lunedì 26 dicembre 2016

Le feste dei padroni/1. Ibm torna a licenziare, Fiom: "Una vera ecatombe". L'incontro con l'azienda il 17 gennaio



controlacrisi fabrizio salvatori
Ad appena sei mesi dall'ultimo accordo sull'ultima procedura di licenziamento collettivo per 190 lavoratori, con il quale sono stati impediti licenziamenti unilaterali, l'Ibm apre nuovamente le danze con un'ulteriore procedura che coinvolge 184 impiegati e quadri e 60 dirigenti. La riduzione di personale risponderebbe all'esigenza di contrarre i costi, a fronte della riduzione dei ricavi negli ultimi tre anni, e di focalizzarsi sul settore cosiddetto Camss (cloud, analitycs, mobile, social, security). Sono coinvolti lavoratori provenienti da tre divisioni con profili diversi: venditori, programmatori, sistemisti, project manager, supporto clienti.


"Nel corso dell'ultimo anno l'Ibm ha ridotto la sua presenza in Italia - si legge in una nota della Fiom - tra licenziamenti ed esternalizzazioni a improbabili soggetti industriali, di 740 unita'. Con gli esuberi dichiarati in quest'ultima procedura diventerebbero 984 le lavoratrici e i lavoratori in uscita dall'azienda. "Una vera ecatombe. La Fiom - dichiara Roberta Turi della segreteria nazionale- ritiene che Ibm Italia debba fermarsi e chiarire una volta per tutte qual e' il suo piano industriale. Gli eventuali esuberi potrebbero essere gestiti in maniera diversa e non traumatica rispetto a quanto fatto fino ad ora. La maggior parte dei lavoratori che l'azienda
considera eccedenti, infatti, potrebbero essere riqualificati e ricollocati internamente".

Un primo incontro tra le parti c'è già stato il 13 dicembre, un'altro è previsto poer il 17 gennaio.

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