' EUROPEA RELATIVAMENTE AI LIMITI AMMISSIBILI DI ARSENICO. L'ULTIMA DEROGA SCADRA' IL 31 DICEMBRE DI QUEST'ANNO. COSA SUCCEDERA' DA QUEL MOMENTO? BERREMO ACQUA FINALMENTE NON NOCIVA ALLA SALUTE, SE IL COMUNE AVRA' PROVVEDUTO ALLA REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI DE-ARSENIFICAZIONE, ALTRIMENTI DOVRA' DICHIARARE L'ACQUA CHE ESCE DAI RUBINETTI DI CASA NON POTABILE.
LE "FONTANE LEGGERE" HANNO UN IMPIANTO DI DE-ARSENIFICAZIONE E, OLTRE A CONTRIBUIRE ALLA RIDUZIONE DELL'USO DELLA BOTTIGLIE DI PLASTICA, RAPPRESENTANO UNA POSSIBILITA' DI APPROVVIGIONAMENTO DI ACQUA POTABILE. ATTUALMENTE NE FUNZIONANO, QUASI SEMPRE, DUE, MENTRE UNA TERZA FONTANA LEGGERA E' STATA ISTALLATA E MAI RESA FUNZIONANTE NEL PARCHEGGIO DI VIA NERVI (POGGIO DELL'ELLERA).

domenica 30 settembre RASPBERRY DAY


giovedì 27 settembre 2012

Napoli. Fischiano le orecchie anche alla Finocchiaro (Pd)


Napoli. Fischiano le orecchie anche alla Finocchiaro (Pd)
Ognuno si assume le proprie responsabilità. Anche i dirigenti del Pd che sostengono il governo Monti e ne votano tutti i provvedimenti. All'università Federico II di Napoli la conferenza della Finocchiaro contestata dagli studenti.
Alla facoltà di Giurisprudenza della università  napoletana Federico II, intorno alle 10  di oggi, mentre parlava la presidente dei senatori del Pd Daniela Finocchiaro, un gruppo di attivisti, studenti e precari dello spazio universitario Dada (ossia Dipartimento autogestito dell'alternativa) ha fatto irruzione nell'aula durante l'intervento della Finocchiaro ed ha esposto uno striscione e distribuiti volantini. "Abbiamo interrotto quello che doveva essere l'ennesimo gran galà della Federico II" hanno denunciato gli studenti. Secondo gli attivisti, il Partito Democratico avrebbe, più di altri, sostenuto tutte le scelte del governo Monti in tema di università e non solo. Scelte che i manifestanti contestano su tutta la linea, dalle tasse al numero chiuso. "La senatrice - affermano gli studenti - quest'estate, aveva espresso una totale soddisfazione per il ddl Fornero approvato il 28 giugno che, attaccando l'articolo 18 e moltiplicando la condizione di precarietà dei lavoratori in entrata, distruggeva oltre quarant'anni di lotte sociali per i diritti del lavoro". Uno studente  si è avvicinato al microfono ed ha preso la parola: "Siete qui per dirci che l'università è il luogo virtuoso in cui la formazione ci garantirà il futuro ma in realtà, oggi, iniziamo un'università con le tasse aumentate, con l'incremento delle facoltà a numero chiuso e con gli effetti devastanti dell'ultima riforma universitaria". La contestazione si è conclusa senza incidenti tra gli applausi degli studenti presenti. Il segnale è chiaro: non ci sono più tabù, ognuno deve prendersi le responsabilità di quello che fa, anche il Pd. Era toccato a Fassina durante la manifestazione degli operai dell'Alcoa, stavolta è toccato alla Finocchiaro.

Caro-benzina, allo Stato quasi 25 miliardi in otto mesi

caro-benzina
Indovinello: se il petrolio costa in euro come all’inizio dell’anno, ma benzina e gasolio si pagano il 20% in più, chi sta incassando la differenza? Aiutino: non sono i benzinai e, almeno questa volta, neppure i petrolieri. A prendersi tutto il banco è lo Stato. Che, come ha calcolato il centro studi “Promotor”, dalla tassazione sui carburanti ha incamerato 24 miliardi e mezzo di euro nei primi otto mesi del 2012, ben 3,6 miliardi in più rispetto allo stesso periodo del 2011. Tanto hanno fruttato i tantissimi balzelli che ancora gravano sui carburanti. In tutto sono 14 accise, che vanno da quelle tuttora in vigore per la remota guerra in Abissinia, fino al disastro del Vajont e alla crisi di Suez. A queste si aggiungono le più recenti, motivate con “l’emergenza” immigrazione o l’alluvione delle Cinque Terre. Poi c’è l’Iva al 21%, che si applica sia sul prezzo industriale che sulle stesse accise, diventando in pratica una tassa sulla tassa.
In un anno, scrive Mauro Del Corno sul “Fatto Quotidiano”, la componente fiscale che grava su ogni litro di benzina è passata da 88 centesimi di euro a 1 euro e 5 centesimi: un balzo di quasi il 20%, che spiega tutti i rincari degli ultimi mesi. «Il dato degli incassi del fisco fa ancora più impressione – aggiunge Del Corno – se si considera che nel frattempo i consumi sono calati: in 8 mesi abbiamo riversato nei nostri serbatoi circa 27 miliardi di litri di benzina e gasolio. Sembra tanto, ma in realtà è il 9% di quanto consumato nel 2011». Così, se l’erario ride, i benzinai e persino i petrolieri piangono: come spiega Luca Squeri, presidente dei distributori aderenti a Confcommercio, i distributori incassano una commissione fissa di 4 centesimi al litro; guadagnano quindi sulla quantità di venduto, non sul prezzo. Per un benzinaio, i prezzi alti sono paradossalmente una iattura, perché i litri venduti scendono e le commissioni sulle carte di credito salgono, visto che cresce l’importo medio pagato per rifornirsi.

Gioventù invisibile


La campagna Sbilanciamoci! sta organizzando un’iniziativa – più precisamente un focus group – per indagare gli effetti della crisi economica sulle giovani generazioni.
Se hai tra i 15 e i 29 anni, vivi a Roma o in provincia di Roma, non studi e ti riconosci in uno tra i seguenti profili
  • cerchi un lavoro, sei disponibile a lavorare, ma non hai effettuato una ricerca di lavoro nell’ultimo mese,
  • non cerchi un lavoro, ma sei comunque disponibile a lavorare,
  • non cerchi lavoro e non sei disponibile a lavorare,
RACCONTACI LA TUA ESPERIENZA
La tua storia e le tue idee ci aiuteranno a realizzare un rapporto di ricerca che ha l’obiettivo di comprendere da vicino le motivazioni e le dinamiche alla base dell’inattività dei giovani di Roma e provincia (il rapporto di ricerca garantirà il tuo anonimato, in modo da tutelare la tua privacy).
Se sei interessato/a a partecipare, manda una mail a info@sbilanciamoci.org, specificando come oggetto  “partecipazione focus group”, e sarai ricontattato/a per i dettagli dell’iniziativa.
Il focus group si terrà a Roma (zona centro) mercoledì 31 ottobre 2012, dalle 14.00 alle 18.30.
Per tutte/i le/i partecipanti è previsto un rimborso spese. Grazie!