mercoledì 25 luglio 2012

Squinzi: siamo nella tempesta, occorre coesione


Lo dice il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, a propposito della tenuta del governo ed del clima politico, a margine del Premio imprese per l'innovazione.

"La situazione è complicata e abbiamo bisogno di molta coesione, siamo su una barca nella tempesta e dobbiamo remare tutti nella stessa direzione", avverte il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, rispondendo ad una domanda sulla tenuta del governo ed il clima politico a margine del premio imprese per l'innovazione.
Il presidente di Confindustria Giorgio SquinziIl momento è difficile, ma l'Italia non è come la SpagnaSul rischio che l'Italia possa necessitare degli stessi aiuti offerti alla Spagna "le situazioni tra i due paesi sono un po' diverse. Credo che l'Italia sia molto più forte come paese della Spagna", dice Squinzi. "L'Italia - continua Squinzi - è molto più competitiva, siamo più forti, oltretutto non abbiamo l'esplosione della bolla immobiliare" conclude.
Purtroppo possibili altre riduzioni dell'occupazioneIl momento per il paese è molto difficile e la crisi finanziaria ha un impatto reale sull'economia e sull'occupazione. Purtroppo sono possibili altri tagli dell'occupazione ma occorre trovare la capacità di reagire, ha sottolineato il presidente di Confindustria.
"Stiamo fronteggiando - ha detto Squinzi - un momento molto difficile con un impatto diretto sull'economia reale e sull'occupazione. Purtroppo ulteriori riduzioni dell'occupazione potrebbero essere possibili ma auguriamoci di trovare la capacità di reagire e di bloccare questa emorragia".
Urgenti misure contro la speculazioneE' urgente implementare le misure contro la speculazione decise nell'ultimo consiglio europeo, chiede  il Presidente di Confindustria,  secondo cui gli alti livelli di spread del btp con il bund tedesco, "in mancanza di misure incisive da parte dell'Ue, può avere una sua logica".

Squinzi ha sottolineato che per far fronte "al continuo attacco di speculazione internazionale contro l'Europa e l'Italia" bisogna "andare con decisione forte verso di Stati uniti d'Europa", dato che "anche la Germania non può pensare di sopravvivere da sola ad una dissoluzione dell'euro o dell'Europa".

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