giovedì 27 luglio 2017

L’aggressione del “negro” era un’invenzione del controllore


contropiano-radio citta' aperta
Che si fa quando c’è un problema e non sai come risolverlo? Accusi qualche “extracomunitario” e cerchi farla franca. Accade spesso, con ragazzini che si sono persi soldi, cellulare o hanno fatto tardi, figli che hanno sfasciato la macchina, ecc.
Questa volta, ad inventarsi tutto, è stato il capotreno che mercoledì 19 luglio aveva denunciato di essere stato accoltellato da un uomo di colore sul Regionale Trenord delle 7, da Piacenza a Milano Greco Pirelli.

Lo ha spiegato il procuratore della Repubblica di Lodi Domenico Chiaro. Il caso è stato risolto in pochi giorni dalla polizia di Lodi che con la Scientifica ha analizzato anche tutti i filmati delle telecamere delle ferrovie. L’uomo è stato accusato di calunnia e simulazione di reato.
Il controllore lumbard si era prodotto in una testimonianza a colori vivaci, parlando di “uno straniero scuro di pelle, alto, magro, con le treccine ai capelli”. Un bel rasta immaginario, che nessuno ha messo in dubbio – tantomeno i giornalisti regionali e/o nazionali – ma che si è sciolto come neve al sole nella ricerca di un pur piccolo riscontro.

Nessun commento:

Posta un commento