contropiano
Intervista a Michele Giglio. I mass media stanno amplificando
strumentalmente quanto accaduto nel popolare quartiere romano di San
Basilio. Radio Città Aperta questa mattina ha voluto vederci più chiaro
ed ha sentito Michele Giglio, uno degli abitanti del quartiere,
attivista storico dell'Asia Usb e della Carovana delle Periferie.
Abbiamo in collegamento Michele Giglio. Vogliamo parlare di quanto è
accaduto ieri a San Basilio cercando di andare a fondo, di approfondire
la questione in maniera accurata. Prima però vorrei partire proprio
dalla strettissima attualità. So che anche questa mattina c'è uno
sfratto che si sta cercando di impedire. Ti va di spiegarci come è la
situazione adesso?
Questa mattina non stiamo a San Basilio ma in un altro quartiere del
quadrante est. Siamo in zona Prenestina vicino a Via Longoni dove c'è un
picchetto antisfratto di una famiglia che vive in un alloggio dei Piani
di Zona e viene sfrattata perché praticamente queste cooperative – che
hanno costruito su aree pubbliche 167 con denaro pubblico della regione –
stanno truffando gli inquilini perché gli fanno pagare delle somme che
non stanno nella legge regionale che regola le assegnazioni di queste
case che non sono case popolari Erp, ma sono a economia in convenzione e
quindi queste cooperative usufruendo di denaro pubblico le affittano e
le vendono a prezzo di mercato.
E quindi guadagnano due volte.
Guadagnano due volte. Però parliamo di quanto accaduto ieri a San Basilio.
Esatto. Andiamo invece a quanto è accaduto ieri perché insomma la
vicenda è finita poi sui media nazionali semplicemente bollata come
razzismo ..
Non si tratta di razzismo, anche se la gente purtroppo viene bombardata
quotidianamente anche dal potere, a prescindere da chi governa, perché è
chiaro che c'è una destra xenofoba e razzista che soffia sul fuoco ma
c'è un'altra forma di xenofobia che magari anche i governi di
centrosinistra attuano, non lo dicono ma le attuano perché se poi
applicano politiche neo liberiste che affamano la gente è normale che la
percezione che si dà è comunque quella che lo stato sociale te lo
toglie chi è più povero di te, mentre in realtà lo stato sociale lo
tolgono i governi che si succedono nel nostro paese, che accettano le
imposizioni del Fondo Monetario, della Banca Centrale Europea,
dell'Unione Europea e quant'altro. Bisogna aggiungere che noi viviamo in
un paese che ha la percentuale più bassa di case popolari. Il problema è
questo qui, soprattutto nella città di Roma, dove esiste da sempre un
problema abitativo e negli ultimi anni si sta accentuando sempre di più.
Che succede? Succede che nonostante ci sia una bassissima percentuale
di case popolari, negli ultimi anni, invece di assegnarle queste case,
magari perchè muore l'intestatario o quant'altro, le lascia vuote e
invece di assegnarle vengono murate. Nel frattempo è chiaro che il
fabbisogno è tanto, la crisi è tantissima, qualcuno per bisogno fa la
domanda all'Ater, ma siccome le case popolari non si fanno, sempre per
bisogno le occupa. Che succede? Succede che nel momento in cui le
occupi, dopo anni che non viene gestito il problema, le case si
riassegnano. Ora è un caso che ieri questo appartamento in graduatoria
sia andato ad una famiglia di immigrati marocchini. La gente ha reagito,
sbagliando, inveendo, ma è il risultato inevitabile. Infatti poi l'ha
detto nell'intervista in televisione anche quel cittadino, che
conosciamo, il quale precisava che comunque fosse stato, anche se fosse
stata una famiglia di italiani, si sarebbe reagito così. "Io ho fatto la
domanda per la casa, il comune di Roma non risponde da anni, io mi
sarei opposto con le mie forze". Allora il tema di fondo è questo: che
nel nostro paese andrebbe rilanciata l'edilizia residenziale pubblica.
Noi siamo il paese con la percentuale più bassa, quindi avendo la
percentuale più bassa abbiamo dei prezzi di mercato inaccessibili. E qua
il problema è che le risposte che danno le istituzioni non risolvono il
problema e cercano di mettere i bisogni dei cittadini italiani contro i
bisogni di altri cittadini che vengono da altri luoghi, ai quali
comunque bisogna dare una riposta, perché se lavorano nel nostro paese o
vengono ospitati nel nostro paese anche in quel caso gli va data una
risposta abitativa.
Sì. L'impressione – scusa se ti interrompo – è che non solo non si
provveda a risolvere questa situazione ma, anzi, si cerchi in qualche
modo di favorire uno scontro, quella che potremo definire una guerra tra
poveri.
Certo, perché il potere in questo, avendo in mano l'informazione, ne
approfitta. C'è anche un problema di fondo. Questa intervista la stiamo
facendo da una radio libera, ma l'informazione è controllata dal grande
capitale nel 90 per cento dei casi, quindi siccome non si danno le
risposte, si dice alla povera gente che lo stato sociale te lo toglie
chi è più povero di te, mentre non è così E' dagli anni '80 che nel
nostro paese e in questa città, nel quale non vengono costruite case
popolari perché bisogna incrementare la rendita finanziaria e la
speculazione edilizia, a prescindere da chi governa, queste la fanno da
padrona. Quindi i vari Caltagirone, i vari Ligresti, i vari Toti,
Parnasi, e quant'altro. Alla gente gli va spiegato che è un imbroglio
pensare che tu la casa non ce l'hai perché te la toglie chi è più povero
di te.
E dopo aver creato queste condizioni è molto più semplice semplificare e ridurre tutto ad una questione di razzismo ..
Certo. La gente viene bombardata quotidianamente ogni giorno, ogni
giorno … che il problema sono gli immigrati, che il problema è che si
danno i soldi agli immigrati – che poi tra l'altro non è neanche vero
perché anche quando vengono stanziati i soldi li prendono le cooperative
che gestiscono e agli immigrati non va nulla. Non si fanno le case
popolari, non danno risposte, non gestiscono le case popolari. Il
paradosso è che oltre che al fatto non le gestiscoscono, le muranp pure
per non assegnarle. La stessa cosa l'hanno fatta anche le forze razziste
e xenofobe di questo paese, che hanno governato, mi riferisco alla Lega
Nord, mi riferisco ad Alleanza Nazionale e quant'altro e non solo a
Roma. A Milano negli anni passati hanno murato 9.750 alloggi e comunque
sia agli italiani non è che gli hanno dato la casa … “Te la toglie
l'immigrato" lasciano intendere, però anche quando loro governavano, se
volevano dare casa ai milanesi o ai "padani" non gliel'hanno data uguale
Quando ha governato Alemanno in questa città – non ci scordiamo che
Alemanno quando si è candidato a sindaco, avevo detto che quando divento
sindaco faccio 50 mila case popolari – non è stato fatto nulla di
questo. Ma in questa storia soprattutto le amministrazioni di
centro-sinistra hanno delle grandissime responsabilità. Sono quelle che
sono state più zelanti nell'attuazione dal piano di vendita delle case
popolari o al piano di privatizzazioni. Quindi hanno forse
responsabilità anche maggiori su questo
L'impressione è che il quadro sia quello di una precisa volontà che
porta poi a situazioni di questo tipo. Grazie Michele per essere stata
con noi.
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