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Perché nessun* resti solo: indicazioni e indirizzi per scrivere agli attivisti reclusi nelle carceri tedesche dopo le giornate di Amburgo.
Ci sono tante cose di cui si ha bisogno quando si è rinchiusi in una cella.
Si ha bisogno di vino, di tramonti, si ha bisogno di vento e di abbracci.
Ma soprattutto si ha bisogno di parole.
Parole per riempire un lunghissimo silenzio e rompere il proprio isolamento
.
Giovanissime
compagne e giovanissimi compagni sono ancora rinchiusi senza processo
nella prigione di Hamburg dopo il G20. Sono sole e soli, non hanno
cellulare, computer, possono fare solo una telefonata giornaliera.
Il nostro compito è essere al loro fianco, condividere con loro lo spazio asettico di una cella di una nazione lontana.
Quando diciamo nostro, parliamo di tutte e tutti noi, chi c’era e chi no ad Hamburg.
Con un piccolo sforzo ognuno di noi può essere la boccata d’aria di chi è recluso.
Scriviamo e spediamo una lettera a chi è ancora in prigione per il G20 di Amburgo.
La
solidarietà sui social network purtroppo non arriva nell’inferno del
carcere, nelle ore che scorrono tutte uguali, interminabili.
Spendere
qualche centesimo in francobolli per inviare uno scritto, un saluto,
una poesia, una canzone, una lettera, qualunque cosa è un atto prezioso
di cura, un atto rivoluzionario.
La solidarietà è un’arma, ma a volte anche una penna. Qui di seguito gli indirizzi:
RICCARDO LUPANOJva billwerder
Dweerlandweg n° 100
22113 hamburg
Germany
EMILIANO PULEO
Jva billwerder
Dweerlandweg n° 100
22113 hamburg
Germany
ORAZIO SCIUTO
Jva billwerder
Dweerlandweg n° 100
22113 hamburg
Germany
ALESSANDRO RAPISARDA
Jva billwerder
Dweerlandweg n° 100
22113 hamburg
Germany
MARIA ROCCO
Jva billwerder
Dweerlandweg n° 100
22113 hamburg
Germany
FABIO VETTOREL
Hahnofersand
25635 Jork
Germany
Fonte: osservatoriorepressione
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