martedì 24 maggio 2016

Turchia. Non è tempo di mettere fine al fascismo di Erdogan?

Lo Stato turco e il suo Presidente R. T. Erdogan stanno rapidamente muovendo verso un sistema con un solo uomo, o in altre parole: il modello Hitler. L’oligarchia turca trincerata dietro una mentalità fascista, sta conducendo una politica di distruzione, annichilimento e saccheggio in Kurdistan per mantenere il suo status di colonizzatore. 

Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia
Non è tempo di mettere fine al fascismo di Erdogan?Per raggiungere questo sporco obiettivo, Erdogan ha iniziato una guerra a tutto campo in Kurdistan nel luglio del 2015. Prima ha fermato il processo di pace tra lo Stato turco e il leader del popolo curdo Abdullah Ocalan e poi lo ha messo in isolamento completo, poi, poco dopo, ha attaccato le persone con attacchi suicidi in un’operazione congiunta AKP-ISIS. In questi attacchi, 5 persone sono morte a Diyarbakir, 33 persone a Suruc e 100 persone ad Ankara; un totale di 929 persone sono state ferrite in questi tre attacchi. 
La polizia e l’esercito sono entrati in gioco nella seconda fase della guerra di Erdogan. Ormai da mesi sono stati dichiarati coprifuoco in molte città in tutto il Kurdistan. Le città curde come Cizre, Silopi e Sur sono stata quasi completamente distrutte e solo a Cizre 120 civili sono stati bruciati vivi in una cantina (questo è stato documentato da ONU, HRW e AI). Le stesse cose ora stanno succedendo a Nusaybin, Yuksekova e Sirnak. Tutte le città curde sono quotidianamente sotto attacco da parte dell’esercito turco. Fino ad ora, un totale di 800 civili (in maggioranza donne e bambini) sono stati uccisi in queste città dallo Stato turco. 
Erdogan ha attaccato e linciato chiunque abbia espresso opposizione alla sua guerra, compresi i 1028 accademici che hanno firmato un appello intitolato “non vi seguiremo in questo crimine”, molti dei quali sono poi stati licenziati. Anche i media sono stati messi a tacere con la minaccia di azioni legali. Centinaia di giornalisti sono ancora in carcere. 
Coloro che si oppongono al sogno di Erdogan di diventare superpotente vengono etichettati come “terroristi”.

Attualmente Erdogan sta prendendo di mira coloro i quali in Parlamento ostacolano le sue ambizioni dittatoriali. Il suo obiettivo di abolire il sistema parlamentare ora è più vicino che mai dopo che è stata revocata l’immunità parlamentare dei deputati dell’HDP. Erdogan ha attuato il suo piano con l’aiuto di rappresentanti del nazionalismo di Stato turco: AKP, MHP e CHP. Ancora una volta è stato provato che l’unica cosa sulla quale questi partiti concordano è la loro animosità contro il popolo curdo. 
Il silenzio di UE e USA li ha resi partner in questo crimine? 
L’UE e gli USA si sono limitati unicamente a dichiarazioni verbali e scritte; Questi Stati devono svegliarsi e capire con chi hanno a che fare. Devono capire chi è colui che stanno appoggiando. Va preso atto che nessuna alleanza può essere mantenuta con coloro che hanno una mentalità simile a Hitler. Non basta solo affermare “la democrazia è in pericolo”; o che “la qualità della democrazia sta scadendo”. La democrazia in Turchia è finita! Questo approccio è esattamente quello che Erdogan vuole: Non immischiatevi nel mio lavoro, non criticate, non condividete il mio potere. 
Se davvero vogliono salvaguardare la democrazia in Turchia e la stabilità nella regione, l’UE e gli USA devono decidere sanzioni economiche, militari e politiche immediatamente. 
Le potenze del mondo stanno sostenendo un significativo test di umanità e democrazia di fronte allo Stato di Erdogan che sostiene ISIS e dichiara una guerra contro il popolo curdo.

Mettere fine alle politiche di Erdogan è mettere fine al fascismo. 
Fermare Erdogan è sostenere la stabilità.
Fermare Erdogan svuotare ISIS.
Fermare Erdogan è promuovere una soluzione pacifica alla questione curda.
Fermare Erdogan è una responsabilità umanitaria.


UIKI
– 
UIKI Onlus
Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia
Via Ricasoli 16, 00185 Roma, Italia
Tel. : +39 06 64 87 11 76
Email : info.uikionlus@gmail.com , info@uikionlus.com
Web : www.uikionlus.com
Facebook : UIKIOnlus
Twitter : @UIKIOnlus
Google + : 102888820591798560472
Skyp : uikionlus

Nessun commento:

Posta un commento