domenica 25 febbraio 2018

Cremaschi. “Multinazionali in fuga e governo complice”.

Una discussione esemplare – ieri mattina a L’aria che tira, su la7 – quasi paradigmatica delle posizioni in campo sulla questione centrale del lavoro: le multinazionali vanno dove il profitto può essere più alto e il lavoro ha un costo più basso, lasciando un deserto industriale e occupazionale; il governo italiano è uno dei più vili del continente, dato che stende tappeti alle imprese e non pretende la loro assolutamente nulla.

Buona visione, ma con il maalox a portata di mano…
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Il sindacato complice è stato perfettamente rappresentato da Carla Cantone, ex segretario generale dei pensionati Cgil, che ha assistito senza muovere un dito a tutte le riforme previdenziali degli ultimi 20 anni e chiude la sua carriera candidandosi al Parlamento con il Pd (responsabile del Jobs Act, dei voucher, dell’eliminazione degli ammortizzatori sociali, dell’abolizione dell’art. 18 e degli incentivi alle imprese senza contropartite).
I due imprenditori affacciatisi al proscenio (Giovanni Zonin, ex presidente della Banca Popolare di Vicenza, e Alberto Forchielli, “imprenditore” delocalizzatosi in Thailandia) hanno mostrato il volto più infame della cosiddetta “classe dirigente” del capitalismo ad ogni latitudine. Il primo irridendo correntisti e azionisti lasciati sul lastrico cone una serie di “non ricordo, sono anziano…”. Il secondo ridendo apertamente di ogni richiamo a valori come la ”dignità”, la “responsabilità”, ecc.
Due autentici delinquenti  della “buona società” occidentale, che alla sbarra o si difendono dandosi del demente o sghignazzano beffardi…

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