contropiano
Il colpo d’occhio a Piazza della Repubblica lascia già
intendere che la gente a Roma ci è venuta e ci è venuta numerosa per
dire con forza Stop al TTIP, il trattato transatlantico che è qualcosa
di più e di peggio di un trattato di libero scambio tra i due poli
economici più forti del pianeta. Per un po’ agisce anche un errore
ottico.
Nei giardini si concentrano centinaia di ragazzi, giovani e
giovanissimi. Però non sono lì per la manifestazione contro il TTIP ma
per l’annuale Marijuana Million March per la liberalizzazione delle
droghe leggere. La coincidenza di date ha fatto sì che abbiano accettato
di convergere sulla stessa piazza e lo stesso percorso del corteo
“politico” e generazionalmente diverso.
Ma anche gli attivisti giunti da tutta Italia per manifestare contro
il TTIP cominciano a crescere di numero. Quando vedi arrivare uno
striscione con gente da Udine, si capisce l’appello a manifestare ha
funzionato. Dal Veneto sono arrivati quattro pullman, in gran parte di
reti e associazioni contadine. Saranno infatti molte realtà agricole a
riempire le file del corteo, un segnale che chi lavora e vive con la
terra vede il TTIP come una serissima minaccia. Non mancano spezzoni più
politici. Ci sono un bel gruppone di Giovani Comunisti, i partiti,
qualche pezzo di Cgil, i Cobas, l’Usb. La Piattaforma Sociale Eurostop è
in piazza con il suo striscione che riafferma il No all’euro,
all’Unione Europea e alla Nato, parole d’ordine che suscitano la
curiosità dei giornalisti e attirano molti fotografi. Perché fuori
dall’euro e Ue o dalla Nato? Perché sono la medesima strumentazione
delle classi dominanti che vorrebbero l’intero pianeta ridotto ad un
libero mercato a disposizione dei più forti, senza ostacoli né lacci e
lacciuoli.
Ma il TTIP non è detto che veda convergere gli interessi delle classi
dominanti in Europa e negli Stati Uniti. Il trattato è asimmetrico a
tutto favore degli Usa e governi europei pesanti come Germania e Francia
non sembrano affatto entusiasti di firmarlo. Si può dire che le
possibilità che non venga firmato stiano superando quelle di essere
firmato. Troppe contraddizioni tra i due principali poli economici della
competizione globale in corso.
Il corteo si ingrossa, sfila per via Cavour poi gira verso via
Merulana per andare a San Giovanni dove associazioni e sindacati hanno
allestito numerosi stand informativi. Si può affermare onestamente che
almeno 15mila persone sono scese in piazza oggi. A San Giovanni, mentre
i vari spezzoni continuano ad arrivare, si alternano dal palco gli
attivisti dei vari comitati anti TTIP di diverse città. In fondo al
corteo, per la prima, anche uno spezzone del M5S con lo striscione
“Elezioni subito”, slogan legittimo ma effettivamente un po’ sopra le
righe rispetto al tema della manifestazione. A parziale giustificazione
di questa “sensibilità elettorale” è la verifica che questo è il tema
di molti capannelli e chiacchierate lungo il corteo. Oggi sono state
pubblicate le liste dei candidati e quasi ovunque si parla solo di
questo, con tutti i rituali, talvolta un po’ fastidiosi, di chi ti
sgrana un sorriso a32 denti che non ti aveva mai regalato e ti fa sapere
con malcelato interesse che “ciao, mi sono candidato alle elezioni,
volevo dirti che…..”. E uno a chiedersi, ma non potevamo parlarne sei
mesi o un anno fa?
Ma la cronaca non è ancora finita perché subito dopo il corteo
ufficiale si staglia la massa dei manifestanti della Marijuana Million
March, migliaia di giovani e giovanissimi (pischelletti diremmo a Roma).
Due mondi che magari ancora non si sono capiti ma che parlano
diversamente il linguaggio della ribellione allo stato delle cose
presenti.
Non è stata oceanica come quella di Berlino, ma la manifestazione di
oggi a Roma ha visto migliaia e migliaia di persone in piazza, in un
paese dove il governo non tira calci contro il TTIP come in Germania
ma, anzi, vorrebbe sbrigarsi a sottoscriverlo. Un segnale di
mobilitazione interessante, soprattutto per la dimostrazione di vitalità
di tante reti sociali che agiscono ormai autonomamente dai circuiti
politici tradizionali.
Rete per l'Autorganizzazione Popolare - http://campagnano-rap.blogspot.it
Pagine
- Home
- L'associazione - lo Statuto
- Chicche di R@P
- Campagnano info, news e proposte
- Video Consigliati
- Autoproduzione
- TRASHWARE
- Discariche & Rifiuti
- Acqua & Arsenico
- Canapa Sativa
- Raspberry pi
- Beni comuni
- post originali
- @lternative
- e-book streaming
- Economia-Finanza
- R@P-SCEC
- il 68 e il 77
- Acqua
- Decrescita Felice
- ICT
- ECDL
- Download
- हृदय योग सारस
sabato 7 maggio 2016
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento