giovedì 1 febbraio 2018

«Perché votiamo Potere al popolo»

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Un appello al mondo della cultura. Contro le politiche neoliberiste portate avanti dai governi di centrodestra e centrosinistra in questi anni; contro «la barbarie che oggi ha mille volti: il lavoro che sfrutta e umilia, la povertà e l’ineguaglianza, i migranti lasciati annegare in mare, i disastri ambientali, i nuovi fascismi, la violenza sulle donne, la crescente repressione, i diritti negati»
01.02.2018
Siamo lavoratori della cultura, dell’informazione e della conoscenza. Siamo scrittori, docenti, autori, musicisti, giornalisti, registi, ricercatori, attori, artisti, scenografi, direttori della fotografia, produttori; abbiamo tutti storie personali diverse e diversi percorsi interni alla sinistra.
Ma tutti ci siamo ritrovati concordi nello scegliere, oggi, di votare i candidati della lista di «Potere al popolo».
Noi firmatari di questo appello votiamo «Potere al popolo» perché ci siamo battuti e continueremo a batterci contro le politiche neoliberiste portate avanti dai governi di centrodestra e centrosinistra in questi anni; contro «la barbarie che oggi ha mille volti: il lavoro che sfrutta e umilia, la povertà e l’ineguaglianza, i migranti lasciati annegare in mare, i disastri ambientali, i nuovi fascismi, la violenza sulle donne, la crescente repressione, i diritti negati».
Viviamo il tempo buio di una crisi economica, sociale, ambientale e culturale che apre la strada ad una vera e propria crisi di civiltà il cui emblema è la guerra tra i poveri, il razzismo, la xenofobia.
Noi firmatari di questo appello votiamo «Potere al popolo» perché ci battiamo per la costruzione di una sinistra basata sulla connessione tra diversi soggetti del conflitto e culture critiche, che coinvolga persone, associazioni, partiti, reti e organizzazioni della sinistra sociale, culturale e politica, antiliberista e anticapitalista; una sinistra che in tutti questi anni si è battuta contro le ingiustizie e lo sfruttamento, la demolizione della democrazia, dei diritti sociali e civili, contro la mercificazione della cultura, dei diritti, della vita, per la piena applicazione della Costituzione; una sinistra che non si è mai arresa; una sinistra che non ha rinunciato ad elaborare un pensiero forte, che non ha rinunciato alla sfida per l’egemonia e alla costruzione di un nuovo senso comune alternativo al pensiero unico neoliberista. Pensiero unico che l’intera gamma della comunicazione ha costruito in anni e anni di lavoro determinando una ormai generalizzata sfiducia e «insofferenza» nei confronti della politica e delle istituzioni, che produce rifiuto senza la forza di proposte di cambiamento.
Noi firmatari di questo appello votiamo «Potere al popolo» perché ci riconosciamo nell’alternativa di società che propone: una società fondata sulla dignità e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, sull’eliminazione di ogni discriminazione, sull’affermazione dei diritti delle donne, sul principio di eguaglianza sostanziale, sulla riconquista dei diritti sociali e civili, sulla salvaguardia del patrimonio ambientale, culturale ed artistico, sul ripudio della guerra.
Noi firmatari di questo appello votiamo «Potere al popolo» perché vogliamo cambiare lo stato delle cose esistenti.
Citto Maselli, Moni Ovadia, Francesca Fornario, Paolo Pietrangeli, Fabio Alberti, Carmine Amoroso, Gianluigi Antonelli, Enzo Apicella, Piero Arcangeli, Giorgio Arlorio, Marco Asunis, Manuela Ausilio, Saverio Aversa, Stefano G. Azzarà, Simona Baldanzi, Tiziana Barillà, Mauro Berardi, Cesare Bermani, Luca Bigazzi, Paola Boffo, Susanna Bhome-Kuby, Cinzia Bomoll, Marina Boscaino, Sergio Brenna, Mario Brunetti, Benedetta Buccellato, Paolo Cacciari, Enrico Calamai, Francesco Calandra, Francesco Caruso, Riccardo Cardellicchio, Carlo Cerciello,  Salvatore Cingari, Lorenzo Cini, Paolo Ciofi, Elena Coccia, Gastone Cottino, Wasim Dahmash, Franco D’Aniello, Massimo Dapporto, Fabio de Nardis, Marco Dentici, Pippo di Marca, Enzo di Salvatore, Angelo d’Orsi, Valerio Evangelisti, Amedeo Fago, Paolo Favilli,, Luigi Fazzi, Beppe Gaudino, Alfonso Giancotti, Michele Giorgio, Giovanni Greco, Alexander Hobel, Maria Jatosti, Francesca Lacaita, Maria Lenti, Maria Grazia Liguori, Guido Liguori, Antonio Loru, Fabiomassimo Lozzi, Romano Luperini, Silvia Luzzi, Maicol&Mirco, Lucio Manisco, Danilo Maramotti, Fabio Marcelli, Gino Marchitelli, Eugenio Melandri, Lidia Menapace, Magda Mercatali, Maria Grazia Meriggi, Massimo Modonesi, Francesco Moneti, Giorgio Montanini, Giovanna Montella, Lia Francesca Morandini, Raul Mordenti, Roberto Musacchio, Federico Odling, Federico Oliveri, Federico Pacifici, Marco Pantosti, Vera Pegna, Riccardo Petrella, Pina Rosa Piras,  Sabika Shah Povia, Alberto Prunetti, Stefania Ragusa, Christian Raimo,  Elisabetta Randaccio, Gianfranco Rebucini, Gianluca Riggi, Annamaria Rivera, Annalisa Romani, Maria Letizia Ruello, Mimma Russo, Nino Russo, Giovanni Russo Spena, Arianna Sacerdoti, Carla Salinari, Cesare Salvi, Edoardo Salzano, Antonio Sanna, Angela Scarparo, Marino Severini, Alessandro Simoncini, Ernesto Screpanti, Paolo Sollier, Massimo Spiga, Stefano Taglietti, Angelo Tantaro, Enrico Terrinoni, Mario Tiberi, Stefania Tuzi, Renzo Ulivieri, Pierfrancesco Uva, Fulvio Vassallo Paleologo,  Vauro, Guido Viale, Imma Villa, Lello Voce, Annalisa Volpone, Pasquale Voza, Giulia Zoppi.
Per adesioni: maselli.citto@fastwebnet.it

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