Si parte con il 2018. Circa 60
negozi saranno dotati di licenza apposita per un fatturato annuo stimato
in almeno 7 miliardi di dollari.
Dal 1° gennaio via libera in California al
commercio della marijuana per uso ricreativo.
Lo Stato più popolato
degli Stati Uniti, e anche la maggior economia del Paese, si va a
sommare così agli altri Stati americani dove il consumo e il commercio
della marijuana sono già legali, ma comunque regolati da leggi ferree:
Alaska, Colorado, Nevada, Oregon e Washington. Nel Maine è possibile
avere dosi per uso personale ma la vendita al dettaglio dovrebbe
iniziare a metà del 2018, mentre in Massachusetts sarà legale dal luglio
dell'anno prossimo.
In California da domani circa 60 negozi saranno dotati di licenza
apposita per un fatturato annuo stimato in almeno 7 miliardi di dollari.
"Il Dipartimento del Tesoro stima che nel 2020 arriveremo a 7,2
miliardi di dollari in vendita di marijuana legale in California, e solo
1 miliardi in tasse", ha spiegato Elizabeth Ashford, del Gruppo
operativo cannabis di Los Angeles (Lactf), precisando che queste cifre
tendono addirittura al ribasso considerata l'alta richiesta di
acquirenti nello Stato dell'ovest.
La vendita legale di marijuana negli Stati Uniti e in Canada nel 2016
ha raggiunto oltre 11,7 miliardi di dollari e si prevede che
raggiungerà i 23 miliardi di euro nei prossimi cinque anni, secondo
ArcView che ne indica i vantaggi nel mercato del lavoro. "L'industria
della cannabis crea posti di lavoro e riduce la disoccupazione", ha
spiegato John Downs, direttore di ArcView, sostenendo che in Colorado,
dove la marijuana a uso ricreativo è legale dal 2014, si registra il
record del "più basso tasso di disoccupazione nel paese".
I sindacati inoltre prevedono che la legalizzazione della marijuana
in California, approvata con un referendum del 2016, andrà a stimolare
l'economia locale. "Si creerà una nuova industria regolata che porterà
nuove entrate in termini di tasse nello Stato", ha precisato Rigoberto
Valdez, vicepresidente della filiale 770 del Sindacato dei lavoratori
dell'Industria e del commercio(Ufcw).
La vendita inizierà domani in 12 contee: esclusa al momento quella di
Los Angeles, la più abitata, che a gennaio inizierà a ricevere le
richieste per le licenze di distribuzione e vendita. Il via libera
infatti non deve arrivare solo dalle autorità statale ma anche da quelle
municipali. I negozi che hanno già ricevuto l'ok per iniziare a
commerciare dal 1° gennaio si trovano principalmente nel nord della
California, molti nella zona della Baia di San Francisco, oltre alle
contee di Riverside e San Diego, a sud dello stato.
Nel cosiddetto 'stato dorato', dove la marijuana a fini medici è
legale dal 1996, la tassa statale sulla vendita sarà del 15% a cui i
comuni potranno aggiungere la propria.
Per placare gli oppositori, tra cui politici, leghe di genitori e
organizzazioni religiose, l'attuazione della misura in California sarà
regolata da una serie di norme rigide: i negozi non potranno operare
all'interno di un raggio di 183 metri dalle scuole e di 305 metri da
parchi pubblici e altri luoghi sensibili; vietata la vendita ai minori
di 21 anni e ogni consumatore potrà acquistare fino a 28,3 grammi a
volta. La coltivazione in case non ha restrizioni di distanza ma è
limitata a sei piante.
Nessun commento:
Posta un commento