Ecco i principali punti contenuti all’interno del disegno di legge:
- Possesso personale: Si prevede la possibilità di detenere 15 grammi di cannabis presso il proprio domicilio e 5 grammi quando ci si trova fuori casa. Rimane comunque illecito e punibile il piccolo spaccio di cannabis, anche per quantità inferiori ai 5 grammi. È inoltre consentita la detenzione di cannabis per uso terapeutico entro i limiti contenuti nella prescrizione medica, anche al di sopra dei limiti previsti per l’uso ricreativo.
- Autocoltivazione: É possibile coltivare piante di cannabis, fino a un massimo di 5 di sesso femminile, in forma sia individuale, che associata. È altresì consentita la detenzione del prodotto ottenuto dalle piante coltivate. Per la coltivazione personale è sufficiente inviare una comunicazione all’Ufficio regionale dei Monopoli competente per territorio e non è necessaria alcuna autorizzazione. I dati trasmessi sono inseriti tra i “dati sensibili” del Codice Privacy e non possono essere né acquisiti, né diffusi per finalità diverse da quelle previste dalla procedura di comunicazione.
- Cannabis Social Club: Per la coltivazione in forma associata, è necessario costituire una associazione senza fini di lucro, sul modello deicannabis social club spagnoli, cui possono associarsi solo persone maggiorenni e residenti in Italia, in numero non superiore a cinquanta. Ciascun cannabis social club può coltivare fino a 5 piante di cannabis per ogni associato. È possibile iniziare a coltivare decorsi trenta giorni dall’invio della comunicazione all’Ufficio regionale dei Monopoli competente per territorio. Anche in questo caso le comunicazioni sono protette dalle norme previste per i “dati sensibili” dal Codice Privacy.
- Vendita al dettaglio: È anche prevista la vendita di cannabis al pubblico. Produzione e vendita al dettaglio saranno sottoposte al monopolio di stato e vigerà divieto di importazione ed esportazione. Per le attività soggette a monopolio sono previsti principi (tracciabilità del processo produttivo, autorizzazione per la vendita al dettaglio solo in esercizi dedicati esclusivamente a tale attività, vigilanza del Ministero della salute sulle tipologie e le caratteristiche dei prodotti ammessi in commercio e sulle modalità di confezionamento, ecc. ecc.), la cui attuazione è delegata a tre decreti ministeriali. La violazione delle norme del monopolio comporta, in ogni caso, l’applicazione delle norme di contrasto alla produzione e al traffico illecito di droga.
- Cannabis terapeutica: È consentita l’autoproduzione di cannabis a scopo terapeutico, anche in quantità superiori alle 5 piante previste per i consumatori “ludici” se la ricetta medica prevede una necessità di consumo maggiore. Sono inoltre previste norme per semplificare la modalità di individuazione delle aree per la coltivazione di cannabis destinata a preparazioni medicinali e delle aziende farmaceutiche autorizzate a produrle, in modo da soddisfare il fabbisogno nazionale. Vengono semplificate le modalità di consegna, prescrizione e dispensazione dei farmaci contenenti cannabis.
- Divieto di fumo nei locali pubblici: Il consumo di cannabis è vietato nei locali pubblici ed anche in ogni spazio aperto al pubblico: sarà cioè vietato consumare cannabis anche per strada e nei parchi.
- Cannabis e guida: Come per l’alcol, la legalizzazione della cannabis non comporta l’attenuazione delle norme e delle sanzioni previste dal Codice della strada per la guida in stato di alterazione psico-fisica. Secondo il testo proposto dall’intergruppo “rimane aperta comunque la questione relativa alle tecniche di verifica della positività al tetroidrocannabinolo che attestino un’alterazione effettivamente in atto, come per gli alcolici”.
- Tassazione e prevenzione: Il ddl stabilisce anche che il 5% dei proventi derivanti dalla tassazione della vendita della cannabis debbano essere destinati al finanziamento dei progetti del Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga. Inoltre, i proventi delle sanzioni amministrative relative alla violazione dei limiti e delle modalità previste per la coltivazione/detenzione di cannabis, saranno interamente destinati ad interventi informativi, educativi, preventivi, curativi e riabilitativi, realizzati dalle istituzioni scolastiche e sanitarie e rivolti a consumatori di droghe e tossicodipendenti.
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