lunedì 23 maggio 2016

Crisi, balzo del credito al consumo. La fragile ripresa si sostiene con l'indebitamento.

Tornano a indebitarsi le famiglie italiane per comprare automobili, smartphone, tablet, computer, televisori, elettrodomestici, arredamento per la casa e viaggi: in un anno i prestiti delle banche hanno subito un'impennata e sono cresciuti di 20 miliardi di euro.
controlacrisi.org redazione
Lo rileva uno studio di Unimpresa, che spiega: una crescita legata soprattutto al comparto del credito al consumo salito di 21,7 miliardi (+35%), mentre fanno ancora fatica a ripartire i mutui immobiliari, saliti di appena 3 miliardi (+0,83%); risultano in calo di 4
miliardi, invece, i prestiti personali (-2,49%), quelli chiesti allo sportello senza una finalita' specifica. A fronte di nuove richieste di denaro in banca, le famiglie non riescono a rimborsare regolarmente i 'vecchi' prestiti e hanno accumulato arretrati (sofferenze) per oltre 37 miliardi.
Resta negativo, invece, il quadro per le imprese con i crediti scesi di 21 miliardi; sul versante delle aziende, l'unica nota positiva e' quella dei finanziamenti di medio periodo, cresciuti di oltre 16 miliardi (+12%). Complessivamente, negli ultimi 12 mesi i finanziamenti degli istituti al settore privato sono rimasti stabili, calati in totale di 1 miliardo: lo stock di impieghi a marzo scorso valeva 1.407 miliardi, in calo dello 0,08% rispetto ai 1.408 miliardi di marzo 2015. Crescono su base annua le sofferenze che ora ammontano a quasi 197 miliardi, aumentate di oltre 7 miliardi in un anno; le sofferenze nette in 12 mesi sono passate da 80 a 83 miliardi.

Questi i dati principali di un rapporto del Centro studi di Unimpresa, secondo cui la fetta maggiore di prestiti che non vengono rimborsati regolarmente agli istituti di credito e' quella delle imprese (139 miliardi), le "rate non pagate" dalle famiglie valgono piu' di 37 miliardi, mentre quelle delle imprese familiari sono oltre quota 15 miliardi.

Secondo lo studio di Unimpresa, basato su dati della Banca d'Italia, complessivamente lo stock dei finanziamenti al settore privato e' rimasto stabile: da marzo 2015 a marzo 2016, il totale dei prestiti e' calato di 1,1 miliardi di euro passando da 1.408,7 miliardi a 1.407,5 miliardi (-0,08%). Un risultato legato all'aumento delle erogazioni alle famiglie sostenuti da una dinamica in forte accelerazione del credito al consumo, comparto salito di 21,7 miliardi in un anno da 60,4 miliardi a 82,2 miliardi (+35,96%): si tratta dei prestiti erogati per una finalita' specifica, in particolare per l'acquisto di automobili, elettrodomestici, televisori, tablet, smartphone, computer, arredamento per la casa e viaggi. Lieve crescita anche per i mutui di 2,9 miliardi da 358,6 miliardi a
361,6 miliardi (+0,83%), mentre si registra un calo di 4,4 miliardi per i prestiti personali scesi da 179,8 miliardi a 175,3 miliardi (-3,38%). Complessivamente i finanziamenti alle famiglie sono saliti di 20,2 miliardi da 598,9 miliardi a 619,1 miliardi (+3,38%).

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