Si rischia di voler andare a far la guerra senza i fucili. L'ipotesi di
sparare ai barconi dei trafficanti che portano in Italia i migranti dal
nord Africa " è solo una chiacchiera inutile".
huffingtonpost.it
È quanto scrive il
Corriere della Sera che ha interpellato autorevoli fonti militari
rimaste "basite di fronte a tanto sproloquio", nel dibattito pubblico e
politico. L'unico modo per affondare definitivamente i barconi sarebbe quello di
entrarne prima in possesso, sottraendoli così ai trafficanti. Non solo: anche volendo, per armare i 12 droni in possesso dell'Italia, 6
Predator di prima generazione e 6 nella versione Reaper, al nostro
Paese manca il know-how. Nel caso in cui arrivasse dagli Usa
l'autorizzazione ad armare con missili i droni (oggi utili solo per la
ricognizione), "avremmo comunque davanti un lavoro lungo e complesso,
dall’addestramento tecnico alle prove sperimentali. Non potremmo
impiegarli in modo efficace prima di un anno", riporta il Corriere.
Scrive il Corriere:
L’ipotesi di usare i droni per colpire e affondare i barconi dei
trafficanti di esseri umani, prima che partano dalle coste nordafricane,
è solo una chiacchiera inutile e illusoria. Non solo e non tanto perché
in questo momento all’Italia (come a quasi tutti i grandi Paesi
dell’Ue, con l’eccezione del Regno Unito) manca la tecnologia necessaria
per armare i 6 Predator B, anche detti Reaper, a disposizione delle
nostre Forze Armate. Quanto perché, anche nell’ipotesi impossibile che
gli Usa ci dessero domani il know-how per renderli letali,
"occorrerebbero da 6 mesi a un anno per applicarlo e avere un embrione
di capacità operativa". Certo potrebbero esser presi in considerazione altri modi per eliminare
gli scafi della morte. "Ma è difficile — spiegano i nostri interlocutori
— immaginare bombardamenti aerei, sia per la difficoltà di identificare
gli obiettivi, sia per il rischio che i migranti possano essere usati
come scudi umani. Tantomeno è realistico pensare a operazioni a terra
direttamente nei porti, dove avremmo comunque bisogno della
collaborazione di autorità locali, che o non ci sono o sono in conflitto
fra loro"
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venerdì 24 aprile 2015
Sbarchi, l'Italia non ha i droni armati per affondare i barconi. Militari basiti dal dibattito pubblico: "Ci vuole almeno un anno".
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