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Distacchi decisi "con la 'scusa' dell'emergenza idrica", commenta Paolo Carsetti, del Coordinamento romano per l'acqua pubblica (Crap) che promuove la campagna: "La quantità di acqua che fuoriesce dai nasoni - spiega - equivale ad appena lo 0,9% di tutta quella che arriva a Roma. In questi pochi mesi si sarebbe dovuta risolvere la situazione secondo la giunta Raggi: ma ci è stata raccontata una favola. Serve riparare le perdite delle condotte, che sprecano il 40% dell'acqua distribuita in città: una percentuale che Acea, azienda con oltre 60 milioni di utili l'anno, dice di avere ridotto di appena cinque punti in tre mesi, con interventi scarsi e tardivi". Ma cosa più importante, sottolinea Carsetti, "serve avviare un serio percorso di ripubblicizzazione dell'azienda idrica romana, di fronte a una gestione privata fallimentare".
Il Coordinamento, insieme ad altre associazioni come Terra! Onlus, è compatto nel chiedere la riapertura totale delle 2.800 fontane disseminate per la città, risorsa per cittadini, turisti e soggetti più vulnerabili come senzatetto, bambini e anziani: "Una soluzione potrebbe essere quella di installare rubinetti con pulsanti, meno soggetti alle azioni dei vandali, e dai costi decisamente irrisori, se comparati ai dividendi di Acea", aggiunge Carsetti. L'approccio ludico-comunicativo adottato dal Crap è riuscito ad attirare l'attenzione sui social, dove Riallaccia il nasone ha riscosso un vero successo: l'appello della campagna è rivolto al gestore del servizio idrico ma anche all'amministrazione comunale e invita gli utenti ad attivarsi apponendo dei cartelli (scaricabili online) sulle fontane chiuse, o a lavorare di fantasia producendo delle rime proprie, accompagnate dall'hashtag #riallacciailnasone, da postare o twittare sui profili dei presidenti dei Municipi, della sindaca Virginia Raggi e dell'assessora all'Ambiente Pinuccia Montanari.
Ma, com'è accaduto in queste settimane, la campagna sconfina oltre il virtuale con iniziative di singoli o di gruppi di cittadini che decidono di riaprire da sé le fontanelle: riallacciati i nasoni nei pressi di molti mercati rionali e tra Tor Marancia e Garbatella, dove i bambini della scuola materna "La casa dei Bimbi" si sono dati appuntamento al nasone davanti al cancello dell'istituto per chiedere con disegni e filastrocche la sua riapertura: "Se la riaprite, giuringiuretto, chiudiamo sempre il rubinetto!", recitano i cartelli affissi per l'occasione.
Gli amministratori dell'hinterland, racconta Carsetti, sono ugualmente esasperati dalle spese ingenti cui hanno dovuto far fronte per sopperire al razionamento dell'acqua che ha interessato i loro Comuni. E se il tavolo di ripubblicizzazione di AceaAto2 approvato dai sindaci di Roma e provincia fa ben sperare, conclude, non bisogna abbassare la guardia. Dopo campagne e flashmob, il Coordinamento è già pronto a mettere in campo nuove iniziative, partendo dal coinvolgimento dei presidenti dei Municipi.
Specie in vista della primavera
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