Per anni si è parlato di realizzazione professionale nell’ambito dell’informatica e in Italia sono nati istituti scolastici superiori con lo scopo di preparare gli studenti all’accesso all’università. Da qualche decennio in Italia si continua a parlare del mondo dell’informatica come la nuova frontiera del lavoro per poi scoprire che il vero sbocco professionale non c’è.
Perchè non c’è? E’ vero o falso?
Per me è vero perché il mercato italiano non è in grado di accogliere tutta la mole di laureati in informatica dato che oltre la crisi imprenditoriale, intendo la crisi manageriale degli imprenditori, vi è un mercato saturo e indisposto alle assunzioni se non legate ad un progetto. In genere di questi tempi chi si laurea in informatica finisce a fare principalmente lo sviluppatore di software che a mio avviso sminuisce lo scopo della laurea dato che per sviluppare non hai bisogno di esserlo. Infine per non farla lunga cito un altro esempio che mi disgusta, l’esempio è il livello degli argomenti sui linguaggi di sviluppo trattati in varie università. Si studia senza l’uso di IDE e con versioni dei linguaggi anni indietro rispetto a quelli presenti nel mercato in quello stesso momento, per non dire che all’Università si parla “quasi soltanto” di JAVA.
Insomma se ti stai laureando in informatica non ti aspettare che li fuori ci sia qualcuno che freme per assumerti e darti uno stipendo adeguato. Hai la scelta di andare fuori dall’Italia oppure se hai fortuna dirigerai qualche progetto e se ne avrai meno farai lo sviluppatore di software a 600 euro al mese. Altro consiglio, non fossilizzarti soltanto sugli argomenti trattati all’università, guarda anche il mondo e li fuori troverai molte altre cose che i professori non ti diranno, se no rischi che alla laurea avrai il pezzo di carta ma conoscerai argomenti non più attuali da anni…
In bocca al lupo…
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