mercoledì 27 marzo 2019

Reddito di cittadinanza e Quota 100, via libera del Senato: il dl è legge

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Reddito di cittadinanza e Quota 100, via libera del Senato: il dl è legge
Via libera definitivo dell'Aula del Senato alla conversione in legge del decreto legge con le misure bandiera di M5S e Lega, su reddito di cittadinanza e «Quota 100» in tema di pensioni. Il testo ha ricevuto disco verde nella versione già approvata da Montecitorio. I voti a favore sono stati 150, i contrari 107 e 7 gli astenuti. Hanno dichiarato il voto a favore i gruppi di maggioranza, M5S e Lega, mentre si sono espressi per il no FdI, Pd e Fi. L'astensione è stata dichiarata dai gruppi di Autonomie e Leu. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte era arrivato in Aula al Senato per assistere al voto finale. I senatori M5S hanno festeggiato con il premier l'approvazione del decretone: subito dopo l'ok dell'Aula si sono ritrovati tutti nella sala del Governo di palazzo Madama e un lungo applauso ha accolto il presidente del Consiglio. Qualche minuto di festeggiamenti e applausi poi tutti in buvette del Senato.

Contro
In quest’ultimo passaggio parlamentare, il decretone era arrivato «blindato» - dopo le modifiche apportate dalla Camera, dove il governo ha incassato la fiducia - poiché il decreto scadeva il 29 marzo e non era quindi possibile inviarlo nuovamente alla Camera per un nuovo esame. Contro il decretone si sono espressi Pd, Forza Italia e Fratelli d'Italia. L'ultimo disco verde alle due misure cardine per cui la legge di bilancio aveva messo in campo due fondi ad hoc, arriva dopo il lungo braccio di ferro con Bruxelles sul deficit e un percorso parlamentare tortuoso.

Le novità
Tra le principali novità introdotte, che diventano ora legge dello Stato, c'è l'offerta minima di lavoro da 858 euro per chi richiede il reddito di cittadinanza, il sostegno extra per le famiglie numerose con disabili, la pensione di cittadinanza in contanti, la possibilità di riscatto agevolato della laurea per tutti, con il superamento del limite dei 45 anni, la stretta sui finti divorzi e per i genitori single, le assunzioni dei navigator e la nuova figura del vicepresidente dell'Inps. Arrivano, inoltre, norme sulla tutela della privacy, una stretta sugli extracomunitari, il prolungamento della pace contributiva e l'innalzamento a 45mila euro della soglia per l'anticipo del Tfs degli statali.
«Data storica»
«Una data storica per il Paese e per il MoVimento 5 Stelle, che ha combattuto con forza per anni queste battaglie insieme ai cittadini», hanno commentato i deputati del M5S in commissione Lavoro alla Camera. Di «deriva irresponsabile» parla invece Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato. «Una maggioranza sfilacciata», commenta. «Il mix tra reddito di cittadinanza e quota 100 è una scommessa temeraria che non cancella la povertà e alimenta disoccupazione e lavoro nero».

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