venerdì 7 luglio 2017

Tortura, Ilaria Cucchi: "Meglio nulla che una legge inutile". Al via una raccolta di firme

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"Meglio nulla che una legge inutile". Sulla tortura arriva la posizione di Ilaria Cucchi, presidente dell'associazione Stefano Cucchi Onlus, che sull'argomento ha lanciato una raccolta di firme (clicca qui per firmare) che in poco tempo ha già totalizzato 240mila adesioni. "Nel Paese del 'caso Cucchi' e di tutti gli altri casi di persone che sono cadute e cadono ogni giorno vittima di un sistema che nella sua illegalita' diffusa si dimostra spesso violento", dice Ilaria Cucchi. Il Parlamento italiano, a quasi 30 anni dalla firma della convenzione Onu, "oggi approva una legge inutile e inapplicabile. Lo Stato italiano puo' torturarti una sola volta e non essere punito, per poter essere perseguiti per questo reato occorre dimostrare che la violenza si sia perpetrata in piu' condotte. Questo nella pratica significa che quasi nessuno potra' essere perseguito".

"È un fronte che ci vede impegnate da anni", spiega Irene Testa, anche lei fondatrice dell'associazione Cucchi e presidente dell'Associazione Radicale Il Detenuto Ignoto. "Abbiamo tentato con ogni strumento a nostra disposizione, di suggerire tutti gli strumenti legislativi e non, per sanare questo vuoto normativo cosi' come la convenzione Onu chiedeva. Quella di oggi non e' che l'ennesima offesa della Repubblica nei confronti del diritto internazionale e, dunque, dello stesso diritto nazionale".


Il legislatore non ha voluto ascoltare nessun tipo di appello, lasciando cadere nel vuoto le raccomandazioni di giuristi, pubblici ministeri e associazioni, non ci e' stato neppure
chiesto di essere auditi nelle commissioni che hanno lavorato ai testi, spiegano dall'associazione Cucchi "Cio' che serviva al nostro Paese era una norma di civilta' giuridica e sociale, non un trofeo da usare in campagna elettorale", dicono Cucchi e Testa.
"Il commissario europeo per i diritti umani ha bocciato il ddl oggi approvato esprimendo mille preoccupazioni difronte alla sua concreta inutilita'. Io non capisco perche' la Repubblica italiana che fu patria del diritto oggi ha cosi' paura di una vera legge sulla tortura", conclude Ilaria Cucchi. "Ne riparleremo quando dovra' essere applicata nelle aule di giustizia, perche' li il reato di tortura non arrivera' mai ed avranno ragione coloro che hanno sempre sostenuto che in Italia la tortura non esiste e che non c'e' bisogno di nessuna legge".

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