giovedì 22 febbraio 2018

Il futuro che verrà...San Francisco, Uber lancia "Pool Express", quasi un autobus.

San Francisco, Uber lancia "Pool Express", quasi un autobusLa società di trasporti privati lancia una nuova versione del servizio (per ora solo in alcune città degli Stati Uniti), a metà tra car pooling, taxi e bus.






repubblica,it dal nostro inviato ANTONELLO GUERRERASAN FRANCISCO -  
Mentre in Italia può operare solo Uber Black (unico servizio disponibile, addirittura più costoso dei normali taxi), in parte degli Stati Uniti è da oggi attivo Uber Express Pool, una nuova offerta dell'azienda americana di trasporto automobilistico privato, estremamente conveniente, che sta facendo molto discutere, tra entusiasti e critici.
Il taxi alternativo Uber assomiglia oramai sempre di più a un autobus, nel bene e nel male.

Ma perché? E che cos'è Uber Express Pool? Andiamo con ordine. Le leggi americane, a differenza dell'Italia, permettono a Uber di operare con varie versioni, tutte (molto) meno costose dei taxi. C'è Uber X, praticamente come un taxi, ma più economico e guidato da autisti full o part-time che non hanno bisogno di comprare una ricchissima licenza per lavorare: una corsa di sei chilometri a San Francisco centro costa solo una decina di euro, per esempio. A Roma, al confronto, verrebbe almeno il doppio.
Poi c'è Uber Pool, che costa ancora meno - quasi la metà - ma impiega più tempo (massimo dieci minuti in più di Uber X). Questo perché non si viaggia da soli ma insieme ad altre persone che fanno più o meno la stessa strada: l'autista, come un taxi condiviso, scarica e carica uno a uno i passeggeri nei precisi luoghi richiesti da ogni singolo utente.

Infine, dopo una breve sperimentazione delle pioniere San Francisco e Boston, oggi arriva Uber Pool Express anche a Washington, Miami, Philadelphia, Los Angeles, San Diego e Denver.


La particolarità di questo nuovo servizio sta nel fatto che somiglia al Pool (l'Uber delle corse condivise citato prima) ma l'autista non ti prende e nemmeno ti lascia dove vuoi bensì "vicino" ai luoghi di partenza e arrivo richiesti.

In pratica, per prendere il taxi c'è da fare un po' di strada a piedi, sia alla partenza sia all'arrivo. Uber Pool Express dunque assomiglia a una estemporanea e improvvisata linea di autobus, con tragitto, tempi e fermate estremamente variabili, che cambiano a ogni corsa a seconda degli utenti caricati in macchina.

Questo perché l'algoritmo di Uber accoppia in tempo reale tutte le richieste di passaggio Express Pool in zona e associa i luoghi di partenza e arrivo degli utenti per fare un tragitto il più veloce possibile caricando e scaricando i clienti non nelle loro destinazioni precise ma soltanto nelle vicinanze di esse.

Il vantaggio per il cliente è che così si paga ancora meno di Pool (e il 75% in meno di Uber X) e inoltre si risparmia un po' di tempo nella corsa condivisa.

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Ecco perché Uber Pool Express è stata paragonata a un dinamico autobus cittadino, attirando diverse critiche. C'è chi dice che così si disincentiva l'uso dei mezzi pubblici inquinando e congestionando il traffico sempre di più - e in effetti a San Francisco una corsa Pool Express costa quanto una in metropolitana o su bus "ufficiale" (2 dollari, ndr).
Inoltre, c'è il tema mai sopito dello sfruttamento degli autisti. Adesso potrebbero sottoposti a ulteriore stress perché compensati ancor meno dagli utenti di Uber Pool Express. 
Funzionerà? Per ora a San Francisco spopola, soprattutto per i costi molto ridotti. E pazienza se c'è da camminare un po'.

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