Modena, la prima casa in canapa costruita con fondi pubblici: “Risparmio energetico e anti-sismica”.
“Questa è la prima casa in canapa costruita con fondi pubblici
a riprova delle ottime caratteristiche di questo materiale e del costo
totale che è ormai pari a quelli dell’edilizia tradizionale”.
Olver Zaccanti, geometra e tecnico di Anab (Associazione Nazionale Architettura Bioecologica), racconta così la ricostruzione di un edificio di Cavezzo (provincia di Modena) distrutto dal sisma che ha colpito l’Emilia Romagna nel 2012.
La struttura è in legno d’abete massiccio mentre i muri di
tamponamento, le coibentazioni, di soffitto pavimenti e tetto sono tutte
in canapa e calce. Secondo Zaccanti, che è il progettista dei lavori,
“il finanziamento contribuisce a dare valore istituzionale a questo tipo
di materiali da costruzione e sull’edificio sono stati fatti diversi
test dall’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia – afferma
l’esperto – in cui il professor Lorenzo Tassi ha
seguito diversi dottorandi e tesisti che hanno scritto sull’argomento
con risultati importanti per ciò che riguarda la trasmittanza, la
resistenza, lo sfasamento e di altri dati tecnici”. L’edificio ha anche
ottime caratteristiche anti-sismiche in quanto
“l’elasticità del legno si lega bene all’elasticità del tamponamento in
canapa e calce; nel caso di un sisma entrambi si muovono in sincronia
creando meno danni alla struttura stessa”. Da non dimenticare la
capacità della canapa di assorbire CO2 dall’atmosfera: è stato calcolato
che ogni metro cubo del composto in canapa e calce catturi e
immagazzini oltre 100 chilogrammi di CO2. “I consumi
energetici saranno quasi insignificanti grazie anche all’impianto
fotovoltaico ed alla pompa di calore che dovrebbero auto-produrre l’energia sufficiente sia per l’illuminazione che per il riscaldamento che sarà necessario solo in casi estremi”.
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