mercoledì 1 aprile 2015

Nord di Roma. LAGO DI BRACCIANO: SCOMPARSE TUTTE LE SPIAGGE - I GESTORI BALNEARI PREPARANO LA GUERRA AI RESPONSABILI.

I gestori delle attività stagionali di Anguillara, Bracciano e Trevignano si uniscono in un solo coro.
 

osservatorelaziale.it di Silvio Rossi Trevignano (RM) - L’Associazione delle attività turistiche di Trevignano Romano, che da alcuni anni riunisce gli operatori delle attività stagionali della località che si affaccia sul lago di Bracciano, si riunirà mercoledì, 1 aprile, per concordare le attività da intraprendere per affrontare il problema “acqua alta” nello specchio lacustre.
Alla riunione parteciperanno i gestori degli stabilimenti balneari, dei circoli velici e dei campeggi di tutto il lago, gli organizzatori hanno infatti cercato di coinvolgere i loro colleghi di Anguillara e Bracciano, accomunati dalla preoccupazione che la prossima stagione estiva possa tramutarsi in un periodo di passione, a causa della scomparsa delle spiagge in tutto il perimetro lacuale.
Il presidente dell’associazione, Matteo Mazzarini, ci fa sapere che sono tre anni che i gestori denunciano l’assenza di controllo del livello delle acque da parte degli organi preposti, ma che le loro richieste sono rimaste inascoltate.
Riguardo alla riunione ci dice che “Discuteremo del tema del risarcimento per i danni strutturali e quelli relativi al mancato lavoro per la stagione 2015. Si richiederà l’esenzione del pagamento del canone regionale, in quanto ci sembrerebbe assurdo pagare l’occupazione di un suolo che non esiste più, proprio a coloro che hanno provocato la situazione nella quale ci troviamo. Sarebbe bastato ascoltarci prima, oppure fare ciò per cui si è preposti: regolare lo zero idrometrico, tenere pulito l'Arrone, ecc... adesso è tardi”.

I gestori di Trevignano hanno compreso che, per riuscire a rendere più forte la propria voce, è bene unirsi con i loro colleghi dei paesi limitrofi, per questo, aggiunge Mazzarini: “Un’altra interessante operazione sarà quella di costituire una sola associazione o consorzio che tuteli tutte le realtà turistiche che operano a contatto diretto con il lago, poiché le problematiche sono le stesse. Unirci ci porta a essere più forti”.
La riunione non si limita solamente alla protesta per la questione dell’acqua alta. Gli associati hanno previsto anche l’istituzione di corsi di primo intervento sanitario, di utilizzo del defibrillatore, corsi di formazione per assistenti bagnanti, perché lo sviluppo turistico di un territorio deve essere progettato a 360 gradi, e non si deve tralasciare nessun aspetto.
Nel corso della riunione verrà proposto di organizzare un dibattito pubblico dove verranno invitati gli amministratori locali, i responsabili di Acea, Ardis e Città Metropolitana, per mettere davanti a un tavolo tutti gli attori coinvolti nella gestione del problema “acqua”.
Sarà presente all’incontro anche un legale, cui sono state affidate le pratiche per un’azione risarcitoria da parte dei titolari delle attività danneggiate.

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