La località indicata dalla giunta Raggi è
Monte Carnevale, a una decina di chilometri da Malagrotta, sito di
stoccaggio di rifiuti da 240 ettari chiuso nel 2013. La protesta dei
residenti è stata trasmessa in diretta sulla pagina Facebook "Valle
Galeria Libera". Insieme a loro anche il deputato Vignaroli, la
consigliera comunale Ficcardi e l'eletto in Regione Cacciatore.
Gli abitanti di
Valle Galeria, alla periferia di Roma, hanno passato la notte di Capodanno in strada per protestare contro
la decisione di aprire la nuova discarica a Monte Carnevale, nel Municipio XI. Insieme ai cittadini erano presenti anche il deputato M5s
Stefano Vignaroli, alla guida della commissione Ecomafie, la consigliera comunale 5 stelle
Simona Ficcardi e il consigliere regionale pentastellato
Marco Cacciatore. La Valle Galeria si trova solo a una decina di chilometri di distanza da
Malagrotta, dove sorgeva un’altra megadiscarica da 240 ettari, chiusa nel 2013.
La decisione della Giunta di
Virginia Raggi,
arrivata dopo mesi di botta e risposta tra Regione e Comune, ha
scatenato le protesta dei cittadini e di alcuni consiglieri comunali.
“Quella di Monte Carnevale è una
scelta improvvisata,
effettuata dal Comune su pressione della Regione. Una decisione
difficile da comprendere, non solo per la vicinanza a Malagrotta che
tanto è stata tirata in ballo come scempio da bonificare e rivalutare –
ha dichiarato il presidente della Commissione Ecomafie
Stefano Vignaroli – A
soli 80 metri ci sono le abitazioni e a 240 si trova il Sic
Macchiagrande della Riserva Statale del Litorale Romano”. Anche il
sindaco di Fiumicino,
Esterino Montino, sottolinea l’infelice posizione del nuovo sito di stoccaggio dei rifiuti: “Mi pare
pazzesco pensare di aprire un impianto per i rifiuti in una
zona già così martoriata. A poco più di un chilometro c’è l’aeroporto
Leonardo Da Vinci.
Ampliando un po’ lo sguardo, c’è l’impianto Ama di Maccarese dove
centinaia di camion portano tonnellate di rifiuti di Roma ogni giorno.
L’impianto, poi, sarebbe sopra
le falde acquifere che forniscono Fiumicino“.
La protesta dei residenti è stata trasmessa in diretta sulla pagina Facebook “
Valle Galeria Libera“.
I manifestanti si sono lanciati in duri attacchi contro la sindaca e
contro il Presidente della Regione. “La nostra non è una battaglia
politica, ma oggi siamo qui, al freddo e al gelo, grazie alla sindaca
Raggi e a Zingaretti. Si dovrebbero vergognare”, dice una donna alla
telecamera. “Poco fa – ricorda – con noi c’è stato l’onorevole
Vignaroli,
che ringrazio”. Nel video si vede un gruppo di persone in un
parcheggio, di fronte a un negozio eccezionalmente aperto. “Questo
territorio doveva essere bonificato, riqualificato, tutelato: e invece
ci mollano un’altra Malagrotta, con tutto l’inquinamento, la puzza, il
traffico di mezzi pesanti – dice un’altra donna – Se ne fregano di
tutto, anche della salute dei cittadini: noi abbiamo il 30% di mortalità
in più rispetto al resto del territorio”. Nel video si vede anche
Simona Ficcardi, consigliera comunale del M5S e
Marco Cacciatore, consigliere regionale. “La scelta della Sindaca e dalla Giunta è
gravissima
– aveva scritto la consigliera capitolina su Facebook poche ore prima –
una scelta che non condivido e che ripudio. Dispiace inoltre, che tutti
i miei atti per la difesa della Valle siano rimasti disattesi e
congelati, rendendo inutile e vano il mio lavoro e il mio contributo al
m5s romano. Ma sia chiaro, io non mi arrenderò mai”.
“Sono 43 anni che va avanti questa storia – dice un uomo mentre si
scalda con il fuoco in un barile – dall’86 a oggi non è cambiato nulla,
nemmeno dopo Malagrotta”. Prosegue riferendosi alla discarica più grande
d’
Europa, nella periferia ovest della città di Roma: 240 ettari. Nell’ottobre 2013 fu chiusa per volontà del sindaco
Ignazio Marino, d’accordo con il Presidente della Regione Lazio,
Nicola Zingaretti, senza che ci fosse una valida alternativa disponibile. I manifestanti ricordano poi la località di
Tragliatella,
che era stata considerata come possibile sito della discarica e poi
esclusa, perché non abbastanza distante da “luoghi sensibili” come una
scuola comunale dell’infanzia, numerose abitazioni, aziende agricole, un
centro di comunità terapeutica, un allevamento ittico e laghi di pesca
sportiva. “Siamo vicini agli abitanti di Tragliatella – conclude la
donna che registra il video – Ma Valle Galeria ha già dato, ora basta.
Hanno deciso di ammazzarci”.
(
La foto è tratta dalla pagina Facebook: Valle Galeria Libera)
Nessun commento:
Posta un commento