Il
16 aprile a tutti a Roma contro il Ttip. Si prepara una giornata
nazionale di mobilitazione per tentare di fermare per l'ennesima volta
il Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti in
corso di negoziato fra Unione europea e Stati Uniti, e gli altri accordi
di libero scambio. Dopo le manifestazioni europee che si sono svolte a
metà ottobre 2015, la campagna Stop TTIP Italia “si candida a
organizzare una nuova grande giornata di mobilitazione europea contro
TTIP, CETA e TiSA”.
CONTROLACRISI.ORG FABIO SEBASTIANI
La preoccupazione condivisa è che, con le elezioni americane, l’accordo subisca una decisa accelerata nei prossimi mesi. “Corriamo il serio rischio che, per evitare di rimandare tutto a dopo le elezioni americane – sottolineano i responsabili della Campagna Stop Ttip italia - la Commissione Ue ed il ministero del Commercio Usa approvino in fretta una cornice vuota che affermi il TTIP come spazio transatlantico di decisione di regole e commerci, rinviando i dettagli importanti ai tecnici, le cui attività saranno ancora più segrete di quelle delle attuali trattative”. La raccolta di firme contro l’accordo ha superato i tre milioni e mezzo di adesioni e ci sono state manifestazioni in Europa, fra cui quella a Berlino del 10 ottobre 2015 che ha visto sfilare movimenti, associazioni, sindacati e realtà sociali – 250 mila persone in tutto. Il 27 febbraio sono invece in agenda quattro assemblee a Torino, Roma, Bari e Padova.
La preoccupazione condivisa è che, con le elezioni americane, l’accordo subisca una decisa accelerata nei prossimi mesi. “Corriamo il serio rischio che, per evitare di rimandare tutto a dopo le elezioni americane – sottolineano i responsabili della Campagna Stop Ttip italia - la Commissione Ue ed il ministero del Commercio Usa approvino in fretta una cornice vuota che affermi il TTIP come spazio transatlantico di decisione di regole e commerci, rinviando i dettagli importanti ai tecnici, le cui attività saranno ancora più segrete di quelle delle attuali trattative”. La raccolta di firme contro l’accordo ha superato i tre milioni e mezzo di adesioni e ci sono state manifestazioni in Europa, fra cui quella a Berlino del 10 ottobre 2015 che ha visto sfilare movimenti, associazioni, sindacati e realtà sociali – 250 mila persone in tutto. Il 27 febbraio sono invece in agenda quattro assemblee a Torino, Roma, Bari e Padova.
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