ascia

Rimani senza fiato e poi la rabbia, torni alla terra e spacchi la luce, il tuo raccolto è stato anticipato.
L’immagine davanti agli occhi di Fabio è agghiacciante, le piante longilinee e prosperose riposano una accanto all’altra in manne parallele, onirico quadro che uccide le fatiche di mesi in cui tra le alzate all’alba e la caccia ai maschi, gioie e fatiche, amici e duro durissimo lavoro il tempo è volato in alto ed ora è abbattuto!

Lo scorso anno il campo sperimentale del Canapa Info Point a Saracinesco duemila metri di canapa qualità eletta campana, le cui profumate infiorescenze sono state il preludio di un mercato nascente. Apprezzate anche dai creatori di Easy Joint.
A Saracinesco si sono svolte degustazioni a base di canapa, feste di paese e corsi di canapicoltura.
Progetti simili li portiamo avanti tramite le nostre sedi distaccate, ad esempio i campi del CIP Salerno sono rigogliosi, Augusto e la sua squadra attraverso collaborazioni con l’Università Federico II e sportelli con gli agricoltori ospitati in un grow shop coprono la Campania di canapa.
Altre sedi distaccate con obiettivi simili sono: Taranto, Castelli Romani – Frascati, Giove, Cori, Lecce, Todi
Cori era il nostro campo all’occhiello per la stagione 2017, la volevamo sensimilla!
Responsabili del campo del CIP Cori il presidente di sede Fabio e il vicepresidente CIP Markab,
seguendo l’iter legislativo la semina è stata denunciata ai Carabinieri di Cori i quali si sono sempre dimostrate persone comprensive e disponibili.
I carabinieri domenica mattina sono passati in zona e hanno scattato delle foto, il campo è integro!
Dalla festa della semina – Canapa in Piazza del 2 Aprile sono passati 77 giorni il 18 Giugno.
Markab e Fabio sono a Giove, Terni, per la festa patronale, per aiutare il socio coltivatore locale nella sensibilizzazione del suo territorio portando il banchetto informativo tenuto dalle stesse persone che si occupano dei campi di Cori. Si torna la notte tra domenica e lunedì e la prima cosa che fa Fabietto all’alba di lunedì è andare a vedere le piante di eletta campana , strain industriale di canapa sativa dioica nome scientifico cannabis: angiosperma della famiglia delle canabacee.
I valori dei cannabinoidi in queste piante sono sotto lo 0,6% THC e se siamo fortunati potrebbero superare l’10% CBD. L’eccessivo caldo hanno già stressato abbastanza le piante, la siccità si sente, le piante si asciugano e i terreni bruciano. Uno stress simile poteva essere un vantaggio, sicuramente era lodevole avere piante alte 2,5mt con 38 gradi al dì.
Il valore delle piante si può quantificare tra i 250/300€ cadauna, raccolte mature con la loro luna.
La trama si infittisce quando Fabio chiama i carabinieri di zona poiché riferiscono di essere con il proprietario del terreno, Marco, e la Guardia di Finanza.
Si presume, ricostruendo i suddetti fatti, che nella notte tra domenica e lunedì, qualcuno che sa farlo ha reciso le piante, le ha divise in manne e se ne è andato senza scomporsi.
Nel frattempo, non imputando alla stessa persona la chiamata la coincidenza resta, una segnalazione alla Guardia di Finanza sveglia Marco che preoccupato propone alle FF.OO. di andare insieme dai Carabinieri a cui era già nota la biografia del campo.
La segnalazione alla Guardia di Finanza rimarrà anonima ma denunciava un campo di marijuana. Cosa improbabile data la presenza di cartello: “CANAPA NO THC”.
Fabio accorre da Marco dai Carabinieri con la Guardia di Finanza e il caos regna sovrano di fronte all’ignoranza legislativa delle FF.OO.
La neonata legge 242 del dicembre 2016 prevede art. 2 comma 1. “La coltivazione delle varieta’ di canapa di cui all’articolo 1, comma 2, e’ consentita senza necessita’ di autorizzazione.” inoltre “Il sequestro o la distruzione delle coltivazioni di canapa impiantate…possono essere disposti dall’autorita’ giudiziaria solo qualora…risulti che il contenuto di THC nella coltivazione e’ superiore allo 0,6 per cento.”
La Finanza sostiene l’irregolarità del campo in quanto non recintato, fonte Asso Canapa. I Carabinieri rispondono che non ce n’è bisogno, fonte codice civile capo II sez. I art. 841.
Lo scorso anno le coltivazioni di canapa sono aumentate del 200%, dati della Coldiretti, quest’anno  stiamo vestendo di verde la bella penisola. Tra gli interessi i più disparati ma il più bello, quello che ci fa brillare gli occhi è che torna la canapa dove è sempre stata storicamente, dove la vorremmo veder regnare in tutte le sue forme.
L’intimidazione è forte e prorompente nei cuori agricoltori di noi amanti di canapa.
Dobbiamo aver paura? Sono compaesani invidiosi? Sono proibizionisti? Sono associazioni di persone legali o meno che non ci vogliono o che non vogliono cannabis libera di crescere come tutte le altre piante, sono qualcosa che non ci fa dormire sereni. Siamo feriti e incazzati, gonfi di semi da piantare, piantare ovunque!
Quindi, piantatela!
Direttivo CIP