controlacrisi.org redazione
Sul posto è
giunto anche il procuratore Carlo Maria Capristo.
Intanto, alcune sigle sindacali hanno giĂ dichiarato lo sciopero. Fim, Fiom e Uilm hanno indetto due ore di sciopero in tutto il gruppo ArcelorMittal, da effettuarsi con modalitĂ territoriali.
Intanto, alcune sigle sindacali hanno giĂ dichiarato lo sciopero. Fim, Fiom e Uilm hanno indetto due ore di sciopero in tutto il gruppo ArcelorMittal, da effettuarsi con modalitĂ territoriali.
Usb ha dato indicazione di non
tornare al lavoro prima del 15 luglio.
In una nota il sindacato
sottolinea che l’altro ieri è stato consegnato al vice-premier Di Maio
un CD contenente 170 foto e 70 video che attestano lo stato fatiscente
degli impianti dello stabilimento.
Per la Fiom, “è sconcertante che la tragedia di oggi avvenga con le stesse modalitĂ e con la stessa gru dell’incidente mortale avvenuto nel 2012”. La segretaria generale della Fiom Cgil Francesca Re David aggiunge: “Naturalmente la magistratura accerterĂ le responsabilitĂ penali dell’incidenti, ma non ci spieghiamo come si possa lavorare con l’allerta meteo a 40 metri di altezza”.
Non è la prima volta, purtroppo, che si verificano simili incidenti proprio al quarto sporgente: nel 2012, in seguito a un tornado che si abbattè su Taranto, morì Francesco Zaccaria, un operaio di 29 anni, che si trovava nella cabina della stessa gru DM 5 (nel frattempo ricostruita) e ripescato in mare a trenta metri di profonditĂ . Cinque anni fa, un analogo incidente, sempre al quarto sporgente provocò il ferimento di due operai dopo la rottura di una gru chiamata DM 7 che si spezzò in due tronconi. Un anno fa, invece, la morte del 28enne Angelo Fuggiano, dipendente della Ferplast, una delle tante imprese appaltatrici del siderurgico. Sposato, due figli piccoli, Angelo era residente nel quartiere Tamburi: insieme a dei colleghi, Fuggiano stava sostituendo la fune a una gru – ferma per manutenzione da due giorni – del quarto sporgente portuale del siderurgico. Quando la carrucola che trasportava il grosso cavo d’acciaio si staccò e colpì il giovane uccidendolo.
Per la Fiom, “è sconcertante che la tragedia di oggi avvenga con le stesse modalitĂ e con la stessa gru dell’incidente mortale avvenuto nel 2012”. La segretaria generale della Fiom Cgil Francesca Re David aggiunge: “Naturalmente la magistratura accerterĂ le responsabilitĂ penali dell’incidenti, ma non ci spieghiamo come si possa lavorare con l’allerta meteo a 40 metri di altezza”.
Non è la prima volta, purtroppo, che si verificano simili incidenti proprio al quarto sporgente: nel 2012, in seguito a un tornado che si abbattè su Taranto, morì Francesco Zaccaria, un operaio di 29 anni, che si trovava nella cabina della stessa gru DM 5 (nel frattempo ricostruita) e ripescato in mare a trenta metri di profonditĂ . Cinque anni fa, un analogo incidente, sempre al quarto sporgente provocò il ferimento di due operai dopo la rottura di una gru chiamata DM 7 che si spezzò in due tronconi. Un anno fa, invece, la morte del 28enne Angelo Fuggiano, dipendente della Ferplast, una delle tante imprese appaltatrici del siderurgico. Sposato, due figli piccoli, Angelo era residente nel quartiere Tamburi: insieme a dei colleghi, Fuggiano stava sostituendo la fune a una gru – ferma per manutenzione da due giorni – del quarto sporgente portuale del siderurgico. Quando la carrucola che trasportava il grosso cavo d’acciaio si staccò e colpì il giovane uccidendolo.
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