Faccio il mio
dovere, obbedisco agli ordini, pardon applico la legge. Le abbiamo già
sentite queste terribili parole, che nella loro banalità hanno coperto
il peggiore dei mali. La legalità senza giustizia, solidarietà e umanità
produce mostri.
È
vero però che lì si sta davvero applicando una legge, quella di Minniti
e Orlando che parla di decoro urbano e tratta di persone. Quando una
legge considera i poveri un danno all’arredamento delle città, siamo già
nella barbarie. “Devono sparire” urlava il poliziotto che minacciava di
rompere le braccia agli inquilini sgomberati dal palazzo via
Indipendenza a Roma. Come spariscono i migranti nel deserto libico
grazie agli accordi che i governi europei fanno con i tagliagole del
posto.
I
poveri, quale che sia il colore della loro pelle, devono scomparire. La
loro presenza infastidisce i bravi cittadini, che vogliono poter fare
le compere, senza che qualcuno ricordi loro che quelli che vedono sono
solo l’avanguardia di un popolo di 11 milioni di persone, solo nel
nostro paese. E se comparissero tutti? Mamma mia.
I
poveri devono sparire, soprattutto nelle società che ne producono
sempre di più. Non deve sparire la povertà, ma chi ne è colpito.
Nell’Inghilterra del 1500 ove nasceva il capitalismo re Enrico VIII
faceva impiccare i poveri a migliaia. In fondo oggi si danno solo multe e
Daspo, un poco di progresso c’è stato.
Non
fate gli ipocriti allora, voi che oggi vi scandalizzate per il sindaco
di Como e ieri avete approvato le leggi che egli sta applicando. E i
bravi cittadini di Como che vogliono mostrarsi più vicini alla ricca
Svizzera, in fondo sono sinceri quando si offendono se gli si dà dei
razzisti.
Se
uno sceicco di pelle scura aprisse da loro una nuova banca o comprasse
la squadra di calcio, ne sarebbero ben contenti lo accoglierebbero coi
più servili dei sorrisi. Solo pochi imbecilli vogliono che si discrimini
per il colore della pelle, ciò che davvero conta per tanti altri è
invece quanto è pieno il portafoglio.
Il
razzismo di oggi, quello che davvero ci minaccia, è rivolto verso i
poveri. L’eugenetica oggi è sociale. E le sue radici ideologiche le
trovate più nel Trattato di Maastricht che nel Mein Kampf.
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