martedì 24 luglio 2012

L'allarme delle Province «Scuole a rischio apertura»

I tagli previsti dalla spending review causerebbero il dissesto di molte province italiane: a rischio la fornitura dei servizi essenziali riguardanti le scuole e i trasporti pubblici. A lanciare l'allarme sono i vertici dell'Unione Province d'Italia (Upi), in conferenza stampa questa mattina a Roma. Con i tagli «non siamo nelle condizioni di poter assicurare l'apertura dell'anno scolastico», ha tuonato il presidente dell'Upi, Giuseppe Castiglione, il quale ha aggiunto che «la metà delle province andrà in dissesto».

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scuola 12 marzo

Per Castiglione, inoltre, il commissario del governo per i tagli alla spesa, Enrico Bondi, «ha fatto un errore grossolano in quanto ha considerato nei consumi intermedi, che vanno eliminati, alcuni servizi essenziali che le province gestiscono per conto delle regioni, che vanno dalla manutenzione degli edifici scolastici ai trasporti pubblici locali alla formazione professionale». Il decreto sulla spending review, ha poi sottolineato Castiglione, «opera un taglio di 500 milioni di euro per il 2012 e 1 miliardo per il 2013, per quanto concerne le province, perchè considera come consumi intermedi un totale di 3,7 miliardi. In realtà - ha continuato Castiglione - questa cifra considera voci di bilancio delle province che non sono consumi intermedi ma servizi. Vi è, quindi, un errore nei parametri. Le province dovrebbero operare tagli pari a 176 milioni quest'anno, anzichè 500 milioni, e a 352 milioni l'anno prossimo, anzichè 1 miliardo». Castiglione ha infine avvertito che «se il testo non cambiasse, nonostante i numerosi emendamenti delle varie forze politiche che hanno recepito le nostre richieste, dovremo andare dal ministro Profumo a dire che non abbiamo le risorse per gli edifici scolastici».

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