Le pratiche non concluse sono aumentate con un balzo in avanti di oltre 9mila unità. Via Arenula riconosce una una tendenza al rialzo a partire dal 2013, che "potrebbe spiegarsi con l'inizio dell'impatto della riforma del 2005". A decadere sono soprattutto i processi per reati societari e contro la pubblica amministrazione, come corruzione e abuso d'ufficio.
Se si considerano le varie tipologie di crimine, a fare la parte del leone sono le prescrizioni dei reati societari, come aggiotaggio, insider trading, false comunicazioni sociali, che intervengono nel 13,2% dei casi, in netto aumento rispetto al 10,7% del 2013. Ma il discorso è altrettanto critico nel caso dei reati contro la pubblica amministrazione, come corruzione, malversazione, abuso d’ufficio, che nel 12,5% non arrivano a una conclusione, anche se il dato è in leggero calo rispetto all’anno precedente, quando si attestava a quota 13,3%. Quasi un procedimento per truffa su dieci (il 9,1%) finisce in prescrizione, mentre nel caso di lesioni e omicidi colposi il dato si attesta al 5,9% e per i reati ambientali al 5,6%. Per quanto riguarda la violenza sessuale, nel 2014 è andato prescritto l’1,3% dei procedimenti, una quota in aumento rispetto allo 0,3% dell’anno precedente.
In particolare, l’appello rappresenta la fase in cui l’incidenza della prescrizione è più elevata. In secondo grado, infatti, si ferma il 23% dei processi, contro il 9% della media totale, con una differenza di ben 14 punti. Non a caso, il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha spiegato che “esiste una criticità che si chiama appello“. E lo stesso ministero annota nella sua relazione che “l’andamento storico della prescrizione mostra una crescita dell’incidenza nelle corti d’appello”, che è passata dal 17,3% del 2011 all’attuale 23,5%. I casi più critici si registrano a Venezia, con quasi il 50% delle prescrizioni in secondo grado, e Napoli, con il 40% circa.
Il ministro Orlando ha negato che esista una “questione meridionale”, per la quale nel Mezzogiorno i processi si arenerebbero con maggiore facilità. In realtà, i tribunali dove si registra la più alta incidenza delle prescrizioni si trovano proprio nel Centro Sud: Tempio Pausania (51%), Vallo della Lucania (41%) e Spoleto (33%). D’altra parte, se si considera la fase del predibattimento, cioè le indagini preliminari, i numeri più elevati si riscontrano al Nord: Torino (40%), Parma (34%) e Brescia (27%).
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