mercoledì 18 maggio 2016

Ttip, un primo passo verso la trasparenza. Il Mise istituisce la "sala lettura".

Primo passo a tutela dei cittadini sul fronte del partenariato commerciale UE-Stati Uniti.
A partire dal prossimo 30 maggio i parlamentari e i funzionari governativi potranno infatti prendere visione dei documenti riservati relativi all’accordo transatlantico per il commercio e gli investimenti (Transatlantic Trade and Investment Partnership –TTIP) presso la Sala lettura istituita al Ministero dello Sviluppo economico. In considerazione dell’impegno assunto dalla Commissione Europea per garantire la massima trasparenza e diffusione delle posizioni nell’ambito del negoziato in atto tra Unione Europea e Stati Uniti e del ruolo assunto dal Ministero dello Sviluppo economico quale capofila nazionale nella formazione, il Ministro Carlo Calenda ha firmato la Direttiva con la quale viene definita la modalità di accesso alla Sala lettura per la consultazione dei documenti relativi al TTIP.

Così, dopo la manifestazione del 7 maggio scorso a Roma, a cui hanno preso parte circa 30mila persone chiedendo il blocco del negoziato, e dopo le forti pressioni esercitate dalla campagna #StopTTIP Italia, arriva il primo impegno delle istituzioni nel segno della trasparenza e del rispetto dell’ordinamento democratico.
“Un grande risultato di una mobilitazione dei e per i cittadini”, sottolinea Monica Di Sisto, portavoce della Campagna Stop TTIP Italia, “Le nostre pressioni e le nostre richieste sono state finalmente accolte, ci auguriamo soltanto che i documenti disponibili siano completi, non censurati e che i nostri parlamentari, a differenza di quelli europei, possano accedere senza limiti di tempo e senza costrizioni. In tal modo, finalmente, potranno toccare con mano i limiti e i rischi che corriamo concludendo il trattato transatlantico”.

“La sala di lettura”, aggiunge Elena Mazzoni, tra i coordinatori della campagna Stop TTIP Italia, “è un passo sostanziale ma non definitivo. La questione della trasparenza si va via via risolvendo, ma non si stanno ancora affrontando le questioni fondamentali del negoziato che parlano di una posizione europea assolutamente insostenibile per ciò che riguarda gli standard ambientali e sociali e il forte impatto economico che il trattato avrà sulla nostra economia”. “La tappa ulteriore” conclude Marco Bersani, un altro tra i coordinatori della campagna, “è fermare il trattato transatlantico. Un negoziato costruito a uso e consumo delle élite economiche, reso opaco fino ad oggi dalle burocrazie europee e statunitensi. Oggi è una giornata importante, un ulteriore passo che dimostra come i cittadini, quando lottano per i propri diritti, ottengono risultati nonostante tutto”.

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