Lo
Stato turco e il suo Presidente R. T. Erdogan stanno rapidamente
muovendo verso un sistema con un solo uomo, o in altre parole: il
modello Hitler. L’oligarchia turca trincerata dietro una mentalità
fascista, sta conducendo una politica di distruzione, annichilimento e
saccheggio in Kurdistan per mantenere il suo status di colonizzatore.
Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia
Per
raggiungere questo sporco obiettivo, Erdogan ha iniziato una guerra a
tutto campo in Kurdistan nel luglio del 2015. Prima ha fermato il
processo di pace tra lo Stato turco e il leader del popolo curdo
Abdullah Ocalan e poi lo ha messo in isolamento completo, poi, poco
dopo, ha attaccato le persone con attacchi suicidi in un’operazione
congiunta AKP-ISIS. In questi attacchi, 5 persone sono morte a
Diyarbakir, 33 persone a Suruc e 100 persone ad Ankara; un totale di 929
persone sono state ferrite in questi tre attacchi.
La
polizia e l’esercito sono entrati in gioco nella seconda fase della
guerra di Erdogan. Ormai da mesi sono stati dichiarati coprifuoco in
molte città in tutto il Kurdistan. Le città curde come Cizre, Silopi e
Sur sono stata quasi completamente distrutte e solo a Cizre 120 civili
sono stati bruciati vivi in una cantina (questo è stato documentato da
ONU, HRW e AI). Le stesse cose ora stanno succedendo a Nusaybin,
Yuksekova e Sirnak. Tutte le città curde sono quotidianamente sotto
attacco da parte dell’esercito turco. Fino ad ora, un totale di 800
civili (in maggioranza donne e bambini) sono stati uccisi in queste
città dallo Stato turco.
Erdogan
ha attaccato e linciato chiunque abbia espresso opposizione alla sua
guerra, compresi i 1028 accademici che hanno firmato un appello
intitolato “non vi seguiremo in questo crimine”, molti dei quali sono
poi stati licenziati. Anche i media sono stati messi a tacere con la
minaccia di azioni legali. Centinaia di giornalisti sono ancora in
carcere.
Coloro che si oppongono al sogno di Erdogan di diventare superpotente vengono etichettati come “terroristi”.
Attualmente
Erdogan sta prendendo di mira coloro i quali in Parlamento ostacolano
le sue ambizioni dittatoriali. Il suo obiettivo di abolire il sistema
parlamentare ora è più vicino che mai dopo che è stata revocata
l’immunità parlamentare dei deputati dell’HDP. Erdogan ha attuato il suo
piano con l’aiuto di rappresentanti del nazionalismo di Stato turco:
AKP, MHP e CHP. Ancora una volta è stato provato che l’unica cosa sulla
quale questi partiti concordano è la loro animosità contro il popolo
curdo.
Il silenzio di UE e USA li ha resi partner in questo crimine?
L’UE e
gli USA si sono limitati unicamente a dichiarazioni verbali e scritte;
Questi Stati devono svegliarsi e capire con chi hanno a che fare. Devono
capire chi è colui che stanno appoggiando. Va preso atto che nessuna
alleanza può essere mantenuta con coloro che hanno una mentalità simile a
Hitler. Non basta solo affermare “la democrazia è in pericolo”; o che
“la qualità della democrazia sta scadendo”. La democrazia in Turchia è
finita! Questo approccio è esattamente quello che Erdogan vuole: Non
immischiatevi nel mio lavoro, non criticate, non condividete il mio
potere.
Se
davvero vogliono salvaguardare la democrazia in Turchia e la stabilità
nella regione, l’UE e gli USA devono decidere sanzioni economiche,
militari e politiche immediatamente.
Le
potenze del mondo stanno sostenendo un significativo test di umanità e
democrazia di fronte allo Stato di Erdogan che sostiene ISIS e dichiara
una guerra contro il popolo curdo.
Mettere fine alle politiche di Erdogan è mettere fine al fascismo.
Fermare Erdogan è sostenere la stabilità.
Fermare Erdogan svuotare ISIS.
Fermare Erdogan è promuovere una soluzione pacifica alla questione curda.
Fermare Erdogan è una responsabilità umanitaria.
Fermare Erdogan svuotare ISIS.
Fermare Erdogan è promuovere una soluzione pacifica alla questione curda.
Fermare Erdogan è una responsabilità umanitaria.
UIKI
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