venerdì 27 luglio 2012

Comprar, Tirar, Comprar (SPA sub ITA)


La tecnica dell’obsolescenza programmata, è una delle principali astuzie industriali finalizzate al supporto della nostra demenziale “economia della crescita”, e consiste nella commercializzazione di beni appositamente progettati affinché abbiano vita breve.
L’obsolescenza programmata è il deliberato accorciamento della vita di un prodotto al fine di incrementarne il consumo. Una pratica imprenditoriale che è diventata la base dell’economia moderna: l’economia del consumo. I tempi di mortalità degli oggetti sono sempre più brevi, la loro sostituzione inevitabile. Riparare oggetti rotti è sempre meno conveniente, in certi casi impossibile: bisogna ricomprarne di nuovi. Più moderni, apparentemente meno costosi, assai più deperibili. Vale per i materassi come per i frigoriferi. In genere, naturalmente, erano meglio i vecchi: i vecchi materassi e i vecchi frigoriferi, quelli che duravano una vita. I tecnici e gli artigiani della loro manutenzione non esistono più, con loro se ne sono andate anche le parole per dirlo. “Sprimacciare”, per esempio, è un verbo scomparso.
La tecnica della “obsolescenza programmata” è il tema del documentario “Comprare-Gettare-Comprare, Storia Segreta della Obsolescenza Programmata” realizzato da Cosima Dannoritzer, coprodotto da Arte France, Television Española e Televisiò de Catalunya, che ne descrive le modalità di attuazione, ricostruisce l’iter economico mediante cui si è affermata e ne sottolinea l’impatto sociale ed ambientale.
La visione di questo film suscita la spiacevole idea di essere pensati in funzione delle esigenze sistemiche, piuttosto che di pensare autonomamente. Fino a che punto, infatti, il fenomeno del consumismo è imputabile alla “volubilità” delle persone, e in che misura simili strategie industriali hanno inciso nella formazione della mentalità consumistica? Quali altre tecniche ancora ignote stanno adoperando per manipolare il nostro stile di vita? E alla luce di quanto illustrato nel film siamo certi che i costi di smaltimento dei rifiuti non biodegradabili siano equamente addebitati?
  

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